Gran Premio di Germania 2019

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Germania (bandiera) Gran Premio di Germania 2019
1008º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 11 di 21 del Campionato 2019
Data 28 luglio 2019
Nome ufficiale LXXVIII Mercedes-Benz Großer Preis von Deutschland
Luogo Hockenheimring
Percorso 4,574 km / 2,842 US mi
Pista permanente
Distanza 64[1] giri, 292,736 km/ 181,897 US mi
Clima Piovoso a inizio gara, nuvoloso nel finale
Risultati
Pole position Giro più veloce
Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen
Mercedes in 1'11"767 Red Bull Racing-Honda in 1'16"645
(nel giro 61)
Podio
1. Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen
Red Bull Racing-Honda
2. Germania (bandiera) Sebastian Vettel
Ferrari
3. Russia (bandiera) Daniil Kvjat
Scuderia Toro Rosso-Honda

Il Gran Premio di Germania 2019 è stata l'undicesima prova della stagione 2019 del campionato mondiale di Formula 1. La gara, corsa domenica 28 luglio sul circuito di Hockenheim, è stata vinta dall'olandese Max Verstappen su Red Bull Racing-Honda, al settimo successo in carriera; Verstappen ha preceduto all'arrivo il tedesco Sebastian Vettel su Ferrari e il russo Daniil Kvjat su Scuderia Toro Rosso-Honda.

La gara è stata votata come il miglior gran premio della stagione e del decennio dagli utenti del sito ufficiale della Formula 1, con il 23% delle preferenze.[2][3]

Aspetti tecnici

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Per questa gara la Pirelli, fornitrice unica degli pneumatici, porta gomme di mescola C2, C3 e C4.[4]

La FIA riduce a due zone, rispetto al 2018, dove potrà essere utilizzato il DRS: la prima zona è posta tra le curve 1 e 2, con detection point posto prima della curva 1; la seconda zona è posta lungo la Parabolika, il tratto tra la curva 4 e la curva 6, con detection point stabilito all'uscita della curva 4. La terza zona, introdotta la scorsa stagione e stabilita tra la Südkurve e la Nordkurve (in pratica lungo il rettifilo d'arrivo), è stata abolita.[5][6] Questa zona era stata criticata dai piloti, nel 2018, per ragioni di sicurezza.[7]

La direzione di gara è costretta a sostituire le luci del semaforo della partenza, dopo che al giovedì un autobus ha colpito il supporto, danneggiandole.[8]

La Racing Point introduce una nuova versione della sua monoposto, che presenta un nuovo retrotreno. Le modifiche alla parte anteriore della vettura sono annunciate per il Gran Premio d'Ungheria.[9]

La Mercedes, pur avendo omologato un nuovo telaio, decide di affrontare la gara ancora con la scocca usata fino a questo momento.[10]

Aspetti sportivi

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In questa stagione, Mercedes-Benz diventa title sponsor del gran premio.[11] La scuderia di Formula 1, per festeggiare i 125 anni dalla fondazione della casa automobilistica e il duecentesimo gran premio nella massima Formula, presenta per le sue monoposto una livrea celebrativa.[12]

L'ex pilota di Formula 1, il britannico Derek Warwick, è nominato commissario aggiunto per la gara. Ha svolto già in passato tale funzione, l'ultima al Gran Premio di Cina.[13]

Charles Leclerc durante le prove

Le due Ferrari di Sebastian Vettel e Charles Leclerc colgono i primi due tempi, nella prima sessione di prove libere. L'alta temperatura dell'aria (35 °C) e dell'asfalto (47 °C), non hanno consentito ai piloti di ottenere tempi più bassi di quelli dell'edizione 2018.

Vettel, con gomme soft, ha chiuso con 1'14"013, circa mezzo secondo di più di quanto fatto segnare da Daniel Ricciardo nella prima sessione dell'anno precedente. Anche Leclerc ha ottenuto il suo tempo con gomme a mescola più morbida, mentre Lewis Hamilton, che ha chiuso con il terzo tempo, staccato di tre decimi dal tedesco, ha optato per gomme medie. Il campione del mondo ha preceduto di pochi millesimi Max Verstappen, anche lui con gomme soft. Bottas, quinto, ha compiuto diversi errori di guida, e ha rischiato di colpire le barriere, uscendo dal tracciato alla curva Sachs. La nuova versione della vettura della Racing Point si mostra competitiva, con Lance Stroll decimo, davanti al compagno di team Sergio Pérez.

