Utente:DrNig/Sandbox

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I due gemelli umani

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I protagonisti del gioco, due fratelli umani, un maschio ed una femmina chiamati nelle versioni inglese/internazionale e coreana rispettivamente Aether e Lumine (T, KōngP e T, Yíng‍P in cinese; ?, Sora e ?, Hotaru in giapponese), caratterizzati da quelli che molti personaggi ed entità definiscono come "capelli d'oro". Hanno viaggiato per il cosmo esplorando innumerevoli mondi prima di ritrovarsi a Teyvat: arrivati durante la catastrofe che portò alla distruzione di Khaenri'ah, tentarono di fuggire ma furono bloccati ed imprigionati da una Dea misteriosa al servizio dei "Princìpi celesti", venendo privati dei loro poteri nel processo; vennero inoltre separati, col gemello del giocatore ritrovatosi a vivere la distruzione di Khaenri'ah mentre il gemello scelto dal giocatore portato a Teyvat cinque secoli dopo, in un mondo da tempo ristabilito. Entrambi sono spadaccini provetti e, prima di essere catturati dalla Dea misteriosa, potevano evocare della ali eteree di luce per volare; inoltre entrambi sembrano avere una durata della vita estremamente lunga. Stando al loro stile di combattimento nel gioco, si può notare che Aether è destrorso mentre Lumine è ambidestra.

Aether è doppiato in cinese da Luyin[1], in inglese da Zach Aguilar[2], in giapponese da Shun Horie[2], e in coreano Lee Kyung-tae[3].

Lumine è doppiata in cinese da Yanning[1], in inglese da Sarah Miller-Crews[2] , in giapponese da Aoi Yūki[2], e in coreano da Lee Sae-a[3].

Il Viaggiatore/la Viaggiatrice

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Vagando per mesi per Teyvat in seguito all'incontro con la Dea misteriosa, il protagonista incontra Paimon durante una sessione di pesca, la quale lo soprannomina "il Viaggiatore/la Viaggiatrice" (per comodità, da qui in avanti verrà usato solo il termine "Viaggiatore"). Stringendo amicizia con la fatina, questa lo esorta a viaggiare per Teyvat per chiedere udienza ai Sette, gli déi[C 1] che governano le altrettante nazioni del continente per chiedere informazioni sul suo gemello scomparso e come poter ritornare a casa.

Il Viaggiatore ha come obiettivo primario quello di ritrovare il proprio gemello, cosa che inizialmente lo rende generalmente indifferente alle problematiche legate a persone e nazioni che incontra o ai costumi dei vari luoghi in cui arriva, tuttavia i legami che nel tempo forma nel suo viaggio fanno sì che si lasci coinvolgere dagli eventi, collaborando attivamente alla risoluzione di questi conflitti; inoltre, durante l'unico, breve incontro avuto col suo gemello, questi lo esorta a non affrettarsi e ad esplorare il mondo così che, quando si rincontreranno alla fine del suo viaggio, anche lui ne avrà visto e capito la "vera natura". Il Viaggiatore possiede notevoli capacità di adattamento, imparando la lingua di Teyvat nel giro di un paio di mesi e, per la sua natura aliena, sembra essere immune o trascendere alcune leggi del mondo e viene definito un "Discendente" per questa sua non appartenenza a Teyvat; tra queste abilità c'è una peculiare affinità elementale che gli dà la capacità di manipolare più elementi senza l'ausilio di una Visione nonché il poterne usare diversi assieme (come visto nello scontro con Tartaglia a Liyue, anche se nel normale gameplay ne può usare solo uno alla volta) e l'abilità di poter percepire le tracce elementali delle creature nell'ambiente; inoltre sembra essere immune o straordinariamente resistente all'energia negativa, come le tossine di Durin e la corruzione dell'Abisso, essendo in grado persino di assorbire quest'ultima senza subire effetti dannosi letali per chiunque altro (come visto quando ha assorbito la corruzione presente nelle lacrime cristallizzate di Dvalin). Sebbene la sua natura aliena sia trattata per lo più come un segreto, eccezion fatta per i vari esseri divini di Teyvat i quali sembrano percepirlo fin da subito, ci sono alcuni personaggi che grazie alle loro capacità o arrivandoci per logica, hanno intuito che il Viaggiatore non sia natio di Teyvat.

Costellazione: Viator/Viatrix (il/la viandante)

Il Principe/la Principessa dell'Abisso

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«Io ho già attraversato questo mondo. Quando raggiungerai la fine del tuo viaggio come ho fatto io, vedrai con i tuoi occhi la vera natura di questo mondo.»

Dopo esser stato catturato dalla Dea misteriosa, il gemello del Viaggiatore è stato riportato a Teyvat, assistendo impotente alla distruzione di Khaenri'ah; in seguito il gemello ha visitato Teyvat assieme a Dainsleif, un khaenri'ano, separandosi da lui una volta terminato il loro viaggio. Nei secoli ha iniziato a nutrire sempre più disprezzo verso gli dèi ed i "Princìpi celesti", affiliandosi con l'Ordine dell'Abisso con l'obiettivo di vendicarsi per ciò che gli dèi hanno causato a se stesso, a suo fratello/sua sorella ed al mondo: grazie alla sua capacità di poter comandare l'energia abissale, il gemello del Viaggiatore ottenne il rispetto dei khaenri'ahni e gli permise infine di diventare il capo dell'organizzazione col titolo di "Principe/Principessa"[4]. Nonostante la spietatezza che guida i suoi intenti, nutre comunque un grande affetto per il Viaggiatore, esortandolo a scoprire Teyvat prima di riunirsi così da farlo maturare a sua volta senza imporgli quella che è diventata la sua personale visione del mondo. Attualmente il suo scopo e quello dell'Ordine è attivare il Telaio del fato: un marchingegno capace di ritessere le linee geomantiche di Teyvat così da poter attaccare i Princìpi celesti prima che questi si risveglino.

Una fatina che il Viaggiatore trae in salvo dall'annegamento prima dell'inizio del gioco mentre pescava, con la quale il Viaggiatore stringe amicizia ed inizia a viaggiare per Teyvat; è inoltre la mascotte del gioco, venendo usata nei vari media e per presentare eventi o novità relativi ad esso. Nonostante le sue origini rimangano ancora un mistero, si sa che è "nata" meno di quattro secoli fa[5]. All'interno del gioco è solitamente lei che parla con gli altri personaggi della storia, essendo lei che guida il Viaggiatore nell'arrivo in ogni nazione. Caratterialmente, Paimon è permalosa, ingenua e talvolta sprovveduta, badando soprattutto a tesori e cibo (non raramente con disappunto del Viaggiatore), e a causa della sua stazza minuta si tiene alla larga dalla mischia; nonostante i suoi difetti, è fedele e genuinamente attaccata al Viaggiatore, preoccupandosi spesso per lui quando questi, a causa dei suoi poteri, si sente male o sembra entrare in trance.

Come molte altre entità divine nel gioco, il nome di Paimon fa riferimento ad un demone elencato nell'Ars goetia: in particolare si riferisce all'omonimo Paimon, uno dei nove re dell'inferno, la cui sapienza gli consente di sapere lo stato del mondo. Ciò si riflette nel fatto che Paimon, conoscendo Teyvat, stia facendo da guida al Viaggiatore.

È doppiata da DuoDuo Poi in cinese[6], Corina Boettger in inglese[7], Aoi Koga in giapponese[7], e Kim Ga-ryeong in coreano[8].

