Durante il suo governo, egli alzò di rango Fagnano Castello da casale (quello che oggi consideriamo una frazione) a università (ovvero un comune), con l'approvazione dell'allora barone di Fagnano, Giovan Battista Falangola, assieme ai governatori della Calabria Citra, Francesco di Donato e Marsilio Giuliano[1].
Durante il suo governo, il Sindaco, il Decurione Pietro Marchese e il cancelliere comunale Pasquale Spinicella, furono rinviati a giudizio con decreto di Gioacchino Murat dell'8 settembre 1808, perché contro di loro l'arciprete Saverio Iacovino era ricorso al Re con accuse che gli interessati definirono "nate da un guasto e torbido cervello"[2].
1809
1810
Pasquale Pepe
Sindaco
1810
1811
Francesco Giglio
Sindaco
1811
1812
Pietro Marchese
Sindaco
1812
1815
Luigi Iacovini
Sindaco
A seguito di una richiesta da parte del Comune di Fagnano Castello, il 4 gennario 1812, il Commissario del Re emanò una ordinanza per la divisione dei Demani tra il comune di Fagnano e il comune di Malvito[3].
Nella riunione consiliare del 10/XI/1839 il sindaco e il decurionato, deliberarono la costruzione del cimitero in ottemperanza al decreto del 1804 che proibiva le sepolture in chiese e alla legge sui cimieri del 1817[4]. Con un ritardo di oltre 20 anni diedero esecuzione alla legge napoleonica sui cimiteri.
1844
1847
Michele Nudi
Sindaco
Nel 1844 vengono terminati i lavori del cimitero[5]. Il tutto costò 646 ducati[5] (circa 20000 euro).
Con Regio Decreto del 4 gennaio 1863, al nome di Fagnano fu aggiunta la parola Castello, probabilmente per distinguerlo con altri Fagnano esistenti in Italia[6]. Durante il suo mandato furono trucidati più di cento contadini inermi da Pietro Fumel, uccidendo molti uomini innocenti.
Il 16 aprile 1921 viene fondata la Cassa rurale di Fagnano Castello da 20 soci fra i quali l'arciprete Luigi De Gregorio, la cui quota era di lire 2[7].
Durante il suo mandato, i soldati tedeschi del 76º Panzerkorps, sotto il comando del generale Traugott Herr, fecero saltare in aria il ponte sovrastante il torrente "Migliuolo", per interrompere le comunicazioni con Cetraro[8]. Il generale e i soldati seguirono gli ordini di ritirata datogli durante l'operazione Asse dall'OKW attraverso Albert Kesselring. A Fagnano non passò nessuna truppa alleata, a causa della distruzione del suddetto ponte.
Durante il suo mandato, con delibera n°2 del 1948, approvata dalla Giunta Provinciale, il 17 novembre 1949 si approva la nascita della scuola media a Fagnano Castello, con l'autorizzazione dell'allora Ministero della Pubblica Istruzione, Guido Gonella[9].
1952
1962
Giovanni Sirena
Democrazia Cristiana
Sindaco
Durante il suo mandato, esattamente nel 1959, la Scuola Media fu statalizzata (cioè lo Stato si fece carico di tutte le spese) sotto la sorveglianza della Scuola Media di Roggiano Gravina[10]. Inoltre il 18 luglio 1959 venne ricostituita la Cassa Rurale di Fagnano Castello per iniziativa di Eugenio De Rose che fu eletto primo presidente, contava 144 soci e la quota sociale era di lire 1000[7].
Su iniziativa del sindaco, il Ministro Riccardo Misasi autorizza la nascita a Fagnano Castello del Liceo Classico, come sede staccata di un Liceo Classico di Cosenza[11]. Viene anche istituito un Istituto Tecnico Industriale nel paese, per volontà di un gruppo di docenti locali[12]. Viene inoltre ampliato per la prima volta il cimitero comunale[13], venendo costruita quella zona che nel 2009 è smottata a causa di una frana.
1974
1979
Giuseppe Sirena
Democrazia Cristiana
Sindaco
1979
1983
Francesco Giglio
Partito Comunista Italiano
Sindaco
1983
1984
Giuseppe Rogato
Partito Socialista Italiano
Sindaco
1985
1986
Francesco Giglio
Partito Comunista Italiano
Sindaco
1986
1990
Toniella de Rose
Partito Comunista Italiano
Sindaco
Nel 1988, con delibera N°29[14], si approva un secondo ampliamento ad est del cimitero comunale.
Il suo mandato si è interrotto il 12 gennaio 2007 a seguito delle dimissioni rassegnate dalla maggioranza dei consiglieri.
2007
2012
Luigi Rinaldo Brusco
Lista civica
Sindaco
La mattina del 28 Gennaio 2009[16] l'ala Sud-Est del cimitero comunale di Fagnano viene colpita da una frana[17]. Quest'area, edificata nel 1969 dalla Giunta dell'allora sindaco Enzo Brusco, venne costruita senza parere geologico, poiché non previsto all'epoca.