La sessione è stata interrotta, dopo circa venti minuti dall'inizio, per permettere ai commissari di rimuovere la Haas di Kevin Magnussen, rimasta ferma all'entrata del Motodrom, per un problema alla power unit Ferrari. Il pilota ha comunque potuto riprendere e completare la sessione.[14]

Anche nella sessione pomeridiana le due vetture di Maranello hanno colto i migliori tempi. In questa sessione però è stato Charles Leclerc a precedere il compagno di scuderia Vettel, per poco più di un decimo. I tempi però continuano a essere più alti di quelli ottenuti nella stagione precedente. Con 1'13"449 il monegasco risulta più lento di 4 decimi del tempo migliore ottenuto nella seconda sessione del 2018.

In questa sessione la Mercedes ha cercato il tempo con gomme soft, risultando però ancora più lenta della Ferrari, con Lewis Hamilton staccato di 146 millesimi, e Valtteri Bottas di oltre sei decimi. Poco distante dal tempo di Bottas si è posizionato Verstappen, che aveva anche accusato una perdita di potenza della sua power unit Honda nel primo tentativo veloce. Ha chiuso a soli 7 decimi dal tempo di Leclerc Romain Grosjean, mentre si sono confermate le Racing Point, con entrambi i piloti nella top 10.

Anche questa sessione è stata interrotta con bandiera rossa: a circa 15 minuti dalla fine Pierre Gasly è uscito di pista con la sua Red Bull Racing all'ultima curva, andando a sbattere con violenza contro le barriere, con il lato sinistro della sua vettura. Il pilota, pur portato al centro medico, non ha conseguenze fisiche dall'impatto.[15] La Red Bull Racing decide di sostituire il telaio della vettura di Gasly. Il telaio incidentato verrà comunque riparato per il resto della stagione.[16] Anche la Williams decide di cambiare il telaio di Robert Kubica, dopo che, da un'analisi dei propri tecnici, sono stati riscontrati dei danni non riparabili in pista.[17]

Al termine della prima giornata di prove, la direzione di gara invia a tutti i team un chiarimento in merito alla possibilità per i piloti di superare i limiti del tracciato. Viene posto sotto osservazione il comportamento dei piloti alla prima e all'ultima curva stabilendo che verrà ritenuto che una monoposto avrà superato i limiti della pista all'uscita della curva 1 se una qualsiasi parte dell'auto passerà a sinistra del cordolo di uscita blu e bianco. Per quanto riguarda l'ultima curva la direzione di gara considererà oltre i limiti la monoposto se qualsiasi parte di essa andrà a sinistra del cordolo di uscita blu e bianco. In tali casi la direzione di gara cancellerà il tempo ottenuto dal pilota. In gara le penalità verranno comminate solo nel caso di ripetute violazioni.[18]

Charles Leclerc si è confermato quale pilota più veloce anche nella sessione di prove libere del sabato. Questa sessione si è svolta con una temperatura molto più fresca, rispetto alle sessioni del giorno precedente, con 26 gradi dell'aria e 39 dell'asfalto, contro i 52 del pomeriggio del venerdì. Il monegasco ha ottenuto 1'12"380, precedendo per poco più di un decimo Max Verstappen, mentre al terzo posto ha chiuso Sebastian Vettel, che si è visto annullare un tempo per avere superato i limiti del tracciato. La temperatura più mite consente ai piloti di effettuare due giri veloci di fila, con gomme soft.

