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Innocenzio Fazzi
Innocenzio Fazzi (Pisa, ... – ...; fl. XVIII secolo) è stato un ingegnere, architetto e cartografo italiano del Granducato di Toscana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Pisa intorno al 1725, fece parte del Corpo degli ingegneri militari dell'esercito di Spagna e servì poi nell'esercito dei Lorena, entrando nel Corpo del genio militare granducale nei primi anni cinquanta del XVIII secolo.[1] Al 1752 risale uno dei suoi primi lavori documentati, un disegno della torre della Linguella di Portoferraio.[2]
Nel 1761 eseguì la Carta topografica del Litorale Toscano da Livorno fino alle torri di Campiglia e nel 1767 fu autore della Relazione topografica del Littorale Pisano, di Pietrasanta, di quello della Maremma Senese, Isola del Giglio, di Porto Ferrajo nell'Isola d'Elba e di tutte le Torri e posti adiacenti, dove sono descritte e analizzate le caratteristiche geomorfologiche e lo stato delle fortificazioni di tutto il litorale toscano continentale e insulare.[1] Realizzò anche una raccolta di venticinque piante sulle dogane del pascolo della Maremma, commissionata dagli appaltatori generali delle finanze toscane, e un raccolta intitolata Città murate, ville granducali e fortezze di Toscana, sotto la supervisione di Odoardo Warren, che comprendeva anche altre mappe realizzate in precedenza da autori quali Giuliano Anastagi e Pietro Giovanni Venturi.[1]
Già tenente, nel 1765 venne nominato capitano dal direttore generale del corpo Giuseppe De Baillou, che lo preferì ad Andrea Dolcini, ed ebbe il comando del Lazzaretto e della Fortezza Vecchia di Livorno.[1] A Livorno progettò il lazzaretto di San Leopoldo (1773-1780), voluto dal granduca Pietro Leopoldo, e la nuova strada di comunicazione tra il centro di Livorno e l'agro che tagliava il bastione del Casone.[1] Negli anni ottanta realizzò anche una precisa e minuziosa carta topografica che illustrava i confini tra il granducato e il Principato di Piombino nella zona di Punta Ala.[1]
Il suo lavoro venne particolarmente apprezzato dal granduca Pietro Leopoldo, che in una relazione dell'aprile 1774 lo definisce «uomo di talento, abilità ed esatto», arrivando a dichiarare che «nel corpo del Genio [...] il solo capitano Fazzi è capace», e mostrando in più occasioni l'intenzione di metterlo a capo della direzione generale al posto di Giuseppe De Baillou, giudicato incapace.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g Fazzi, Innocenzio, su Digital DISCI. URL consultato il 19 gennaio 2023.
- ^ Principe 1988, p. 168.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Danilo Barsanti, Lucia Bonelli Conenna e Leonardo Rombai, Le carte del granduca. La Maremma dei Lorena attraverso la cartografia, Grosseto, Biblioteca Chelliana, 2001.
- Leonardo Ginori Lisci, Cabrei in Toscana, raccolte di mappe, prospetti e vedute. Sec. XVI - sec. XIX, Firenze, Cassa di Risparmio di Firenze, 1978.
- Ilario Principe, Fortificazioni e città nella Toscana lorenese, Vibo Valentia, Mapograf, 1988.
- Odoardo Warren, Raccolta di piante delle principali città e fortezze del Granducato di Toscana, a cura di Francesco Gurrieri, Firenze, SPES, 1979.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Fazzi, Innocenzio, su Digital DISCI. URL consultato il 19 gennaio 2023.