Mondstadt (dal tedesco "Città della Luna") è la regione da cui il Viaggiatore inizia il suo viaggio dopo aver incontrato Paimon ed è nota come la nazione della libertà. È una regione boschiva, impervia e ricca di crinali tra cui svetta il Picco del Drago, una gelida montagna il cui freddo è magicamente imbevuto nella roccia stessa che la compone; l'omonima capitale della regione, Mondstadt, è nota per la sua industria vinicola e le poesie dei suoi bardi. Secoli prima, incarnando i suoi ideali di libertà, il dio di anemo[C 1] Barbatos decise di non governare la regione, lasciando la libertà al suo popolo di comandarsi da sola e istituendo come suoi protettori i "Quattro venti" di Mondstadt.

Venti è l'attuale incarnazione del dio[C 1] dei venti Barbatos, che vive a Mondstadt sotto le spoglie di un giovane bardo che suona la lira. In origine Barbatos non era un dio ma un folletto elementale dei Mille Venti: durante la Guerra degli Déi, terminata duemila anni prima dell'inizio del gioco, Barbatos fu testimone della lotta per il potere tra il precedente dio dei venti e delle tempeste, il tirannico Decarabian, e il dio-re del vento del Nord, Boreas, che fece declinare l'antica regione di Mondstadt nelle gelide bufere divine create dagli scontri tra i due dèi. La svolta per i mondstadiani avvenne quando Barbatos divenne amico con un giovane bardo senza nome, che voleva vedere il mondo e decise di ribellarsi a Decarabian: il bardo, assieme a Barbatos e un gruppo di guerrieri, insorse per uccidere il tiranno e riuscì a costo della vita. Quando Boreas non prese il posto di Decarabian ma si tirò indietro per badare alle sue terre, Barbatos ascese a divinità, avendo accolto le preghiere della gente e prese le sembianze del suo amico bardo per onorarne la memoria, usando la sua lira per evocare i venti e purificare la regione dal ghiaccio affinché il suo nuovo popolo trovasse un nuovo posto per vivere libero, rimodellandola e rendendola fertile nel processo. Dopo la fine della Guerra degli Dèi, Barbatos iniziò a vagare il mondo per conoscerne gli abitanti e alleviare il dolore causato dalla guerra diffonendo la musica e il vino, e infine decise di lasciare che fosse il suo popolo a governarsi, "liberi" dall'ombra del loro stesso dio e pose a difesa di Mondstadt i "Quattro venti" prima di cadere in un sonno.

Risvegliandosi durante l'era della tirannia del clan Lawrence e iniziando a vagare la terra come Venti, iniziò a portare piccoli momenti di gioia alla gente con le sue canzoni e scontrandosi apertamente con le regole dei Lawrence: fece così la conoscenza di Vennessa, aiutandola a vincere la sua ultima battaglia che permise la rivolta che portò alla caduta dei Lawrence e alla seconda liberazione dei mondstadiani dalla tirannia. Barbatos in seguito venne chiamato assieme agli altri Archon per punire Khaenri'ah: con la fine di Khaenri'ah, Barbatos si allontanò dai Princìpi celesti e cadde nuovamente nel sonno, risvegliandosi qualche mese prima degli eventi del gioco per scoprire la situazione in cui si trovava Dvalin. Il suo tentativo di curare il drago dalla corruzione abissale viene però inavvertitamente interrotto dal Viaggiatore e Paimon, coi quali in seguito entra in contatto per attuare il suo piano per guarire il drago: dopo che alcuni agenti dell'Abisso mandano in fumo il suo primo tentativo di curarlo, Venti e il Vaggiatore, con l'aiuto di Jean e Diluc, affrontano il drago nel suo antro, dove riescono finalmente a guarirlo e a riappacificarsi con lui. In seguito, preso alla sprovvista, perderà la propria gnosi per mano di Signora, perdendo il suo legame con Celestia e parte del suo potere divino ad essa legato.

Venti si mostra come un ragazzino svogliato e rilassato, per certi versi anche burlone, ma con un lato maliziosamente attento e pronto ad affrontare una situazione con la dovuta serietà. Nonostante non la sbandieri pubblicamente, non ha problemi a far capire la sua natura divina agli altri anche se porta con sé una Visione finta. Nonostante la sua giovane apparenza talvolta gli causi problemi in merito, Venti è un gran bevitore e amante del vino e di bevande alcoliche in genere.

Nel gioco, i poteri di Venti gli permettono di evocare una breve corrente ascensionale che può usare anche per librarsi in volo e scoccare un freccia di vento che, esplodendo, genera un violento vortice d'aria che risucchia tutto quello che è abbastanza vicino; nelle leggende invece viene raccontato come i venti di Barbatos siano così impetuosi da poter modificare la geografia e le caratteristiche di un continente. Quando utilizza i suoi poteri, le sue treccine si illuminano di turchese.

Come molte altre entità divine nel gioco, il nome di Barbatos fa riferimento ad un demone elencato nell'Ars goetia: in particolare si riferisce all'omonimo Barbatos, uno dei duchi dell'inferno.

Costellazione: Carmen dei ("il canto del dio")

È doppiato da Miaojiang in cinese[9], Erika Harlacker in inglese[10], Ayumu Murase in giapponese[10], e Jung Yoo-jung in coreano[11].

Amber è una Vigilante dei Cavalieri di Favonius e nota come la Cavaliere Cremisi, che il Viaggiatore incontra mentre si dirige verso Mondstadt. È una ragazza sempre pronta ad aiutare il prossimo e a mettersi alla prova; inoltre è pluricampionessa con l'aliante (nel gioco sono un paio di ali che le persone usano per lanciarsi e planare). La figura più importante nella vita di Amber è stata suo nonno, un mercenario che si stabilì a Mondstadt e fondò i Vigilanti, gruppo a cui Amber vorrebbe riportare lustro nonostante sia rimasta l'unica a farne parte.

Amber ottenne la sua Visione in risposta alla scomparsa di suo nonno: dopo aver letto un libro di storie sul volo, Amber trovò il coraggio di iniziare a tracciare la propria strada e ricevette il gioello come premio per la sua nuova determinazione. I suoi poteri, legati all'elemento pyro, le permettono di lanciare una pioggia di frecce infuocate davanti a sé; inoltre Amber combatte usando il suo Baron Coniglio, un pupazzo esplosivo a detonazione ritardata che usa come distrazione.

Amber è la deuteragonista nella miniserie a fumetti di Genshin ambientata un anno prima del gioco: lì Amber, indagando su un incidente riguardante del "fuoco nero", trova una misteriosa e schiva ragazza di nome Collei; aiutandola scopre che è Collei ad aver causato l'incidente perché, suo malgrado, contiene dei resti divini nel suo corpo ed ha usato i suoi poteri per sfuggire a Barnabas, un Fatuus suo aguzzino. Dopo che Cyno riesce ad estrarre i resti da Collei, Amber scova e sconfigge Barnabas con l'aiuto di Diluc. Nella storia, come sovracitato, incontra il Viaggiatore fuori delle mura di Mondstadt e, per precauzione, lo scorta preventivamente in città in quanto persona non identificata; in seguito collabora nel piano di Jean per fermare le tempeste di Terrore alato. Inoltre insegna al Viaggiatore ad usare l'aliante per planare.

Costellazione: Lepus ("la lepre")

È doppiata da Cai Shujin in cinese[12], Kelly Baskin in inglese[13], Manaka Iwami in giapponese[13], e Kim Yeon-woo in coreano[14].