Le Mercedes hanno chiuso con il quarto e sesto tempo, in quanto fra loro si è posizionata la Haas di Romain Grosjean; anche a Hamilton i commissari hanno cancellato un tempo interessante, sempre per avere superato i limiti della pista. Le vetture tedesche non hanno però cercato solo la prestazione sul giro secco, ma hanno anche effettuato dei long run con gomme soft.[19]

Nella prima sessione del venerdì[20] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 5 Germania (bandiera) Sebastian Vettel Italia (bandiera) Ferrari 1'14"013 21
2 16 Monaco (bandiera) Charles Leclerc Italia (bandiera) Ferrari 1'14"268 +0"255 25
3 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 1'14"315 +0"302 32

Nella seconda sessione del venerdì[21] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 16 Monaco (bandiera) Charles Leclerc Italia (bandiera) Ferrari 1'13"449 33
2 5 Germania (bandiera) Sebastian Vettel Italia (bandiera) Ferrari 1'13"573 +0"124 30
3 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 1'13"595 +0"146 30

Nella sessione del sabato mattina[22] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 16 Monaco (bandiera) Charles Leclerc Italia (bandiera) Ferrari 1'12"380 18
2 33 Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen Austria (bandiera) Red Bull Racing-Honda 1'12"548 +0"168 12
3 5 Germania (bandiera) Sebastian Vettel Italia (bandiera) Ferrari 1'12"644 +0"264 18

La temuta pioggia non colpisce le qualifiche, che si svolgono con pista asciutta. Nella prima fase Kimi Räikkönen fa segnare il primo tempo di riferimento, con 1'13"066. Il tempo del pilota dell'Alfa Romeo è battuto da Max Verstappen, poi da Charles Leclerc, con 1'12"229. L'altro pilota della Ferrari, Sebastian Vettel, si trova alle prese, invece, con dei problemi alla sua monoposto, che non gli consentono di prendere parte alla sessione e ottenere tempi validi.

Valtteri Bottas prende il quarto tempo, a otto decimi da Leclerc, ma restando alle spalle di Räikkönen. Lewis Hamilton, dopo un primo tentativo lento, sale al terzo posto. La lotta per il passaggio alla seconda fase è serrata, tanto che ci sono meno di tre decimi tra Räikkönen, ora quarto, e Antonio Giovinazzi, virtualmente ultimo dei qualificati alla Q2.

Räikkönen non migliora però, con il suo secondo giro veloce, a differenza del compagno Giovinazzi, che rimonta in ottava posizione. Kevin Magnussen si pone sesto, mentre Sergio Pérez sale decimo. Meglio fa Pierre Gasly, che coglie il quarto tempo. Sono eliminati Lando Norris, Alexander Albon, e il duo della Williams, oltre a Sebastian Vettel, fermato da un problema al turbo.

In Q2 Lewis Hamilton si lancia con gomme medie, sperando così di potere partire in gara con questa mescola. Il campione del mondo ottiene 1'12"149, contro il tempo di 1'12"487 di Bottas. Escono sul tracciato anche Max Verstappen e Leclerc; l'olandese è penalizzato da una perdita di potenza, mentre il ferrarista, dopo avere compiuto un errore di guida nel primo tentativo, si piazza a due decimi dal tempo di Hamilton.

Verstappen, dopo essere tornato ai box, rientra in pista, per fare segnare il quarto tempo. Rientra in pista anche Hamilton, che monta questa volta gomme soft. Il britannico però, non minacciato dall'eliminazione, decide di abortire il tentativo.

Al termine della sessione vengono eliminati Antonio Giovinazzi, Kevin Magnussen, Daniel Ricciardo, Daniil Kvjat e Lance Stroll. In Q3 partecipano piloti di ben sette scuderie diverse.

All'inizio della fase decisiva, un nuovo problema tecnico ferma la Ferrari superstite, quella di Leclerc, che così non partecipa alla Q3. All'inizio della sessione Hamilton fa segnare 1'11"767, sopravanzando Verstappen e Bottas, dopo il loro primo giro lanciato. Gasly, Grosjean e Pérez si piazzano quarto, quinto e sesto.

Nessuno dei primi tre riesce a migliorarsi nel secondo tentativo, mentre Pierre Gasly vede annullato il suo tempo, nel secondo run, per avere tagliato i limiti della pista. Lewis Hamilton conquista la sua ottantasettesima pole position; a completare la prima fila c'è Max Verstappen, mentre la seconda fila è occupata dai due compagni di squadra dei piloti della prima fila. Kimi Räikkönen è quinto, davanti a Romain Grosjean. Per la scuderia del finlandese è il miglior risultato in qualifica dal Gran Premio d'Italia 2013, dove Nico Hülkenberg partì terzo, quando ancora il team portava il nome di Sauber. Per Pierre Gasly il quarto posto è il suo miglior risultato personale in qualifica, battendo la sua miglior posizione, il quinto posto, ottenuta tre volte, l'ultima nel Gran Premio di Gran Bretagna.[23]

