Controbandato
Controbandato è un termine utilizzato in araldica per indicare un bandato, sul quale si passa una secante diagonale, in sbarra, e cogli smalti scambiati cioè dell'uno all'altro.[1] Simile partizione dànno: con secante verticale il controfasciato, con secante orizzontale il contropalato, e con secante in banda il controsbarrato.
Poiché la secante non è sempre perpendicolare all'andamento della ripartizione, molti araldisti preferiscono blasonare prima la partizione (che indica la posizione della secante) e poi la ripartizione.
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Controbandato d'oro e di rosso
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Partito controbandato di rosso e d'argento
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Tagliato controbandato di 16 pezzi
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Partito contrabandato d'oro e di azzurro di 4 pezzi (famiglia Baffo di Venezia)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Goffredo di Crollalanza, Contrabandato, in Enciclopedia araldico-cavalleresca, 1876-78, p. 208.«Scudo bandato o partito, spaccato, o tagliato, colle bande opposte di due smalti alternati. … Si devono inoltre contare i pezzi, cioè le bande dimezzate, e si dirà; di 4 pezzi (in tutto 8 mezze bande), di 6 pezzi (in tutto 12 mezze bande), ecc.»
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marc'Antonio Ginanni, Contra-bandato, in L'arte del blasone dichiarata per alfabeto, Venezia, Guglielmo Zerletti, 1756, p. 60.
- Antonio Manno (a cura di), Vocabolario araldico ufficiale, Roma, Civelli, 1907.
Voci correlate
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