Kaeya Alberich è il carismatico Capitano di cavalleria dei Cavalieri di Favonius. Ha sempre un'aria sorniona stampata in volto e si dedica a sgominare i problemi più nascosti di Mondstadt, non ha problemi ad essere più spietato tanto più è losca la situazione in cui si ritrova; nonostante ciò evita in ogni modo possibile di coinvolgere gli innocenti. Quando non è in servizio, è solito bazzicare le taverne, sempre con l'orecchio teso a carpire le chiacchiere e i segreti della gente. Il suo passato è un mistero: si sa che proviene dalla nazione perduta di Khaenri'ah (come visibile dalla sua pupilla a forma di stella a quattro punte) e che in segreto lui dovesse essere un agente infiltrato a Mondstadt. Dopo aver perso suo padre mentre viaggiavano, fu trovato dalla famiglia Ragnvindr e divenne il fratellastro di Diluc, col quale un tempo era molto affiatato.

Kaeya ottenne la sua Visione dopo la morte del padre di Diluc: diviso tra il suo ruolo da infiltrato e l'affetto datogli dalla famiglia Ragnvindr, Kaeya decise di confessare i propri segreti e dubbi a Diluc, col quale finì per scontrarsi; durante il duello, una Visione apparì a Kaeya, fermando lo scontro e segnando la definitiva rottura tra i due. Coi suoi poteri, legati all'elemento cryo, Kaeya può attaccare scagliando cristalli di ghiaccio, utilizzandoli per dei veloci fendenti o creandone altri attorno a sé.

È uno dei personaggi della miniserie a fumetti ambientata un anno prima del gioco: indagando sull'incidente del "fuoco nero", inizialmente Kaeya posa le sue attenzioni su Diluc in quanto l'incidente ha troppe similitudini con quanto accaduto la sera che Crepus morì; quando scopre che c'è Collei dietro l'accaduto, si prepara ad ucciderla reputandola troppo pericolosa, fermandosi solo quando la stessa Collei si mostra quasi di buon grado pronta a morire. Per sviare l'attenzione sull'incidente, Kaeya "arresta" Diluc e lo "consegna" ai Fatui, sapendo che si sarebbe liberato facilmente una volta lontano da occhi indiscreti. Durante la storia Kaeya ha un ruolo minore, introducendo il Viaggiatore a Jean e aiutando nelle prime fasi del piano di quest'ultima.

Costellazione: Pavo ocellus ("il piccolo occhio del pavone")

È doppiato da Sun Ye in cinese[15], da Josey Montana McCoy in inglese[16], da Kōsuke Toriumi in giapponese[16] e da Jeong Joo-won in coreano[17].

Jean Gunnhildr è l'attuale Gran maestro reggente dei Cavalieri di Favonius, ruolo appuntatole dal Gran maestro Varka dopo la sua partenza e di conseguenza ricopre al momento la carica di Leone del Sud dei "Quattro venti". Jean è orgogliosa del suo compito, e agisce per il dovere e il benestare della sua città e dei cittadini. Discendente del clan Gunnhildr, il suo valore in campo le è valso il prestigioso titolo di Cavalier Dente di leone. Ha un legame molto stretto con Lisa, la quale le fa da confidente e spesso cerca di dissuaderla dall'arrivare allo sfinimento, con pochi risultati. Nonostante il suo carattere forte, Jean si trova in difficoltà quando è con sua sorella Barbara a causa delle diverse scelte di vita che le hanno allontanate.

Jean ottenne la sua Visione dopo che, appuntata Gran maestro reggente, si è ritrovata a dover gestire faide interne ai Cavalieri ed altre pressioni diplomatiche: alla fine riuscì a risolvere i guai che affliggevano la città e in un successivo momento di raccoglimento personale, ottenne il gioello, giurando su di esso di proteggere Mondstadt. I suoi poteri sono legati all'elemento anemo, e le consentono da un parte di incanalare una potente raffica di vento nella sua spada con cui scagliare via i nemici, dall'altra di evocare un campo di denti di leone col quale curare i suoi alleati.

Nella storia, Jean viene presentata al Viaggiatore da Kaeya, chiedendogli aiuto a contrastare la minaccia di Terrore alato: nonostante la situazione critica, Jean dimostra di avere già pronto un piano per fermare le tempeste create dal drago e coordinando gli sforzi del Viaggiatore, Amber, Kaeya e Lisa. In seguito, Jean riappare chiamata da Diluc per lavorare "all'ombra dei Cavalieri" e dei Fatui dopo la scoperta che dietro agli attacchi di Terrore alato ci fosse l'Ordine dell'Abisso, aiutando Venti e il Viaggiatore a liberare il drago dal loro giogo.

Costellazione: Leo minor ("il Leone Minore")

È doppiata da Lin Su in cinese[18], da Stephanie Southerland in inglese[19], da Chiwa Saitō in giapponese[19], e da Ahn Young-mi in coreano[20].

Lisa Minci è una potente strega e la bibliotecaria dei Cavalieri di Favonius. Tempo addietro, Lisa si distinse come la studente più brillante degli ultimi due secoli all'Akademiya di Sumeru, tuttavia dopo essersi laureata decise di abbandonare la vita accademica dopo aver visto gli effetti nocivi che comporta dedicarsi unicamente allo studio. Ha un carattere svogliato, quasi indifferente, ma dimostra affetto verso le persone che le sono più vicine usando nomignoli o maniere giocosamente provocanti; ha tuttavia anche un lato sadico che la fa temere da tutti i mondstadiani, i quali evitano di farla innervosire (come si è visto durante il prologo dell'evento "Invito del Florvento", in cui Lisa venne rimproverata da Jean per aver tentato di far "rinsavire" due ubriachi molesti usando i suoi poteri elettrici).

Lisa ottenne la sua Visione semplicemente pensando di necessitarne una mentre studiava la maestria degli elementi, ritrovandosela in mano; Lisa ha idee contrastanti sulla natura delle Visioni e crede che dietro il loro potere ci possa essere un altro e terribile fine nascosto, un dubbio che si annida costantemente nella sua testa e a cui spera un giorno di poter dare una risposta. I suoi poteri sono legati all'elemento electro e le permettono di attaccare i nemici in vario modo: può farlo direttamente con potenti scosse, o applicando una carica elettrica sui nemici per poi folgorarli, oppure evocando una lanterna magica chiamata Rosa fulminante la quale colpisce continuamente ogni nemico a portata.

Lisa ha un ruolo secondario nella miniserie a fumetti ambientata un anno prima degli eventi del gioco: oltre ad assistere nelle investigazioni sul fuoco nero, grazie ai suoi contatti all'Akademiya, Lisa riesce a richiedere l'intervento di Cyno così da poter estrarre i resti divini presenti nel corpo di Collei. Nella storia del gioco, Lisa viene presentata nello studio di Jean nell'attesa che Kaeya porti da loro il Viaggiatore, e assistendo nelle prime fasi del piano di Jean.

Costellazione: Tempus fugit ("il tempo fugge")

È doppiata da Zhong Ke in cinese[21], da Mara Junot in inglese[22], da Rie Tanaka in giapponese[22], e da Park Go-woon in coreano[23].