Nella sessione di qualifica[24] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Q1 Q2 Q3 Griglia
1 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 1'12"852 1'12"149 1'11"767 1
2 33 Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen Austria (bandiera) Red Bull Racing-Honda 1'12"593 1'12"427 1'12"113 2
3 77 Finlandia (bandiera) Valtteri Bottas Germania (bandiera) Mercedes 1'13"075 1'12"424 1'12"129 3
4 10 Francia (bandiera) Pierre Gasly Austria (bandiera) Red Bull Racing-Honda 1'12"991 1'12"385 1'12"522 4
5 7 Finlandia (bandiera) Kimi Räikkönen Svizzera (bandiera) Alfa Romeo Racing-Ferrari 1'13"066 1'12"519 1'12"538 5
6 8 Francia (bandiera) Romain Grosjean Stati Uniti (bandiera) Haas-Ferrari 1'13"146 1'12"769 1'12"851 6
7 55 Spagna (bandiera) Carlos Sainz Jr. Regno Unito (bandiera) McLaren-Renault 1'13"221 1'12"632 1'12"897 7
8 11 Messico (bandiera) Sergio Pérez Regno Unito (bandiera) Racing Point-BWT Mercedes 1'13"194 1'12"776 1'13"065 8
9 27 Germania (bandiera) Nico Hülkenberg Francia (bandiera) Renault 1'13"186 1'12"766 1'13"126 9
10 16 Monaco (bandiera) Charles Leclerc Italia (bandiera) Ferrari 1'12"229 1'12"344 senza tempo 10
11 99 Italia (bandiera) Antonio Giovinazzi Svizzera (bandiera) Alfa Romeo Racing-Ferrari 1'13"170 1'12"786 N.D. 11
12 20 Danimarca (bandiera) Kevin Magnussen Stati Uniti (bandiera) Haas-Ferrari 1'13"103 1'12"789 N.D. 12
13 3 Australia (bandiera) Daniel Ricciardo Francia (bandiera) Renault 1'13"131 1'12"799 N.D. 13
14 26 Russia (bandiera) Daniil Kvjat Italia (bandiera) Scuderia Toro Rosso-Honda 1'13"278 1'13"135 N.D. 14
15 18 Canada (bandiera) Lance Stroll Regno Unito (bandiera) Racing Point-BWT Mercedes 1'13"256 1'13"450 N.D. 15
16 4 Regno Unito (bandiera) Lando Norris Regno Unito (bandiera) McLaren-Renault 1'13"333 N.D. N.D. 19[25]
17 23 Thailandia (bandiera) Alexander Albon Italia (bandiera) Scuderia Toro Rosso-Honda 1'13"461 N.D. N.D. 16
18 63 Regno Unito (bandiera) George Russell Regno Unito (bandiera) Williams-Mercedes 1'14"721 N.D. N.D. 17
19 88 Polonia (bandiera) Robert Kubica Regno Unito (bandiera) Williams-Mercedes 1'14"839 N.D. N.D. 18
Tempo limite 107%: 1'17"285
NQ 5 Germania (bandiera) Sebastian Vettel Italia (bandiera) Ferrari senza tempo N.D. N.D. 20[26]

In grassetto sono indicate le migliori prestazioni in Q1, Q2 e Q3.

A causa della pioggia la direzione di gara decide inizialmente di fare disputare alcuni giri dietro la safety car, ma successivamente viene deciso che la partenza avverrà dalla griglia.

Le due Mercedes mantengono le prime due posizioni, mentre parte male Max Verstappen, che viene passato da Kimi Räikkönen. Seguono poi Nico Hülkenberg e Charles Leclerc. Già al secondo giro Verstappen passa Räikkönen, mentre, poco dopo, Sergio Pérez va in testacoda, uscendo di pista. La direzione di gara invia in pista la vettura di sicurezza. Molti piloti passano ai box per montare gomme da bagnato intermedio. Restano con gomme da bagnato estremo Kevin Magnussen, Lance Stroll, Lando Norris e il duo della Williams. Nella corsia dei box si sfiora la collisione tra Leclerc e Romain Grosjean. La direzione di gara decide di non penalizzare il pilota monegasco, multando solo la Scuderia Ferrari.

