Indice
Associazione Sportiva Lavello
USD Lavello Calcio | |
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Gialloverdi, Ofantini, U Lavidd | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Giallo, verde |
Inno | noi siAmo Lavello Alessandro Mancuso (2021) |
Dati societari | |
Città | Lavello |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Campionato | Eccellenza Basilicata |
Fondazione | 1932 |
Rifondazione | 1963 |
Rifondazione | 1993 |
Rifondazione | 2008 |
Presidente | Vincenzo Caputo |
Allenatore | Principio Caprioli |
Stadio | Franco Pisicchio (1.200 posti) |
Sito web | lavellocalcio.it |
Palmarès | |
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L'Unione Sportiva Dilettantistica Lavello, meglio nota come Lavello, è una società calcistica italiana con sede a Lavello, in provincia di Potenza. Milita in Eccellenza, quinta divisione del campionato italiano.
È il quarto sodalizio, in ordine di tempo, a costituire la massima espressione calcistica dell'omonimo comune. Il primo, l'U.S. Lavello, fu fondato nel 1932 e partecipò solo a campionati regionali fino alla fine degli anni cinquanta, mentre subito dopo l'Associazione Sportiva Lavello, esistita almeno fino a fine anni ottanta, partecipò a tredici campionati dilettantistici interregionali. In totale, le partecipazioni alla massima serie dilettantistica fra i sodalizi avvicendatisi ammontano a venti.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Per le rappresentative cittadine avvicendatesi negli anni, al momento non ci sono riscontri abbastanza chiari o formali riguardo a una tradizione o una storia condivise, né tanto meno risultano legami giuridici, sebbene le ultime tre posseggono gli stessi colori sociali. La U.S.D. Lavello presenta stemmi affini alla Polisportiva F.C. Lavello, con la torre ardente, simbolo del comune ofantino;[1][2][3] effigie già utilizzata dall'U.S. Lavello perlomeno nella stagione 1952-53. Un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno pubblicato all'indomani dello scioglimento del 2008,[4][5] avvalorerebbe una storia comune. Infine, l'ultimo club è stato fondato nel 2008 proprio in risposta allo scioglimento del precedente.
Gli inizi del calcio lavellese (1932-1956)
[modifica | modifica wikitesto]La prima società di calcio della cittadina fu l'Unione Sportiva Lavello, fondata nel 1932. Dalla stagione 1933-1934 risultò affiliata alla FIGC e partecipò a competizioni locali fino al 1949, quando fu organizzato il primo torneo ufficiale lucano in Seconda Divisione. Se ne perdono le tracce nel 1956, dopo aver disputato in tutto tre campionati nella massima categoria regionale.
L'Associazione Sportiva Lavello (anni sessanta-1987)
[modifica | modifica wikitesto]Nella stagione 1963-1964 l'Associazione Sportiva Lavello militante in Seconda Categoria, secondo livello regionale, ottenne la promozione in Prima Categoria. Alla quinta stagione consecutiva nella massima serie lucana, dopo aver primeggiato nel girone B da imbattuta e aver vinto lo spareggio promozione con l'U.S. Pisticci, il Lavello fu promosso in Serie D. Nella stessa stagione gli ofantini vinsero anche la Coppa Disciplina dedicata ad Alfredo Viviani. I gialloverdi militarono in Interregionale per dieci anni consecutivi, quasi tutti gli anni settanta, per poi farvi immediato ritorno nel 1981 ed alternando nei restanti cinque anni, il campionato nazionale per tre stagioni a quello di Promozione regionale. Nel 1987, dopo la doppia retrocessione dall'Interregionale alla Prima Categoria regionale, il club attraversò una grave crisi finanziaria e fu affidato al sindaco della città ofantina.[6] Nonostante questa operazione, l'AS Lavello non si iscrisse a nessun campionato e al suo posto fu ripescata la Baragianese.[7]
Sempre dalla Gazzetta del Mezzogiorno, sappiamo che una società lavellese citata come "ex grande" e quindi molto probabilmente l'AS Lavello, partecipò alla Terza Categoria potentina dal 1988 al 1991; non abbiamo però conferma che fosse esattamente la stessa squadra.
La Polisportiva Football Club Lavello (1993-2008)
[modifica | modifica wikitesto]All'inizio degli anni duemila emerse nel calcio regionale la Polisportiva Football Club Lavello, fondata nel 1993 con matricola numero 82338.[8] Nel 2004 fu promossa in Serie D e l'anno successivo raggiunse il 5º posto nel proprio girone interregionale, segnando il miglior piazzamento raggiunto da una formazione lavellese in una competizione nazionale (il miglior posizionamento in Interregionale dell'A.S. Lavello era stato il 7º posto nelle stagioni 1971-1972 e 1974-1975). Nella stessa stagione i giallo-verdi vennero eliminati ai play-off dal Sorrento, dopo aver vinto per 1-0 in casa e perso 2-1 in trasferta. Nella stagione 2007-2008, coinvolto in gravi problemi societari, il club lucano fu retrocesso in Eccellenza dopo una stagione deficitaria in cui la squadra ofantina ha conquistato 5 punti (ridotti a 3 dopo l'abbandono del campo nella partita col Francavilla, terminata 7-0), e successivamente rinunciò ad iscriversi al massimo campionato regionale.