Diluc Ragnvindr è un magnate dell'industria vinicola di Mondstadt, proprietario del Vigneto Prima Luce e della locanda Dono dell'Angelo. È un nobiluomo dedito a proteggere nell'ombra la regione dalle minacce più celate di Teyvat, sfruttando le sue ricchezze, le sue abilità e i suoi contatti per riuscire nell'intento. Un tempo un giovane e idealista Cavaliere di Favonius, ha maturato una visione nichilista e pragmatica del mondo quando suo padre Crepus morì per proteggerlo dal terribile Ursa e ricevette dai suoi superiori l'ordine di insabbiare l'accaduto; Diluc invece si rassegnò dai Cavalieri e lasciò Mondstadt, carpendo negli anni seguenti molti segreti dei Fatui e scontrandosi con l'Ordine dell'Abisso. Dopo quattro anni di assenza fece tacitamente ritorno a Mondstadt dopo aver saputo della partenza di Varka.

Diluc ottenne la sua Visione da ragazzo e per lui era un motivo in più per rendere orgoglioso suo padre e dimostrare ulteriormente i meriti per quali era diventato un Cavaliere: quando lasciò Mondstadt, decise di abbandonarla in quanto simbolo del fallimento di tutto ciò in cui credeva, riprendendola al suo ritorno a Mondstadt per riportare giustizia. Coi suoi poteri, legati all'elemento pyro, Diluc può ricoprire la lama del suo spadone di fiamme roventi, attaccando con esso oppure convogliandole in una fenice di fuoco con cui sbaragliare i nemici davanti a sé. Negli anni precedenti al suo ritorno, Diluc ha anche usato l'Illusione di suo padre.

Nella miniserie a fumetti ambientata un anno prima del gioco, Diluc ha un ruolo principale nella storia: presentato nei suoi anni di vigilantismo dopo essere tornato da poco a Mondstadt, aiuta suo malgrado i Cavalieri a mandare all'aria i piani dei Fatui; in seguito, per proteggere Collei, si fingerà l'autore dell'incidente del fuoco nero e accetterà di farsi "arrestare" e consegnare ai Fatui, salvo poi liberarsi e tornare in città. Nella storia del gioco, Diluc appare per dare a Venti e al Viaggiatore una copertura per portare avanti il loro piano per guarrire Dvalin, avendo capito al volo la natura divina del bardo, e chiedendo supporto a Jean.

Costellazione: Noctua ("la civetta")

È doppiato in cinese da Ma Yang[24], in inglese da Sean Chiplock[25], in giapponese da Kenshō Ono[25], e in coreano da Choi Seung-hoon[26].

Barbara Pegg è la diacona della Chiesa di Favonius e stella di Mondstadt, famosa nella regione per le sue canzoni; in quanto diacona è anche la custode di tutte le relique resenti nella Cattedrale di Mondstadt. È una ragazza ottimista e solerte, che non esita mai a fare il suo lavoro specie se ciò porta felicità ai mondstadiani o allevia i loro pesi, anche se temporaneamente, e proprio questa sua cura verso il prossimo le è valsa l'affetto dell'intera città. Nonostante la lontananza tra loro, ha molto a cuore sua sorella Jean (come si è visto anche nell'evento "Invito al Florvento" in cui alcuni Cacciatori di tesori le rubano la "cosa più preziosa" per lei, che si rivela poi essere una foto di loro due assieme), verso la quale però soffre un gran senso di inferiorità. È piuttosto religiosa, credendo che se qualcosa di brutto sia accaduto, potrebbe essere stata anche colpa di qualche sua mancanza o preghiera inappropriata. Ha un debole per il cibo piccante.

Barbara ottenne la propria Visione proprio grazie alla sua premura per il prossimo. Da poco entrata a far parte della Chiesa, Barbara prese in cura un bambino malato e inquieto: decise infine di cantargli una ninnananna così da coccolarlo, addormentandosi su di un muro per lo sforzo, e al suo risveglio si ritrovò la sua Visione tra le mani. I suoi poteri, legati all'elemento hydro, le consentono di evocare zampilli d'acqua per attaccare, e di evocare delle note d'acqua o un "palcoscenico" d'acqua per curare se stessa e i suoi alleati.

Nella storia, Barbara appare brevemente durante gli atti finali del capitolo di Mondstadt: dopo aver risanato Dvalin, il Viaggiatore e Venti riportano alla Cattedrale la lira sacra celeste, da loro rubata in precedenza e ora semidistrutta in combattimento, lasciando Barbara profondamente sconvolta.

Costellazione: Crater ("il cratere")

È doppiata da Song Yuanyuan in cinese[27], da Laura Stahl in inglese[28], da Akari Kitō in giapponese[28], e da Yun A-yeong in coreano[29].

Razor è un ragazzo selvaggio, allevato dai lupi dei boschi di Mondstadt. Figlio di due Avventurieri di Mondstadt scomparsi, Razor è stato protetto fin da infante dai lupi del Regno dei lupi e da Boreas, diventando a tutti gli effetti un "ragazzo-lupo"; è molto legato alla sua famiglia di lupi e raramente si fa vedere all'infuori delle zone in cui cacciano, difendendo arditamente il loro territorio da ogni estraneo malintenzionato. Quand'era più piccolo incontrò Varka, il quale gli insegnò la lingua umana (e quindi il suo nome), a combattere con lo spadone per difendersi ed il significato dell'amicizia. Crescendo, Razor si è spinto più vicino a Mondstadt, incontrando più volte Klee e stringendo amicizia con Bennett, col quale ogni tanto compie delle spedizioni assieme.

Razor ottenne la sua Visione dopo che il suo branco tentò di salvarlo da un Mago dell'Abisso: la furia del vedere la sua famiglia venir abbattuta dal Mago gli permise di liberarsi e sconfiggere il Mago con un singolo colpo di spadone, infuso di elettricità, e ottenne il gioiello. Tuttavia Razor non fu capace di controllare i suoi poteri finché non incontrò Lisa, la quale, incuriosita, lo prese sotto la sua ala per insegnargli a padroneggiarli ma anche per fargli conoscere piano piano il mondo umano (spesso con l'aiuto di libri per bambini). I suoi poteri sono legati all'elemento electro e gli consentono di fare rapidi attacchi con artigli elettrici e di evocare lo spirito di un lupo umanoide che attacca assieme a lui.

Nel gioco, Razor appare nella missione post Mondstadt legata alla storia del gemello del Viaggiatore e Dainsleif: durante la ricerca di un Araldo dell'Abisso, il Viaggiatore e Dainsleif si ritrovano nel Regno dei lupi, scoprendo che gli agenti dell'Abisso hanno intrappolato Boreas nel tentativo di rubare i suoi poteri divini e messo alle strette Razor; dopo aver costretto gli agenti dell'Abisso alla fuga, prima di congedarsi, Razor avverte il Viaggiatore di fiutare un pericolo ancora maggiore nel suo futuro e quindi di stare attento.

Costellazione: Lupus minor ("il lupo minore")

È doppiato in cinese da Zhou Shuai[30], in inglese da Todd Haberkorn[31], in giapponese da Kōki Uchiyama[31], e in coreano da Kim Seo-yeong[32].

Sucrose è una giovane apprendista alchimista e prima assistente di Albedo; ha delle grosse orecchie simili a quelle di una volpe, indicando che ci siano tracce di esseri fatati nel suo lignaggio. Specializzata in bio-alchimia e spinta dal puro desiderio di scoprire e risolvere i segreti della natura, le sue scoperte nel campo le hanno fatto già guadagnare una discreta fama; la dedizione ai suoi studi però la porta a rintanarsi spesso nel suo laboratorio per giorni senza mai uscire, il che l'ha resa introversa e socialmente impacciata. Ha in Albedo una grande figura ispiratrice, avendo grande stima di lui e del suo genio e riferendosi nei suoi confronti sempre col massimo rispetto.

