De fructibus carnis et spiritus
De fructibus carnis et spiritu | |
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Autore | Corrado di Hirsau |
Periodo | XII secolo |
Genere | saggio |
Sottogenere | teologico |
Lingua originale | latino |
Il 'De fructibus carnis et spiritus' è un trattato teologico risalente alla prima metà del XII secolo, attualmente attribuito a Corrado di Hirsau.
Attribuzione e Contesto storico
[modifica | modifica wikitesto]L'opera è stata a lungo attribuita a Ugo di San Vittore, teologo e vescovo della chiesa francese, leggermente più giovane di Corrado. I canonici dell'abbazia di San Vittore pubblicarono infatti il "De fructibus" nel 1648 all'interno dei suoi opera omnia, dichiarando di aver accettato e pubblicato l'opera nonostante si discostasse notevolmente 'dallo stile maestoso e dalla gravità del pensiero' [1]di Ugo. Nel 1886, Hauréau[2] mise in dubbio la paternità di Ugo e restituì l'opera a Corrado di Hirsau. La prova di ciò risiede nelle testimonianze di Tritemio[3], che elenca le opere di Corrado fornendone gli incipit: quello della terza opera nella lista (De vita spiritus et fructu mortis) coincide con quello del De fructibus. Solo a metà del XX secolo, Bernards[4] dimostrò che l'opera costituisce un estratto dello Speculum virginum, dal quale riprende alcune famose figure come quelle degli alberi dei vizi e delle virtù. Gli alberi sono centrali nell'opera, incarnando l'orgoglio e l'umiltà, la carne e lo spirito, delle cui differenze si tratta.
Dei cinque manoscritti che oggi tramandano il De fructibus, tre non riportano alcuna attribuzione[5], uno la riporta in rubrica e indica Ugo di San Vittore come autore dell'opera[6], mentre l'ultimo, sempre in rubrica, la attribuisce a Corrado[7].
Il De fructibus è inoltre strettamente legato al Dialogus de mundi contemptu vel amore, che segue e dal quale è annunciato sia nel prologo che nel corpo dell'opera. La sua ragion d'essere è fornire al chierico, convertito poi alla vita monastica, protagonista del Dialogus, una raccolta di sentenze con cui arricchire la sua anima rinnovata.
Edizione
[modifica | modifica wikitesto]Hugonis de San Vittore, Opera omnia, Oxford 1854 (PL CLXXVI), pp. 997-1010 [riportata erroneamente sotto il nome di Ugo di San Vittore].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Hugonis a Sancto Vittore, Opera Omnia, Rothomagi 1648, t. II, p.247
- ^ Robert Butto, L'auteur et la fonction littéraire du "De fructibus carrais et spirites", in "Recherches de théologie ancienne et médiévale" 30, 1963 p.148-154
- ^ Johannes Trithemius, De scriptoribus ecclesiastici, Grand 1294, p.158
- ^ Matthaus Bernards, Das Speculum virginumals Uberlieferungszeuge fruscholasticher Tecte, in "Scholastik" 28, 1953 pp 73-76
- ^ Ms. Aarau, Aaegauisce Kantonsbibliothek, Wt 2° 11; ms. Heidelberg, Universitätsbibliothek, Salem VIII 26, ms. Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 10630
- ^ Ms. Leipzing, Universitätsbibliothek, 148
- ^ Ms. Düsseldorf, Universität und Landesbibliothek, B. 74
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- M. Bernards, Das Speculum virginumals Uberlieferungszeuge fruhscholastischer Texte, in «Scholastik» 28, 1953, pp.73-76.
- R. Bultot, L’auteur et la fonction littéraire du «De fructibus carnis et spiritus», in «Recherches de théologie ancienne et médiévale» 30, 1963, pp. 148-154.
- C.A.L.M.A Compendium Auctorum Latinorum Medii Aevi (500-1500), II/6, M. Lapidge, G. C. Garfagnini, C. Leonardi, F. Santi et al. (cur.), Firenze 2000-, pp. 687-688. Disponibile online su mirabileweb.it
- Hugonis a Sancto Victore, Opera Omnia, Rothomagi 1648, t. II.
- J. Trithemius, De scriptoribus ecclesiasticis, Gand 1494.