Unione Sportiva Dilettantistica Lavello (dal 2008)
[modifica | modifica wikitesto]Nell'estate del 2008 venne fondata con matricola numero 921852 l'Unione Sportiva Dilettantistica Lavello,[9] che ripartì dalla Terza Categoria lucana con colori sociali granata.[10] Dopo aver raggiunto l'Eccellenza nel 2014, la squadra fu affidata ad una nuova gestione nel 2016.[11] Nel 2020 raggiunse la Serie D, campionato a cui prese parte per tre stagioni.
Cronistoria
[modifica | modifica wikitesto]Cronistoria del calcio a Lavello | |
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Colori e simboli
[modifica | modifica wikitesto]Colori
[modifica | modifica wikitesto]La divisa di gioco tradizionale del Lavello è composta da una maglia a strisce verticali giallo e verde o a tinta unita verde con richiami gialli. I giocatori dell'US Lavello indossavano una divisa bianca e blu, evoluta poi nei colori blucerchiati.
La seconda maglia è tradizionalmente bianca con inserti verdi e gialli di vario tipo; per la maglia di riserva si sono avute diverse varianti nel corso degli anni.
Simboli ufficiali
[modifica | modifica wikitesto]Stemma
[modifica | modifica wikitesto]Numerosi sono gli stemmi che hanno rappresentato le compagini lavellesi, quasi tutti accomunati dalla Torre Ardente, effigie della città.
Strutture
[modifica | modifica wikitesto]Stadio
[modifica | modifica wikitesto]Lo stadio Franco Pisicchio ha una capienza di circa 1200 posti ed è situato lungo la SS 93. Ammodernato negli anni 80, è dotato di pista di atletica. Nel 2021 vennero realizzati altri interventi strutturali e il manto fu trasformato in erba sintetica. Lo stadio è intitolato a Francesco Pisicchio, calciatore lavellese scomparso prematuramente negli anni novanta.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Non è dato sapere se ci sia stato qualche rapporto fra la prima Unione Sportiva Lavello e l'A.S. Lavello né quando, eventualmente, sia stata sciolta la prima ed istituita la seconda società. Non vi è peraltro certezza riguardo al mese ed anno di preciso scioglimento della società più giovane.
Allenatori e presidenti
[modifica | modifica wikitesto]Si riporta l'elenco degli allenatori e dei presidenti del Lavello dall'anno di fondazione in poi
- 1964-1965 ? Covino
- 1969-1970 ? Daddato[14]
- 1970-1971 ? ?
- 1971 ? Tomasin[15][16]
- 1971-1973 ? Ranieri[17][18]
- 1973-1974 ? ?
- 1974-1975 Silvio Paciello
- 1975-1976 ? Tomasin
- 1976-1977 ? ?
- 1977-1978 Enzo Cavallaro (1ª-4 dicembre)
- 1978-1979 Dante Bendin
- 1979-1980 Silvio Padello
- 1980-1981 Enzo Cavallaro
- 1981-1982 ?
- 2001-2003 Giovanni Pucci
- 2003-2004 Vito Fanelli
- 2004-2005 Ranko Lazic
- 2005-2006 Giovanni D'Alessio (precamp.)
- 2006-2007 Vito Larocca (1ª-2ª)
- 2007-2008 Salvatore Ciullo (1ª-4ª)
- 2011-2014 Massimiliano Tarricone
- 2014-2015 Giuseppe Alberti
- 2015-2016 Principio Caprioli
- 2016-2019 Giuseppe Alberti
- 2019-2020 Alberigo Volini
- 2020-2021 Karel Zeman
- 2021-2022 Adolfo Sormani (1ª-10ª)
- 2022-2023 Karel Zeman
- 2023-2024 Giuseppe De Stefano (1ª-4ª)
- 1936-1937 ? Damiano
- 1949-1950 ? Di Noia
- 1955-1956 Michele Coviello
- 1964-1965 ? D'Andrea
- 1969-1972 ? Mazzarelli[19][20]
- 1972-1977 Michele Ferrara[21]
- 1977-1979 Domenico Lizzadro
- 1979-1980 ? ?
- 1980-1982 Giuseppe Petrarulo
- 2001-2004 Raffaele Gentile
- 2004-2006 Mauro Antonio Robbe
- 2006-2007 Nicola Bitetto
- 2007-2008 Vito Gerardi
- 2008-2010
- 2011-2013
- 2013-2015 Giuseppe Petrarulo
- 2015-2016 Francesco Di Ciommo
- 2016-2018 Gaetano Pallottino
- 2018-2019 Antony Pace
- 2019-2023 Vincenzo Caputo
Palmares
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni regionali
[modifica | modifica wikitesto]- Promozione: 2
- Eccellenza: 2
Statistiche e record
[modifica | modifica wikitesto]Si fa presente che sono sommate le partecipazioni delle diverse squadre succedutesi nel tempo; la più titolata, l'AS Lavello, ha disputato 13 campionati nel massimo campionato dilettantistico fra gli anni settanta e i primi anni ottanta.