Sucrose ottenne la sua Visione durante un esperimento sui semi di dente di leone: quando dal calderone in cui stavano bollendo iniziò improvvisamente a uscire vapore, Sucrose si fiondò sul recipiente trovando sul fondo il gioello, che però inizialmente lasciò a bollire nel composto incuriosità dalle proprietà dell'energia elementale. Usa i suoi poteri, legati all'elemento anemo, in combinazione con le sue conoscenze alchemiche per sintetizzare effimeri spiriti di vento o anche una piccola Ipostasi di anemo (una creatura formata da energia elementale purissima, presente anche nel mondo di gioco come boss) ed attaccare con le folate da loro generate.

Nel gioco, Sucrose ha un ruolo secondario all'inizio della missione personale di Albedo, in cui dà al Viaggiatore informazioni su come trovare il campo di ricerca costituito dal suo maestro sul Picco del Drago.

Costellazione: Ampulla ("l'ampolla")

È doppiata in cinese da Xiaogan[33], in inglese da Valeria Rodriguez[34], in giapponese da Akane Fujita[34], e in coreano da Kim Ha-yeong[35].

Rosaria è una suora della Chiesa di Favonius in cui ha il ruolo di "inquisitrice": il suo approccio pragmatico e la sua mancanza di fede mal si accostano all'immagine di una suora, difatti lei stessa consiglia alle persone di lavorare per risolvere i propri problemi o raggiungere un obiettivo piuttosto che affidarsi alle preghiere. Sotto la sua freddezza quasi imperscrutabile, si cela una grande riconoscenza per i mondstadiani: Rosaria venne rapita da bambina e cresciuta tra i banditi ma ricevette l'opportunità di tornare nella società da Varka dopo che i Cavalieri sgominarono la banda, e decise che doveva ripagare qusta generosità nell'unico modo che conosceva, ovvero eliminare ogni minaccia per la città. La sua pragmaticità si riflette appieno nei suoi modi di fare e nel suo carattere, ponendo l'onestà (specie verso se stessi) al di sopra di tutto. Spesso si ritrova per bere in taverna con Kaeya.

Rosaria ottenne la sua Visione che era ancora poco più di una bambina, quando viveva tra i banditi: una sera tentò di scappare ma venne raggiunta e costretta dallo stesso bandito che la rapì da bambina, ormai vecchio, a lottare; quando venne trovata dalla banda, videro che Rosaria aveva ucciso il vecchio bandito e teneva in mano la Visione. Sull'accaduto Rosaria non ha mai smesso di chiedersi se quel vecchio bandito, forse mosso da affetto, le avesse permesso di prendere il suo posto affinché sopravvivesse. I suoi poteri sono legati all'elemento cryo, e le consentono di aggirare i nemici per colpirli con un rapido colpo di lancia ed evocare una grossa lancia di ghiaccio in aria per colpirli dall'alto.

Rosaria appare nella prima missione personale di Albedo, in cui incontra il Viaggiatore ai piedi del Picco del Drago e si unisce a lui così da verificare che gli esperimenti di Albedo non siano un pericolo per Mondstadt.

Costellazione: Spinea corona ("la corona spinosa")

È doppiata in cinese da Zhang Anqi[36], in inglese da Elizabeth Maxwell[37], in giapponese da Ai Kakuma[37], e in coreano da Kim Bo-na[38].

Albedo è il prodigioso Capo alchimista e Capitano della Squadra investigativa dei Cavalieri di Favonius. È un individuo schivo che passa il tempo da solo nel suo laboratorio costruito sul gelido e pericoloso Picco del Drago, scendendo a valle solo per motivi di ricerca o coordinare i suoi subordinati; non stringe troppe relazioni ma tra tutti, ha un legame bizzaro ma molto stretto con Klee, vedendola come una "sorella minore". Albedo è un omuncolo, creato secoli prima degli eventi del gioco da Rhinedottir, straordinaria alchimista di Khaenri'ah: oltre alla manipolazione della materia inorganica, proprio la tradizione alchemica della nazione perduta gli ha permesso di padroneggiare l'abiogenesi ed è quindi in grado di trasmutare o creare esseri viventi, sia animali sia vegetali, sfruttando l'energia elementale. In parte spinto dalla sua natura, in parte dall'incompiutezza degli insegnamenti lasciatigli da sua "madre", Albedo è deciso a svelare i segreti più nascosti del mondo per poterne comprendere i meccanismi. Il suo nome si rifà all'omonimo processo alchemico.

Albedo ottenne la sua Visione semplicemente studiando, accettandola freddamente sia come un ulteriore strumento per comprendere i misteri del mondo sia come uno di questi misteri da risolvere. I suoi poteri, legati all'elemento geo, assieme alle sue capacità alchemiche gli consentono di combattere facendo sbocciare dei fiori di roccia chiamati Isotome solari, e di far sbucare dal terreno cristalli naturali carichi di energia elementale.

Albedo non appare nella storia principale ma ha missioni evento a lui dedicate, incentrate sui fenomeni che avvengono sul Picco del Drago: la prima parte ruota attorno alle proprietà tossiche dei resti sepolti e congelati del drago Durin, la seconda invece vede lo scontro tra Albedo ed una sua versione incompleta.

Costellazione: Princeps cretaceus ("il principe di gesso")

È doppiato in cinese da Mace[39], in inglese da Khoi Dao[40], in giapponese da Kenji Nojima[40], e in coreano da Kim Myung-jun[41].

Bennett è un giovane avventuriero, noto per la sua immensa sfortuna. Fu tratto in salvo dall'incendio di casa sua da un membro della Gilda degli Avventurieri che era ancora in fasce e, rimasto orfano, venne cresciuto affettuosamente da altri avventurieri della Gilda, che Bennett chiama tutti i suoi "papà". Divenne poi a sua volta membro della Gilda fondando la Brigata dell'avventura di Benny, della quale tuttavia è rimasto l'unico membro dopo che tutti i suoi compagni si sono tirati fuori a causa degli incidenti causati dalla sua scalogna. Nonostante ciò lo abbia reso famigerato e in parte estraniato dai più, Bennett è un inguaribile ottimista ed un ragazzo tenace, ed ha comunque degli amici e compagni d'avventura come Razor e Fischl coi quali trascorre il tempo. È inoltre sempre riconoscente verso chi lo aiuta, dati i frequenti incidenti talvolta anche gravi che gli capitano.

Bennett ottenne la sua Visione durante una spedizione particolarmente ardua: il ragazzo arrivò al suo obiettivo sanguinante e in pessime condizioni solo per non trovare nessun tesoro, e svenne a causa dell'emorragia e dell'amarezza; al suo risveglio si trovò in mano la sua Visione, che col suo calore aveva cauterizzato le sue ferite, ridonandogli spirito. I suoi poteri sono legati all'elemento pyro, e gli consentono di avvolgere la lama della sua spada di fiamme per attaccare con veloci fendenti (che possono anche far cilecca) e di evocare un campo di guarigione che potenzia e infonde calore nei suoi alleati.

Costellazione: Rota calamitas ("la ruota della sciagura")

È doppiato in cinese da Mu Xueting[42], in inglese da Cristina Vee Valenzuela[43], in giapponese da Ryōta Ōsaka[43], e in coreano da Song Ha-rim[44].

