Cycas semota

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Cycas semota
Immagine di Cycas semota mancante
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneCycadophyta
ClasseCycadopsida
OrdineCycadales
FamigliaCycadaceae
GenereCycas
SpecieC. semota
Nomenclatura binomiale
Cycas semota
K.D. Hill, 1996

Cycas semota K.D. Hill, 1996 è una pianta appartenente alla famiglia delle Cycadaceae, endemica dell'Australia[2].

È una cicade con fusto arborescente, alto sino a 5 m[2].

Le foglie, pennate, lunghe 110-150 cm, sono disposte a corona all'apice del fusto e sono rette da un picciolo lungo 32-39 cm; ogni foglia è composta da 140-250 paia di foglioline lanceolate, con margine leggermente ricurvo, lunghe mediamente 14-19,5 cm, di colore.., inserite sul rachide con un angolo di 50-70°.

È una specie dioica con esemplari maschili che presentano microsporofilli disposti a formare strobili terminali di forma ovoidale, lunghi 40-46 cm e larghi 12-14 cm ed esemplari femminili con macrosporofilli che si trovano in gran numero nella parte sommitale del fusto, con l'aspetto di foglie pennate che racchiudono gli ovuli, in numero di 2-8.

I semi sono grossolanamente ovoidali.

Distribuzione e habitat

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L'epiteto specifico semota, e cioè remota, fa riferimento appunto alla diffusione della specie nella zona remota a nord della penisola di Capo York[2].
Prospera su terreni sabbiosi sovrastanti massicci lateriti.

Conservazione

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La IUCN Red List classifica C. semota come specie vulnerabile[1].
La specie è inserita nell'Appendice II della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[3].

  1. ^ a b (EN) Hill, K.D., Cycas semota, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b c Cycas semota, in The Cycad Pages. URL consultato il 13 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2014).
  3. ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), in Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).

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