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Diamanti celebri
Alcuni diamanti celebri devono la fama alla notevole grandezza, alle colorazioni particolari o alla loro storia a volte leggendaria, legata ai personaggi storici che li hanno posseduti e indossati nel corso dei tempi.
Il valore di un diamante dipende dalla caratura, cioè dal peso e quindi dalla grandezza, dalla colorazione (i colori rosso, rosa e blu sono particolarmente rari) e dall'essere appartenuto a regnanti, personaggi storici o altre personalità. Alcuni diamanti celebri, tra cui il Fiorentino, risultano scomparsi, ma non è escluso che il loro attuale proprietario voglia mantenere l'anonimato.
Lista di diamanti celebri
[modifica | modifica wikitesto]- Si ricorda che nei diamanti il carato è una misura di peso (un carato equivale a 0,2 grammi);
- Le colonne con i pulsanti triangolari a fianco del titolo possono essere ordinate (in senso ascendente o discendente).
Nome | Carati | Origine | Caratteristiche | Taglio | Colore |
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Golden Jubilee | 545,67 | Sudafrica | è il più grande diamante tagliato al mondo; appartiene dal 1997 ai gioielli reali della Thailandia | a rosa | giallo dorato |
Cullinan I | 530,20 | Sudafrica | è chiamato anche "Stella d'Africa"; fa parte dei Gioielli della corona britannica, ed è incastonato sullo scettro reale | a goccia | incolore |
Incomparable | 407,78 | Congo (Kinshasa) | fu trovato da una bambina nella discarica di una miniera; acquistato e tagliato dalla De Beers, poi venduto a un acquirente anonimo[1] | a triolette | giallo ambrato |
Cullinan II | 317,40 | Sudafrica | appartiene ai gioielli della corona britannica, incastonato sulla corona imperiale | ||
Centenario | 273,85 | Sudafrica | così chiamato per celebrare il centenario della De Beers; tra le gemme più grandi è quello con il grado di purezza maggiore; appartiene a una collezione privata | a cuore | incolore |
Gran Mogol | 265,00 | India | celebre diamante indiano, prende nome dai Mogol, antichi sovrani dell'India; risulta scomparso | a calotta | blu chiaro |
De Beers | 234,65 | Sudafrica | scoperto dai fratelli De Beer, appartenne fino al 1947 al maharajah di Patiala; dato per scomparso, nel 1982 fu venduto all'asta a un acquirente rimasto anonimo | a cuscino | giallo pallido |
Millennium Star | 203,04 | Congo (Kinshasa) | tagliato a goccia con la parte superiore appuntita, nel 2000 è stato esposto nel Millennium Dome di Londra; appartiene alla DeBeers | a goccia | incolore |
Orlov | 189,62 | India | si trova al Cremlino a Mosca; è incastonato sullo scettro degli Zar | incolore | |
Darya-ye Noor | 182 | Golconda, India | appartenuto ai sovrani della Persia fino al 1979, è ora conservato a Teheran dalla Banca centrale dell'Iran | tabulato | rosa chiaro |
Reggente | 140,64 | Golconda, India | acquistato e tagliato dagli inglesi, fu venduto al reggente di Francia Filippo II di Borbone-Orléans; fece parte dei gioielli della corona di Francia; oggi si trova al Louvre | a brillante | azzurro chiaro |
Fiorentino | 137,27 | India | noto anche con il nome "Granduca di Toscana", è un diamante leggendario, posseduto da numerosi personaggi storici; risulta scomparso | a goccia | giallo pallido |
Regina d'Olanda | 135,92 | Sudafrica | prende nome dalla regina Guglielmina d'Olanda; appartenuto al maharaja di Nawanagar e poi a Cartier, ora è esposto in un museo privato di Beirut | a cuscino | incolore |
Tiffany Giallo | 128,54 | Sudafrica | indossato da Audrey Hepburn per la presentazione del film Colazione da Tiffany; appartiene alla Tiffany & Co. | a cuscino | giallo |
Stella del Sud | 128,48 | Brasile | trovato da una giovane schiava brasiliana lungo un fiume; appartiene attualmente alla gioielleria Cartier | a cuscino | incolore |
Koh-i-Noor | 105,60 | Golconda, India | Gioielli della corona britannica, Londra, Regno Unito; incastonato su una delle corone reali | incolore | |
Allnatt | 101,91 | Sudafrica | prende il nome da Ernest Alfred Allnatt, maggiore dell'esercito britannico e finanziere, che lo acquistò negli anni '50; dal 1996 appartiene alla "SIBA Corporation" di New York | a cuscino | giallo intenso |
The Flame | 100,00 | Angola | appartiene al gioielliere londinese Laurence Graff | a briolette | giallo ambrato |