Diona è una giovane barista della locanda Coda di gatto, proveniente dal Villaggio Acquachiara e discendente della famiglia Kätzlein (dal tedesco, "gattino"), come visibile dalle varie caratteristiche fisiche feline tra cui le orecchie e la coda. È una ragazzina pimpante che ha deciso di entrare nel giro dell'industria degli alcolici con l'obiettivo di smantellarla creando bevande vomitevoli; a sua insaputa però venne benedetta da bambina dalla fata protettrice del suo villaggio e indipendentemente da quanto possano essere orrendi o ributtanti gli ingredienti che usa nelle sue miscele, ogni tentativo finisce sempre con la creazione di bibite deliziose. Essendo il più grande magnate vinicolo della città, tra le persone che odia di più c'è Diluc, pur non sapendo che lui stesso non vede di buon occhio gli alcolici.

Diona ottenne la sua Visione un giorno che suo padre non tornava da una battuta di caccia a causa del maltempo. Il pensiero di averlo perso la fece partire nonostante la bufera e lo trovò che si riparava dal gelo sotto un ponte: una volta a casa, Diona decise di miscelargli una bevanda per farlo stare meglio e una Visione le apparve. I suoi poteri sono legati all'elemento cryo e le consentono di scagliare vari proiettili a forma di zampa di gatto verso i nemici, evocare uno scudo attorno a sé e, lanciando il suo shaker, spargere una gelida bevanda che cura gli alleati e danneggia i nemici.

Costellazione: Feles ("il gatto")

È doppiata in cinese da Nuoya[45], in inglese da Dina Sherman[46], in giapponese da Shiori Izawa[46], e in coreano da Woo Jeong-sin[47].

Fischl von Luftschloss Narfidort è una giovane investigatrice affiliata con la Gilda degli avventurieri di Mondstadt, sempre accompagnata dal fedele corvo parlante Oz, suo famiglio e braccio destro; il suo vero nome è Amy[48] ed è grande appassionata delle storie dell'omonima principessa Fischl, della quale ha ripreso l'aspetto ed i modi di fare. Spesso da piccola era sola perché i suoi genitori, entrambi avventurieri, partivano in spedizione così Amy iniziò a sviluppare la persona di Fischl per gioco, in parte stimolata dai suoi stessi genitori: crescendo Fischl divenne per Amy la persona che lei sentiva non sarebbe mai stata e decise di impersonarla per sfuggire alle sue insicurezze; ora matura, grazie alle amicizie fatte, Amy/Fischl ha capito che non deve aver paura di chi è davvero[49]. In quanto "Fischl", si esprime con un tono esageratamente ricercato e ampolloso, usando giri di parole arzigogolati prontamente "tradotti" e resi comprensibili da Oz. Al di là delle apparenze, Fischl è una persona affabile ed un'avventuriera capace e attenta, al punto che è una delle poche persone ad aver intuito la natura aliena del Viaggiatore.

Fischl ottenne la sua Visione proprio come prodotto della sua forte fantasia e del suo desidero di avere un amico, e la stessa sera in cui la ricevette apparve anche Oz. I suoi poteri sono legati all'elemento electro, e le consentono di evocare Oz per combattere al suo fianco, e di attaccare trasformandosi temporaneamente in lui; al di fuori del gameplay, Fischl è anche capace di vedere quello che vede Oz, motivo per cui spesso lo manda in avanscoperta.

Costellazione: Corvus ("il corvo")

Fischl è doppiata in cinese da Mace[50], in inglese da Brittany Cox[51], in giapponese da Maaya Uchida[51], ed in coreano da Park Go-woon[52].

Oz è doppiato in cinese da Zhao Yuecheng[53], in inglese da Ben Pronsky[54], in giapponese da Yasunori Masutani[54], ed in coreano da Lee Hyun[55].

Noelle è una domestica che lavora presso i Cavalieri di Favonius, allenandosi ogni giorno col sogno di entrare a farne parte in futuro. È una ragazza tanto gentile e altruista quanto tenace, zelante e perfezionista in ogni cosa che fa - al punto che i Cavalieri stessi la chiamano la "Superdomestica"; grazie alla mole di lavoro che accetta e di allenamenti a cui si sottopone, possiede anche una forza fisica tale che è capace di scaraventare intere carrozze piene di carico con poco sforzo e ridurre macigni in polvere con pochi colpi di spadone. Come riconosce la stessa Jean, sebbene sulla carta dimostri che sia pronta per far parte del corpo, ciò che impedisce a Noelle di superare le selezioni sono la sua ingenuità ed il vedere sempre del buono in tutti, fattori che nel mondo reale, specialmente in un lavoro come quello dei Cavalieri, potrebbero mettere in pericolo lei e chi le sta intorno.

Noelle ottenne la sua Visione quando, esausta dopo l'ennesima selezione fallita, venne colta da un momento di sconforto: mentre iniziava a dubitare di sé, le venne incontro Jean e d'istinto, Noelle le fece il saluto da Cavaliere. Quando Jean ricambiò il saluto, Noelle si rincuorò e nella sua mano apparve il gioiello. I suoi poteri, legati all'elemento geo, le donano capacità curative minori e le permettono di incanalare l'energia elementale per creare un robusto scudo attorno a sé e generare una lunga lama elementale dal suo spadone.

Costellazione: Parma cordis ("lo scudo del cuore")

È doppiata in cinese da Yanning[56], in inglese da Laura Faye Smith[57], in giapponese da Kanon Takao[57], e in coreano da Lee Bo-hee[58].

Eula Lawrence è la Capitana della Compagnia di ricognizione dei Cavalieri di Favonius, nota come la "Cavaliere dell'Onda danzante". È una donna dalla lingua tagliente, a suo modo orgogliosa e che minaccia che si "vendicherà" di chiunque le "manchi di rispetto" in qualche modo; in realtà Eula è una persona per bene e i suoi modi di fare sono sottoprodotti dell'essere discendente del caduto tirannico clan Lawrence, dal quale Eula tenta di distanziarsi: lottando contro il pregiudizio, ha disconosciuto la sua famiglia ed è riuscita a diventare un Cavaliere rispettato. Essere una dei migliori spadaccini di Mondstadt le ha permesso di ottenere il "sigillo glaciale", uno dei più alti encomi dei Lawrence che Eula ha voluto ottenere come smacco e "vendetta" verso la sua famiglia prima di abbandonarla. È un'abile danzatrice ed è particolarmente legata ad Amber.

Eula ottenne la sua Visione quando decise di liberarsi dall'oscurità che la sua famiglia, un tempo a capo di Mondstadt, continua a trascinarsi dietro: ragionando su chi fosse veramente lei dietro tutti i discorsi di "vendetta" e "decadenza" fatti dai suoi parenti, Eula infine decise di porre se stessa prima del suo cognome e fare tabula rasa, ottenendo il gioiello come simbolo della sua rinascita. I suoi poteri sono legati all'elemento cryo, e le consentono di attaccare con fendenti glaciali e di evocare la Spada di luce cadente, una spada eterea che cadendo il suolo crea un'esplosione di luce.

Costellazione: Aphros delos, in greco antico: ἀφρός δῆλος? ("la spuma chiara")

È doppiata in cinese da Ziyin[59], in inglese da Suzie Yeung[60], in giapponese da Rina Satō[61], e in coreano da Kim Hyeon-ji[62].

