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Galassia nana compatta blu
Per galassia nana compatta blu (GNCB) (in inglese Blue Compact Dwarf Galaxy, BCDG) si intende una galassia nana le cui dimensioni ottiche sono inferiori a 1 kiloparsec, con uno spettro simile alle regioni H II delle galassie spirali e una luminosità > -18 mag[1].
Questo tipo di galassia contiene grandi gruppi di stelle giovani, calde, di grande massa, tra le quali le più luminose sono blu e nel loro insieme conferiscono anche alla galassia la medesima colorazione[2]. Il consumo di gas è intenso e questo provoca un'ulteriore violenta formazione di nuove stelle che avviene ad un tasso compreso tra 0,13 e 1,3 masse solari all'anno.
Alcune GNCB ricche di gas sono popolate soprattutto da giovani stelle estremamente povere di metalli e ciò si interpreta con il fatto che erano andate incontro ai primi eventi di formazione stellare[3][4]. Tuttavia altre osservazioni hanno messo in evidenza anche la presenza di popolazioni di stelle più vecchie, con un'età di almeno 1 miliardo di anni[5][6]. Infine un significativo numero di osservazioni ha suggerito che questo tipo di galassie si siano formate a seguito di interazioni e fusioni con altre galassie nane di piccola massa[7][8].
La maggior parte delle GNCB sono classificate come galassie nane irregolari in quanto costituite da molte regioni che contengono ammassi stellari e che impediscono alla galassia di assumere una forma regolare. Talora sono classificate come galassie nane lenticolari. La formazione di nuove stelle comunque può mutare con il passare del tempo la morfologia di queste galassie[9].
Esempi di galassie nane compatte blu sono:
NGC 1705[10], NGC 2915[11], NGC 3353, NGC 5253[12], UGC 11411[13], UGCA 281 (o I Zw 36)[14], ESO 553-46[15] e SBS 1415+437[16].
Galleria d'immagini
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NGC 1705
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NGC 2915
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NGC 3353
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NGC 5253
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UGC 11411
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UGCA 281
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ESO 553-46
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SBS 1415+437
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) T. X. Thuan e G. E. Martin, Blue compact dwarf galaxies. I - Neutral hydrogen observations of 115 galaxies, in The Astrophysical Journal, vol. 247, August 1981, pp. 823-848, DOI:10.1086/159094. URL consultato il 13 ottobre 2017.
- ^ WISE - Science, su wise.ssl.berkeley.edu. URL consultato il 13 ottobre 2017.
- ^ (EN) Alessandra Aloisi, Monica Tosi e Laura Greggio, The Star Formation History of I Zw 18, in The Astronomical Journal, vol. 118, n. 1, 1999, p. 302, DOI:10.1086/300924. URL consultato il 13 ottobre 2017.
- ^ (EN) Trinh X. Thuan, Yuri I. Izotov e Craig B. Foltz, The Young Age of the Extremely Metal-deficient Blue Compact Dwarf Galaxy SBS 1415+437, in The Astrophysical Journal, vol. 525, n. 1, 1999, p. 105, DOI:10.1086/307877. URL consultato il 13 ottobre 2017.
- ^ (EN) Luz M. Cairós, Nicola Caon e Begoña García-Lorenzo, Spectrophotometric Investigations of Blue Compact Dwarf Galaxies: Markarian 35, in The Astrophysical Journal, vol. 669, n. 1, 2007, p. 251, DOI:10.1086/521615. URL consultato il 13 ottobre 2017.
- ^ (EN) R. O. Amorín, C. Muñoz-Tuñón e J. A. L. Aguerri, The stellar host in blue compact dwarf galaxies, in Astronomy & Astrophysics, vol. 467, n. 2, 1º maggio 2007, pp. 541-558, DOI:10.1051/0004-6361:20066152. URL consultato il 13 ottobre 2017.
- ^ (EN) K. G. Noeske, J. Iglesias-Páramo e J. M. Vílchez, On faint companions in the close environment of star-forming dwarf galaxies, in Astronomy & Astrophysics, vol. 371, n. 3, 1º giugno 2001, pp. 806-815, DOI:10.1051/0004-6361:20010446. URL consultato il 13 ottobre 2017.
- ^ (EN) G. Östlin, P. Amram e N. Bergvall, Dynamics of blue compact galaxies, as revealed by their Hα velocity fields, in Astronomy & Astrophysics, vol. 374, n. 3, 1º agosto 2001, pp. 800-823, DOI:10.1051/0004-6361:20010832. URL consultato il 13 ottobre 2017.
- ^ Kenji Bekki, Formation of blue compact dwarf galaxies from merging and interacting gas-rich dwarfs, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society: Letters, vol. 388, n. 1, 1º luglio 2008, pp. L10–L14, DOI:10.1111/j.1745-3933.2008.00489.x. URL consultato il 13 ottobre 2017.
- ^ (EN) Blaze of stars in an old galaxy's core, su spacetelescope.org. URL consultato il 13 ottobre 2017.
- ^ G. R. Meurer, G. Mackie e C. Carignan, Optical observations of NGC 2915: A nearby blue compact dwarf galaxy, in The Astronomical Journal, vol. 107, 1º giugno 1994, pp. 2021-2035, DOI:10.1086/117013. URL consultato il 13 ottobre 2017.
- ^ (EN) A peculiar compact blue dwarf galaxy, su spacetelescope.org. URL consultato il 13 ottobre 2017.
- ^ (EN) True blue, su spacetelescope.org. URL consultato il 13 ottobre 2017.
- ^ (EN) A messy star factory, su spacetelescope.org. URL consultato il 13 ottobre 2017.
- ^ (EN) Size can be deceptive, su spacetelescope.org. URL consultato il 13 ottobre 2017.
- ^ (EN) An intriguing young-looking dwarf galaxy, su spacetelescope.org. URL consultato il 13 ottobre 2017.
Voci correlate
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