Macula (dermatologia)

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Motivo: può voler dire molto altro, ha senso come voce a sé? Risposta: certo che sì. Il termine macula è una pietra miliare della dermatologia. Un po' come la differenza tra vescicola e granulo: sembrano definizioni fini a sé stesse ma riescono con un termine a descrivere moltissimi aspetti morfologici

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La macula (o macchia), in dermatologia, è una lesione elementare della cute: si intende una lesione piana e non infiltrante, caratterizzata da una modificazione del colore[1].

Le macule possono avere origine di diversa natura, come un'emorragia circoscritta, un'alterazione della pigmentazione, infiltrati infiammatori. Possono avere diversi colori ed essere più o meno scure in base alla quantità di melanina. Sono macchie anche le ecchimosi.

Vengono definite macchie melanodermiche le macchie scure come le efelidi, le lentiggini, i nei o il cloasma e leucodermiche le macchie chiare come i nevi anemici, la vitiligine o la pitiriasi alba.

Frequente è l'evoluzione della macula verso la papula.[senza fonte]

La pseudomacchia

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La pseudomacchia è un deposito di pigmenti esterni, dovuto all'utilizzo di sostante quali la 1,4-fenilendiammina, i sulfamidici o sulfamino derivati o, ad esempio, l'amiodarone.

  1. ^ HARRISON, Principi di Medicina Interna, Casa Ed. Ambrosiana, 2012, XVIII ed.
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