La gara riprende con Lewis Hamilton al comando, seguito da Valtteri Bottas, Max Verstappen, Charles Leclerc, Nico Hülkenberg e Kevin Magnussen. Il danese, ancora con gomme da bagnato estremo, viene passato sia da Kimi Räikkönen che da Sebastian Vettel. Magnussen attende l'ottavo giro per il cambio gomme.

Al giro 14 si ritira, per un guasto a uno scarico, Daniel Ricciardo. Viene stabilita la virtual safety car: effettuano il cambio gomme, restando con gomme da bagnato intermedio, sia Hülkenberg che Leclerc. Al termine della situazione di pericolo, Verstappen attacca Bottas, senza successo, e rischia il testacoda. La scelta di gomme nuove premia Hülkenberg, che sorpassa Kimi Räikkönen, per il quinto posto. La classifica vede Lewis Hamilton, al giro 20, con 5"8 su Valtteri Bottas, 7" su Max Verstappen e 11"8 su Leclerc.

Al giro 22 Magnussen è il primo pilota che prova a montare gomme da asciutto. Un giro dopo la stessa scelta è compiuta da Sebastian Vettel. Al venticinquesimo passaggio si ferma anche Verstappen che opta per gomme da asciutto di mescola media, a differenza di Vettel e Magnussen che hanno montato gomme soft. Al giro 26 si ferma Bottas per montare gomme medie; Verstappen va in testacoda, riuscendo però a restare in pista. Un giro dopo si ritira Lando Norris, per una perdita di potenza. La direzione di gara è ancora costretta a indicare la virtual safety car. Ne approfitta Leclerc che si ferma ai box, monta gomme slick, e rientra in gara davanti a Bottas e Verstappen.

Al ventottesimo passaggio Lewis Hamilton si ferma per montare gomme soft, e rientra in gara al primo posto. Poco dopo Charles Leclerc termina nella ghiaia all'ultima curva, ed è costretto al ritiro. Solo un giro dopo compie un errore analogo anche Hamilton, che però è capace di rientrare in gara, anche se la vettura è danneggiata e costringe il pilota britannico a una nuova sosta, per sostituire il musetto della sua monoposto. Vanno ai box Verstappen e Nico Hülkenberg per un nuovo cambio gomme.

La pioggia ritorna a colpire il tracciato, costringendo ancora a optare per gomme da bagnato intermedio. La classifica vede ora al comando Max Verstappen, davanti a Nico Hülkenberg, Valtteri Bottas, Alexander Albon e Lewis Hamilton, che con la safety car di nuovo in pista ha potuto ricucire la distanza dai primi. Il campione del mondo è penalizzato di 5 secondi per essere rientrato nella corsia dei box in maniera non regolare.

Alla ripartenza della gara Hamilton passa Albon, mentre al giro 36 Bottas passa Hülkenberg. Un giro dopo il tedesco della Renault è passato anche da Hamilton. Al trentanovesimo passaggio Kimi Räikkönen, settimo, esce di pista nello stesso punto di Leclerc e di Hamilton, rientrando però in gara regolarmente. Al giro 40 si ritira Nico Hülkenberg che finisce contro le barriere, sempre all'ultima curva. Entra ancora la vettura di sicurezza: Max Verstappen rimonta gomme intermedie, e rientra in gara sempre al comando, davanti alle due Mercedes. Anche Vettel opta per gomme intermedie nuove.

Pochi giri dopo il leader della gara Verstappen si ferma ancora, per passare a gomme slick. Con 1"88, i meccanici della Red Bull Racing stabiliscono il nuovo record di velocità per un pit stop. Il precedente record apparteneva sempre alla scuderia anglo-austriaca ed era stato stabilito due settimane prima nel corso del Gran Premio di Gran Bretagna, per un pit stop di Pierre Gasly, in 1"91.[27] Il record è stato nuovamente battuto nel corso del Gran Premio del Brasile, sempre dai meccanici della Red Bull Racing e sempre per un pit stop di Max Verstappen, con un tempo di 1"82.[28] Si fermano anche Bottas, Sainz Jr., Gasly e Albon. Un giro dopo si ferma anche Hamilton, che sconta la penalità. Nuova sosta anche per Vettel.