Mika Schmidt è il giovane e diligente topografo della Compagnia di ricognizione dei Cavalieri di Favonius, che ambisce a diventare un famoso cartografo. Nonostante sia una persona socievole, la sua timidezza lo mette difficoltà quando parla con qualcuno per la prima volta, specie se è un membro importante dei Cavalieri o un avventuriero famoso; tra le persone che più gli danno lavoro c'è Klee, che abusando dei suoi esplosivi spesso causa variazioni della conformazione del terreno, costringendolo a rivedere le sue mappe. Cerca sempre di svoglere il suo lavoro in modo efficiente così da rendere il compito dei Cavalieri più facile. L'origine della passione della cartografia di Mika è sua madre, un'esploratrice ed autrice, la quale fin da piccolo gli mandava spesso lettere in cui descriveva riccamente ogni posto che visitava. Ha inoltre uno stile di combattimento inusuale che comprende l'uso combinato di lancia e balestra, insegnatogli da Varka.

Mika ottenne la sua Visione durante una delle sue primissime missioni, in cui si ritrovò messo alle strette da due Maghi dell'Abisso: pensando solo che sarebbe dovuto riuscire ad avvisare gli altri Cavalieri della minaccia ad ogni costo, a Mika apparve il gioiello e riuscì così a contrattaccare e fuggire. I suoi poteri sono legati all'elemento cryo, e gli permettono di sparare un dardo di ghiaccio dalla sua balestra e di curare i suoi alleati mentre attaccano.

Costellazione: Palumbus ("il palombo")

È doppiato in cinese da Deng Youxi[63], in inglese da Robb Moreira[64], in giapponese da Yūko Sanpei[65], e in coreano da Yoon Eun-seo[66].

Klee (dal tedesco, "trifoglio") è una bambina affidata ai Cavalieri di Favonius dalla madre Alice, geniale quanto famigerata avventuriera; le sue orecchie da elfo indicano che nel suo retaggio c'è sangue di esseri fatati. Nota come la Cavalier Scintilla, Klee è una bimba iperattiva il cui unico obiettivo e divertirsi usando gli esplosivi di sua creazione, che sia per sconfiggere mostri o andare a pescare, senza preoccuparsi molto che le sue azioni le causeranno di essere messa in punizione da Jean; anziché imparare però, Klee sfrutta il tempo in cui è in punizione per ideare nuovi tipi di bombe e nuovi passatempi che la faranno inevitabilmente tornare in punizione in un circolo vizioso. Porta sempre con sé un animaletto di pezza chiamato Dodoco fatto per lei da sua madre ed è particolarmente legata ad Albedo, il quale bada a lei come un fratello maggiore; ha anche stretto amicizia con Razor, avendolo incontrato spesso nelle sue scorribande nei boschi.

Klee ottenne la sua Visione dopo che fece saltare in aria il suo laboratorio mentre ideava altre bombe: nessuno sa spiegarsi perché abbia ottenuto una Visione ad una così giovane età, la bimba sa solo che trovò il gioiello tra le ceneri dell'esplosione. I suoi poteri sono legati all'elemento pyro e combatte usando vari tipi di bombe di sua creazione, come i Conigli Bumbum (bombe rimbalzanti a grappolo) e le "Schizzi e scintille" (che anziché detonare, scagliano un raggio esplosivo ai nemici).

Costellazione: Trifolium ("il trifoglio")

È doppiata in cinese da Hualing[67], in inglese da Poonam Basu[68], in giapponese da Misaki Kuno[68], e in coreano da Bang Yeon-ji[69].

Mona Megistus è una giovane e sapiente astrologa specializzata nell'arte dell'idromanzia; si è stabilita a Mondstadt per evitare l'ira della sua maestra, la strega Barbeloth, della quale ha letto senza volerlo il diario. È fiera del mestiere che fa e ritiene che l'astrologia sia un'arte che non debba essere usata per scopi personali o di lucro ma per capire il mondo e rendere migliore il futuro delle persone; dall'altra parte però questa sua dedizione la porta a spendere la quasi totalità di quello che guadagna in strumenti per l'astrologia, costringendola a vivere di stenti. Le sue capacità di preveggenza sono tali che le permettono di capire le intenzioni delle persone in pochi attimi[70]. Oltre ai suoi servizi di preveggenza, Mona gestisce anche una rubrica sull'Uccello a vapore, il più importante quotidiano di Fontaine.

Mona ottenne la sua Visione grazie ai suoi studi nell'idromanzia: inizialmente usava quella della sua maestra per studiare finché, una sera, la sua Visione sostituì quella che le era stata solo prestata; sebbene non abbia mai disdegnato i vantaggi che comporta avere una Visione, per Mona questi gioielli non significano nulla se confrontati alle "verità" nascoste tra le stelle che lei agogna di scoprire. Coi suoi poteri, legati all'elemento hydro, infonde gli zampilli d'acqua del potere delle stelle per attaccare in vari modi, come evocare un Fantasma del fato (un suo fantoccio d'acqua) come distrazione e generare un riflesso del cielo stellato per intrappolare e maledire i nemici; al di fuori del gameplay, Mona può anche usare i suoi specchi d'acqua per teletrasportarsi a distanze brevi[70].

Costellazione: Astrolabos, in greco antico: ἀστρολάβος? ("l'astrolabio")

È doppiata in cinese da Chen Tingting[71], in inglese da Felecia Angelle[72], in giapponese da Konomi Kohara[72], e in coreano da Woo Jeong-sin[73].

Altri personaggi

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Un drago nato da un filone di energia elementale e l'originale Drago dell'Est dei "Quattro venti". Incuriosito dagli umani, Barbatos lo trovò e gli insegnò come comandare i suoi poteri, diventando col tempo servitore e amico del dio e sorvegliando i cieli per difendere Mondstadt. Prima del Cataclisma di Khaenri'ah, quando le esalazioni di Durin divennero una minaccia per i mondstadiani, Dvalin venne evocato da Barbatos per abbatterlo[74]: Dvalin vinse il drago nero ma rimase avvelenato e andò in letargo[75], risvegliandosi secoli dopo solo e osteggiato dai mondstadiani, i quali avevano dimenticato la sua identità e le sue gesta. Tradito e in preda alla frenesia causata dal veleno di Durin, Dvalin venne convinto dall'Ordine dell'Abisso a vendicarsi iniziando a scatenare tempeste su Mondstadt e divenne noto come Terrore alato, venendo infine liberato dal giogo dell'Ordine e curato dal veleno grazie agli sforzi di Venti e del Viaggiatore.

È doppiato in cinese da Peng Bo[76], in inglese da Brook Chalmers[77], in giapponese da Shunsuke Takeuchi[77], e in coreano da Pyo Yeaon-jae[78].

Un antico dio noto anche come Andrius, capace di governare le bufere e signore del Regno dei Lupi. Durante la Guerra degli Dèi lottò ferocemente contro Decarabian per il controllo su Mondstadt: nonostante la disfatta del suo nemico, Boreas ritenne infine di non essere degno di governare la regione poiché non provava compassione verso gli umani, permettendo l'ascesa di Barbatos come nuovo dio dei venti e di Mondstadt; Boreas decise così di trascendere il piano materiale e diventare uno spirito dalle fattezze di lupo per vegliare sulle sue terre e in seguito sull'intera Mondstadt come Lupo del Nord dei "Quattro venti". Nonostante sia uno spirito schivo, Boreas permette agli umani che lui ritiene meritevoli di provare il loro valore in duello.

