Herbert Burgess

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Herbert Burgess
NazionalitàInghilterra (bandiera) Inghilterra
Calcio
RuoloAllenatore (ex difensore)
Termine carriera1910 - giocatore
1932 - allenatore
Carriera
Giovanili
18??-18??Glossop
Squadre di club1
1900-1906Manchester City85 (9)
1906-1910Manchester Utd49 (3)
Nazionale
1904-1906Inghilterra (bandiera) Inghilterra4 (0)
Carriera da allenatore
1921-1922MTK Budapest
1922-1926Padova
1926-1928Milan
1928-1929Padova
1929-1932Roma
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Herbert Larry Burgess (Manchester, 25 febbraio 188313 giugno 1954[1]) è stato un calciatore e allenatore di calcio inglese. Il suo ruolo in campo era quello di terzino sinistro.

Cresciuto nell'area Openshaw di Manchester, Burgess è stato un giocatore di St. Francis, Gorton, Openshaw United, Moss Side, Glossop, Manchester City e Manchester Utd.

Per quattro volte ha giocato e capitanato la nazionale inglese.

Ritiratosi a causa di un infortunio nel 1910, intraprende la carriera da allenatore in Ungheria, Spagna, Italia, Austria, Danimarca e Svezia. Nel 1932 torna in Inghilterra per allenare alcune squadre locali. Allenò il Padova nel primo campionato di Serie A disputato nel 1929-1930. Fino al quel periodo il massimo campionato era stato denominato con altri nomi. In seguito allenò anche la Roma, ai tempi del Campo Testaccio.

Dopo un secondo posto nella sua prima stagione, nella seconda non gli fu perdonata la sua passione per il vino e dalla 10ª giornata in poi fu sostituito da János Baar.[2]

Competente e molto determinato in campo, prediligeva un calcio basato su rapidi passaggi.

È morto nel giugno del 1954 vittima dell'alcolismo, di cui era dipendente da diverso tempo.[2]

Manchester City: 1903-1904
Manchester United: 1908-1909
Manchester City: 1902-1903
Manchester United: 1907-08
Manchester United: 1908
MTK Budapest: 1921-1922
  • Burgess: l’allenatore che fece la squadra di Testaccio, in: Il Messaggero, 7 giugno 1977

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]