Eliadi (figli di Rodo)
Gli Eliadi (in greco antico: Ἡλιάδαι?, Hēliádai, "figli del sole") sono sette personaggi maschili della mitologia greca nati sull'isola di Rodi. Non sono da confondere con le loro omonime sorelle, le Eliadi (in greco Ἡλιάδες, Hēliades).
Genealogia
[modifica | modifica wikitesto]Sono figli di Helios e della ninfa Rodo[1] e hanno una sorella di nome Elettrione[2].
I loro nomi sono Cercafo, Tenage, Acti, Candalo, Ochimo, Macareo e Triopa[2].
Uno scolio a Pindaro chiama Fetonte il più giovane degli Eliadi e dice "quello che gli abitanti di Rodi chiamano Tenage"[3]; stando alle Metamorfosi di Ovidio, corrisponderebbe a colui che guida il carro di Helios[4].
Nonno di Panopoli aggiunge i nomi Auge e Trinace[5].
Mitologia
[modifica | modifica wikitesto]Gli Eliadi scacciarono i Telchini dall'isola di Rodi[1] e furono i primi ad introdurre il rito dei sacrifici ad Atena nell'isola[6].
Erano dotati nelle arti dell'astrologia e della navigazione[1], ma quattro dei sei fratelli (Macareo, Candalo, Triopa ed Acti), gelosi della maggior capacità di Tenage nelle scienze, lo uccisero.
Scoperti però, dovettero fuggire e così Macareo giunse a Lesbo, Candalo a Cos, Triopa andò in Caria e Acti in Egitto[2].
Ochimo e Cercafo, che erano estranei all'omicidio, restarono sull'isola e fondarono la città di Achea (oggi Ialiso)[6].
Ochimo, inoltre, come fratello più anziano prese il controllo dell'isola, mentre Cercafo gli succedette dopo averne sposato la figlia Cidippe[7].
Secondo una diversa versione della leggenda il padre Ochimo promise sua figlia ad Ocridio, ma Cercafo, che era innamorato di lei, la rapì e non fece più ritorno sull'isola finché Ochimo non fu diventato molto vecchio[8].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Pindaro VII, 3, su perseus.tufts.edu. URL consultato il 30 aprile 2019.
- ^ a b c (EN) Diodoro Siculo, Bibliotheca historica V, 56.5 e 7, su theoi.com. URL consultato il 20 aprile 2019.
- ^ Pindaro, Olimpiche VII, 132a.
- ^ (EN) Ovidio, Le metamorfosi VII, 750, su theoi.com. URL consultato il 20 aprile 2019.
- ^ Nonno di Panopoli, Dionisiache XIV, 44.
- ^ a b Diodoro Siculo, Bibliotheca historica IV, 56.
- ^ Plutarco, Quaestiones Graecae, 27.
- ^ Diodoro Siculo, Bibliotheca historica, V, 57, 7.