Partecipazione ai campionati
[modifica | modifica wikitesto]Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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4º | Serie D | 12 | 1969-1970 | 2022-2023 | 12 |
5º | Serie D | 6 | 1978-1979 | 2007-2008 | 8 |
Campionato Interregionale | 2 | 1981-1982 | 1985-1986 |
Partecipazioni alle coppe
[modifica | modifica wikitesto]Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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Coppa Italia Serie D | 6 | 2004-2005 | 2022-2023 | 6 |
Coppa Italia Dilettanti | 4 | 1967-1968 | 1985-1986 | 4 |
Tifoseria
[modifica | modifica wikitesto]Il tifo organizzato è portato avanti dai gruppi Ultras Lavello 2003 e Gioventù Lavellese.
Gemellaggi e rivalità
[modifica | modifica wikitesto]Il derby più sentito è quello con la Vultur Rionero, la cui rivalità è sorta nel 2003-2004 in Eccellenza[22]. Altre rivalità accese sorte negli anni duemila sono quelle con il Francavilla in Sinni e l'Oraziana Venosa, alimentate anche del gemellaggio tra i sinnici e gli oraziani. Sentito anche il derby col Matera. L'unico gemellaggio è con i tifosi del Montescaglioso, nato a partire dal 24 febbraio 2019.[23][24] Sono presenti simpatie per il Melfi e il Canosa.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Lo stemma del F.C. Lavello mostrato sul sito "sassilive" il 2 marzo 2008. -URL consultato il 6 agosto 2018 -
- ^ Lo stemma dell'U.S.D. Lavello mostrato sul profilo Facebook del club. -URL consultato il 6 agosto 2018 -
- ^ Lo stemma dell'U.S.D. Lavello mostrato sul sito "Basilicatagol" il 22 luglio 2015. Archiviato il 12 agosto 2018 in Internet Archive. -URL consultato il 6 agosto 2018 -
- ^ (IT) Archivio Gazzetta del Mezzogiorno, pp. 132, 143, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 2 agosto 2008. URL consultato il 13 ottobre 2023.
- ^ L'anzidetto articolo della Gazzetta del Mezzogiorno parla di «76 anni di storia calcistica cancellati con un colpo di spugna».
- ^ (IT) Archivio Gazzetta del Mezzogiorno, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 22 luglio 1987. URL consultato il 13 ottobre 2023.
- ^ (IT) Archivio Gazzetta del Mezzogiorno, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 27 settembre 1987. URL consultato il 13 ottobre 2023.
- ^ Lega Pro COMUNICATO UFFICIALE N. 13/L DEL 21 NOVEMBRE 2013 - URL consultato il 13 ottobre 2023 -
- ^ Copia archiviata (PDF), su figc.it. URL consultato il 12 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2018).
- ^ (IT) Archivio Gazzetta del Mezzogiorno, pp. 157, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 4 settembre 2008. URL consultato il 16 ottobre 2023.
- ^ Cambio al vertice societario. -URL consultato il 4 ottobre 2023 -
- ^ Ignota la reale identità di questa società, cioè se si tratti della stessa "A.S. Lavello" o di altri sodalizi. Tuttavia nella Gazzetta del Mezzogiorno del 20 ottobre 1988 l'autore scrive che "si rivede il Lavello in Terza Categoria, una ex grande".
- ^ La Gazzetta del Mezzogiorno, 1 ottobre 1994, 10 marzo e 10 giugno 1995.
- ^ (IT) Archivio Gazzetta del Mezzogiorno, pp. 11, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 1º settembre 1969. URL consultato il 16 ottobre 2023.
- ^ La Gazzetta del Mezzogiorno, 1 novembre 1971, p. 14.
- ^ Ricompare poi in un articolo del 3 gennaio, del 20-27 marzo, 24 aprile, 8 maggio e 18 settembre 1972, è quindi poco chiaro.
- ^ La Gazzetta del Mezzogiorno, 11 novembre e 13 dicembre 1971, p. 8 e 14.
- ^ Ricompare poi in un articolo del 2 novembre 72.
- ^ La Gazzetta del Mezzogiorno, 6 giugno 1970, p. 8.
- ^ La Gazzetta del Mezzogiorno, 27 settembre 1971, p. 13.
- ^ La Gazzetta del Mezzogiorno, 12 giugno 1972, p. 20.
- ^ Rivalità Vultur-Lavello. -URL consultato il 14 ottobre 2023 -
- ^ Gemellaggio Montescaglioso-Lavello. -URL consultato il 14 ottobre 2023 -
- ^ Gemellaggio Montescaglioso-Lavello. -URL consultato il 14 ottobre 2023 -