Cullinan III | 94,40 | Sudafrica | appartiene ai Gioielli della corona britannica ed è conservato nella Torre di Londra | incolore | |
Briolette dell'India | 90,38 | India | è uno dei antichi diamanti conosciuti (appartenne alla regina Eleonora d'Aquitania); considerato scomparso per diversi secoli, nel 1950 venne venduto da un Maharajah a un gioielliere di New York; dal 1970 appartiene a un'anonima famiglia europea | a briolette | incolore |
Diamante del fabbricante di cucchiai | 86,00 | India | il suo nome deriva dalla leggenda che circola sul suo ritrovamento ossia che fu trovato in una discarica e barattato con tre cucchiai di legno; è conservato nel Museo Topkapi di Istanbul[2] | a goccia | incolore |
Arciduca Giuseppe | 76,45 | India | appartenne all'arciduca Giuseppe Augusto d'Austria; dal 1993 appartiene alla gioielleria Molina di Phoenix in Arizona | a cuscino | incolore |
Taylor-Burton | 68,0 | Sudafrica | fu donato da Richard Burton a sua moglie Elizabeth Taylor; appartiene oggi al libanese Robert Mouwad, ed è conservato a Beirut in un museo privato | a goccia | incolore |
Orlov nero | 67,50 | non nota | detto anche "occhio di Brahma"; secondo una leggenda i suoi proprietari sarebbero stati colpiti da una maledizione; posseduto da Cartier, appartiene ora al gioielliere statunitense Dennis Petimezas | a cuscino | nero opaco |
Cullinan IV | 63,60 | Sudafrica | appartiene ai Gioielli della corona britannica ed è conservato nella Torre di Londra | incolore | |
Steinmetz rosa | 59,60 | Sudafrica | appartiene allo "Steinmetz Diamond Group", con sede a Ginevra; il suo valore è stimato dagli esperti in circa 100 milioni di dollari | ovale misto | rosa intenso |
Sancy | 55,23 | India | si trova al Museo del Louvre a Parigi | a scudo | giallo pallido |
Stella del Sudafrica | 47,69 | Sudafrica | fu trovato nel 1869 da un giovane pastore sulle sponde del fiume Vaal | a goccia | incolore |
Hope | 45,52 | Golconda, India | ottenuto dalla riduzione del diamante Tavernier (o "Blu di Francia"), si dice porti sfortuna ai suoi possessori; si trova allo Smithsonian Institute di Washington | blu | |
Verde di Dresda | 40,72 | India | è il diamante verde più grande al mondo; posseduto dal re Augusto III di Polonia e poi dai re di Sassonia, ora si trova a Dresda | a briolette | verde |
Beau Sancy | 34,98 | India | ornò la corona di Maria de' Medici nel giorno dell'incoronazione a regina consorte del re Enrico IV di Francia | a goccia | incolore |
Wittelsbach-Graff | 31,06 | Golconda, India | appartenne dal 1710 alla Casa d'Asburgo e poi al Regno di Baviera; nel 2008 fu acquistato dal gioielliere Laurence Graff per 21 milioni di euro (un record per allora) | a goccia | blu intenso |
Graff Pink | 24,78 | non nota | di origine ignota, negli anni '50 un gioielliere di New York lo vendette a un privato; nel 2010 il gioielliere Laurence Graff lo acquistò per la cifra record di 46 milioni di USD | a smeraldo | rosa intenso |
Hortensia | 21,32 | India | prende nome di Hortensia de Beauharnais, figlia adottiva di Napoleone; appartenuta a Luigi XIV; celebre per il rarissimo colore rosa pesca, è conservato al Louvre | a brillante | rosa pesca |
Condé | 9,01 | India | detto anche "Grand Condé", prende il nome da Luigi II di Borbone-Condé; appartenuto ai re di Francia, si trova oggi al Museo Condé di Chantilly | a goccia | rosa |
Pumpkin | 5,54 | Repubblica Centrafricana | il nome deriva dalla forma e colore simili a una zucca (pumpkin in inglese); tagliato dalla De Beers, appartiene a una collezione privata | a cuscino | arancio intenso |
Moussaieff Rosso | 5,11 | Brasile | è il più grande diamante rosso tagliato che si conosca; appartiene a una collezione privata | a brillante | rosso intenso |
Galleria d'immagini
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Tiffany Giallo
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Wittelsbach-Graff
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ The Incomparable Diamond, su 1791diamonds.com. URL consultato il 16 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2012).
- ^ James Bainbridge, Turchia, Lonely Planet, EDT srl, 2011, ISBN 9788860407634.
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