J1407 b
J1407b | |
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Rappresentazione artistica del pianeta e una parte dei suoi anelli | |
Stella madre | J1407 |
Scoperta | 2012 |
Scopritori | Matthew Kenworthy ed Eric Mamajek |
Classificazione | gigante gassoso |
Distanza dal Sole | 434 al |
Parametri orbitali | |
Semiasse maggiore | 3,9 ± 1,7 UA[1] |
Periodo orbitale | 3725 giorni (siderale) |
Dati fisici | |
Massa | |
J1407 b è un gigante gassoso di grandi dimensioni o una nana bruna in orbita attorno alla stella J1407, al 2024 è l'unico corpo celeste conosciuto a comporre il sistema, oltre alla sua stella madre. Scoperto nel 2012, è divenuto di grande interesse scientifico nel 2015 quando è stato definito il suo corposo anello planetario di 120 milioni di chilometri (pari a 0,8 UA). Il suo anello planetario è stato il primo ad essere scoperto oltre il sistema solare ed è il più grande fra quelli conosciuti.[2]
J1407 b rende la propria stella madre una stella variabile, per tale motivo quest'ultima viene anche chiamata V1400 Centauri, di conseguenza il pianeta ha preso anche il nome V1400 Centauri b. Altri nomi meno usati sono 1SWASP J1407b e 1SWASP J140747.93−394542.6 b.
Scoperta
[modifica | modifica wikitesto]Il pianeta è stato scoperto nel 2012 con il metodo dei transiti. Ogni 54 giorni J1407 b eclissa, per chi la osserva dalla terra, la propria stella: una giovane nana arancione di tipo spettrale K5V con dimensioni paragonabili al Sole (e una massa, stimata del 90% di quella del Sole). L'eclissi però è anomala, non uniforme, ed è stato proprio questo a far scoprire agli osservatori l'enorme sistema di anelli.
Nel 2015 è stata definita con più accuratezza la dimensione del pianeta (20±9 MJ) e del sistema di anelli (0,8 UA): all'inizio si pensava che il pianeta fosse molto più grande (13-75 MJ)[3], una nana bruna a tutti gli effetti, e che l'anello fosse più piccolo (90 milioni di chilometri, pari a 0,6 UA). In questo periodo viene anche suggerita la presenza di un satellite posto a circa metà strada nel vasto complesso di anelli planetari.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di un gigante gassoso di enorme massa e non è quindi chiaro se si tratti di un pianeta o piuttosto di una nana bruna; è circondato da un massiccio complesso di anelli e si pensa che possa avere almeno un satellite naturale, grande circa come Marte.
L'anello planetario
[modifica | modifica wikitesto]Il complesso sistema di anelli di J1407 b raggiunge un'estensione di 120 milioni di chilometri (circa il doppio della distanza tra il Sole e Mercurio, appena 30 milioni di chilometri in meno della distanza tra la Terra e il Sole): 200 volte l'ampiezza di quelli di Saturno. Si stima che la massa complessiva di tutti gli anelli sia pari a quella della Terra. L'enorme anello di polveri è così fitto ed esteso che quando si pone tra gli osservatori e la sua stella madre, ne blocca per giorni la luce emessa fino al 95%. A circa 60 milioni di chilometri dal pianeta è presente una netta separazione nel complesso di anelli, indizio della presenza di un possibile satellite naturale.
J1407 b è molto giovane, come la sua stella madre, una stella pre-sequenza principale la cui età è stimata in 16 milioni di anni.[4] Gli studiosi attribuiscono proprio a questa giovinezza la presenza di un sistema di anelli così imponente che nei prossimi milioni di anni è destinato ad assottigliarsi, formando satelliti naturali che inizieranno ad orbitare attorno al pianeta stesso. Una recente scoperta però ha evidenziato che la rotazione degli anelli è nel verso opposto a quella del pianeta, fenomeno molto raro dovuto certamente ad un evento catastrofico che ha fatto cambiare verso di rotazione al pianeta o al suo anello. Simulazioni al computer effettuate dagli scienziati hanno mostrato la stabilità degli anelli per un periodo di almeno 110.000 anni, equivalente a 10.000 orbite del pianeta attorno alla stella.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Jean Schneider, Planet 1SWASP J1407 b, su exoplanet.eu, Enciclopedia dei pianeti extrasolari.
- ^ Istituto nazionale di astrofisica - aggiornamenti 2015
- ^ Istituto nazionale di astrofisica - scoperta
- ^ M. A. Kenworthy et al., ALMA and NACO observations towards the young exoring transit system J1407 (V1400 Cen), in Astronomy and Astrophysics, vol. 663, A115, gennaio 2020, p. 6, arXiv:1912.03314.
- ^ Anelli contromano attorno a J1407b, su media.inaf.it, Istituto nazionale di astrofisica.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Eric E. Mamajek, et al., Planetary Construction Zones in Occultation: Discovery of an Extrasolar Ring System Transiting a Young Sun-like Star and Future Prospects for Detecting Eclipses by Circumsecondary and Circumplanetary Disks, in The Astronomical Journal, vol. 143, n. 3, 2012, pp. 1-15, DOI:10.1088/0004-6256/143/3/72.
- (EN) Matthew A. Kenworthy, Eric E. Mamajek, Modeling giant extrasolar ring systems in eclipse and the case of J1407b: sculpting by exomoons?, in The Astronomical Journal, 22 gennaio 2015. URL consultato il 31 gennaio 2015.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 1SWASP J1407 b
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Anelli contromano attorno a J1407b, su media.inaf.it, Istituto nazionale di astrofisica.