Come molte altre entità divine nel gioco, il nome divino di Andrius fa riferimento ad un demone elencato nell'Ars goetia: in particolare pare faccia riferimento ad Andras, gran marchese dell'inferno che ha tra le sue caratteristiche quella di essere sempre a cavallo di un lupo nero; il suo nome alternativo invece, Boreas, si rifà al dio greco dei venti del nord.

È doppiato in inglese da Jacob Craner[79], in giapponese da Taiten Kusunoki[79], e in coreano da Hanshin[80].

L'antico dio delle tempeste che governò Mondstadt fino alla fine della Guerra degli Dèi. Era un dio tirannico che credeva di aver creato la città perfetta, avendo invece ingabbiato la popolazione coi suoi venti divini e controllando la gente in ogni aspetto della vita quotidiana. Dopo decenni di soprusi, approfittando della guerra con Boreas, un bardo senza nome riuscì a innescare la ribellione aiutato da un gruppo di eroi e Barbatos, il quale all'epoca era ancora un semplice folletto: al costo della sua vita, il bardo senza nome riuscì a uccidere Decarabian donando la libertà ai suoi concittadini.

Come molte altre entità divine nel gioco, il nome di Decarabian fa riferimento ad un demone elencato nell'Ars goetia: in particolare si riferisce a Decarabia, uno dei gran marchesi dell'inferno.

Il Gran maestro dei Cavalieri di Favonius e noto come il Cavaliere di Boreas, partito un anno prima degli eventi del gioco in spedizione portando con sé la maggior parte dei cavalieri e lasciando Mondstadt sotto la protezione di Jean; è noto per essere uno dei combattenti più formidabili della regione e le sue capacità sia dentro sia fuori dal campo di battaglia instillano gran fiducia in tutti quelli che lo conoscono. Varka ha dimostrato spesso una grande umanità, ad esempio avendo permesso a Rosaria di diventare parte attiva della società nonostante fosse stata cresciuta dai banditi e aiutando Razor nei suoi primi passi per capire il mondo umano. Durante la spedizione il suo gruppo ha incrociato quello di Capitano, accordandosi con il Messaggero per evitare scontri tra i Cavalieri e i Fatui.

Una rinomata avventuriera e geniale inventrice nonché madre di Klee, partita prima degli eventi del gioco alla scoperta del mondo e lasciando sua figlia in custodia ai Cavalieri: le sue conoscenze in numerosi ambiti sono talmente vaste che lo stesso Albedo la descrive come una "maga quasi onnipotente", tant'è che è stata capace di creare un'avventura per sua figlia nel perduto Arcipelago della Mela dorata e, assieme a Barbeloth e Andersdotter, di creare il mondo immaginario di Simulanka. È inoltre la fondatrice e leader dell'Hexenzirkel (dal tedesco, "circolo delle streghe"), un gruppo di potenti maghe dedito principalmente alla comprensione dei segreti di Teyvat.

È doppiata in cinese da Zhang Qi[81], in inglese da Rachel Kimsey[82], in giapponese da Kikuko Minoe[83], e in coreano da Yeo Min-jeong[84].

Il padre di Diluc e precedente gestore delle attività vinicole della famiglia Ragnvindr. Fin da giovane è stato un uomo industrioso che agognava a diventare un Cavaliere di Favonius, sostenendo orgogliosamente Diluc quando questi riuscì dove lui aveva fallito; era un uomo benvoluto e sempre pronto ad aiutare il prossimo, e accolse a braccia aperte Kaeya facendolo sempre sentire parte della famiglia. Anche se non è noto il suo passato, nascondeva legami coi Fatui ed era possessore di un'Illusione: Visioni artificiali create dai Fatui che attingono alla forza vitale dell'utilizzatore, che nel suo caso gli donavano la capacità di evocare catene di fuoco nero. Proprio la sua Illusione segnò la sua disfatta quando la usò per proteggere Diluc da Ursa il Drago, morendo poi tra le braccia di suo figlio per le ripercussioni che usarla gli richiese.

Una schiava proveniente da Natlan che visse durante la tirannia del clan Lawrence come gladiatrice. Incontrata per caso da Venti, Vennessa rifiutò l'offerta del bardo di essere liberata asserendo che avrebbe continuato a combattere nella speranza che i Lawrence avrebbero mantenuto la promessa di liberare lei e il suo clan se avesse vinto mille lotte consecutive. Il giorno della sua millesima lotta tuttavia venne costretta a lottare assieme agli altri schiavi inermi contro Ursa il Drago mentre i soldati dei Lawrence attaccavano chiunque tentasse di scappare allo scontro: rifiutando di arrendersi, Vennessa riuscì a proteggere il suo clan grazie all'intervento divino di Venti e dopo aver costretto Ursa alla fuga, guidò la seconda liberazione dei mondstadiani dalla tirannia. Tornata la pace a Mondstadt, fondò i Cavalieri di Favonius e ne divenne il primo Gran maestro assumendo il ruolo di Falcone dell'Ovest dei "Quattro venti". Alla sua morte ascese a Celestia per la grandezza delle sue gesta.

Albedo primordiale

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La prima versione di Albedo, riconoscibile dal vero Albedo per la mancanza di un motivo dorato sul collo e apparso al Picco del Drago[85]. Questa copia incompleta venne definita un fallimento da Rhinedottir e fatta divorare a Durin ma riuscì a sopravvivere per secoli dentro al drago fino a liberarsi dai suoi resti congelati e, osservando Albedo vivere tra gli umani, ha deciso di prenderne il posto ad ogni costo. Inizialmente tentò di sbarazzarsi di Albedo usando un ulteriore clone vegetale ma questo venne sconfitto dal Viaggiatore; dopo questo fallimento viene apertamente confrontato da Albedo e sebbene il suo destino non venga fatto vedere, viene fatto intendere dallo stesso Albedo che sia stato definitivamente fermato.

È doppiato in cinese da Mace[39], in inglese da Khoi Dao[40], in giapponese da Kenji Nojima[40], e in coreano da Kim Myung-jun[41].

Un drago nero creato da Rhinedottir prima della distruzione di Khaenri'ah. Durin era un essere di animo buono che arrivò a Mondstadt con l'intento di vivere pacificamente tra gli umani e tramandare le storie della sua nazione ormai distrutta; tuttavia non si accorse che le sue emanazioni tossiche stavano distruggendo l'ecosistema della regione e Barbatos e Dvalin furono costretti ad affrontarlo e abbatterlo per evitare ulteriori conseguenze, isolando i suoi resti e le tossine col gelo magico della montagna che da quel momento in poi verrà chiamata "Picco del Drago"[86]. Nonostante sia morto cinque secoli prima degli eventi del gioco, il suo cuore è ancora pulsante all'interno del monte e gli studi compiuti da Albedo indicano che Durin potrebbe ridestarsi[87].

  1. ^ a b c Il termine "Archon" nella presente pagina è usato solo in determinate circostanze perché nel gioco, la definizione di "Archon" e di ciò che lo differenzia da un normale dio presenta svariate incongruenze: questo è dato dal fatto che "Archon" è stato introdotto solo nella versione inglese/internazionale, laddove quelle cinese, giapponese e coreana si attengono solo al termine "dio" per tutti i casi, non generando così contraddizioni.
Citazioni
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  4. ^ Missione dell'Archon, capitolo III: atto IV - Caribert, missione "Destino preannunciato"
  5. ^ Capitolo del Diluvies, atto I: Ciò che resta del passato, missione "Una minaccia familiare"
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