Max Verstappen comanda con 2"4 su Lance Stroll e 4"4 su Daniil Kvjat (tra i primi a passare di nuovo alle gomme da asciutto). Seguono Valtteri Bottas, Carlos Sainz Jr., Kevin Magnussen, Alexander Albon, Pierre Gasly e Sebastian Vettel. Al cinquantesimo giro Kvjat passa Stroll, mentre Vettel passa Gasly e Magnussen. Hamilton commette un ulteriore errore, al cinquantaduesimo giro, e precipita in fondo al gruppo, dopo essere costretto a una nuova sosta per montare gomme nuove, rovinate dal suo errore.

Al giro 56 si ritira Bottas, dopo essere uscito di pista alla prima curva, e avere sbattuto contro le barriere. Per l'ennesima volta la direzione di gara è costretta a inviare in pista la safety car. Alla ripartenza Vettel passa Sainz Jr. per il quarto posto. Al sessantunesimo giro il tedesco della Ferrari passa anche Lance Stroll. Un giro dopo Vettel ha la meglio anche su Kvjat. Nello stesso giro Gasly attacca, senza successo, Albon: a seguito dell'attacco la sua Red Bull viene danneggiata e il francese è costretto al ritiro.

La gara si chiude dopo 64 giri, dei 67 previsti, ai quali vengono scalati i tre giri compiuti dietro la vettura di sicurezza. Max Verstappen ottiene la sua settima vittoria in carriera; Sebastian Vettel chiude secondo dopo essere partito ventesimo, mentre Daniil Kvjat torna a podio per la prima volta dopo il Gran Premio di Cina 2016. Per la Toro Rosso è il secondo podio dopo la vittoria al Gran Premio d'Italia 2008 dello stesso Vettel. Era dal Gran Premio del Belgio 2001 che due vetture italiane di due costruttori diversi non giungevano a podio nella stessa gara (all'epoca la Ferrari e la Benetton). Per la Honda, quale motorista, è la prima volta con due vetture a podio nella stessa gara dal Gran Premio del Portogallo 1992, nonché la prima volta a podio con due vetture diverse dal Gran Premio d'Australia 1988, quando la McLaren fece doppietta con Alain Prost e Ayrton Senna, seguiti da Nelson Piquet su Lotus.

A seguito della penalizzazione delle due Alfa Romeo Racing, entrano a punti Lewis Hamilton e Robert Kubica, il quale porta i primi punti per la Williams in stagione. Il polacco torna nei punti dopo 8 anni, 8 mesi e 14 giorni (pari a 168 Gran Premi che sono trascorsi dal suo ultimo piazzamento a punti al Gran Premio di Abu Dhabi 2010): è la distanza temporale più ampia tra due arrivi a punti per un pilota del mondiale di Formula 1.[29][30]

I risultati del Gran Premio[31] sono i seguenti:

Pos Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Griglia Punti
1 33 Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen Austria (bandiera) Red Bull Racing-Honda 64 1h44'31"275 2 26
2 5 Germania (bandiera) Sebastian Vettel Italia (bandiera) Ferrari 64 +7"333 20 18
3 26 Russia (bandiera) Daniil Kvjat Italia (bandiera) Scuderia Toro Rosso-Honda 64 +8"305 14 15
4 18 Canada (bandiera) Lance Stroll Regno Unito (bandiera) Racing Point-BWT Mercedes 64 +8"966 15 12
5 55 Spagna (bandiera) Carlos Sainz Jr. Regno Unito (bandiera) McLaren-Renault 64 +9"583 7 10
6 23 Thailandia (bandiera) Alexander Albon Italia (bandiera) Scuderia Toro Rosso-Honda 64 +10"052 16 8
7 8 Francia (bandiera) Romain Grosjean Stati Uniti (bandiera) Haas-Ferrari 64 +16"838 6 6
8 20 Danimarca (bandiera) Kevin Magnussen Stati Uniti (bandiera) Haas-Ferrari 64 +18"765 12 4
9 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 64 +19"667 1 2
10 88 Polonia (bandiera) Robert Kubica Regno Unito (bandiera) Williams-Mercedes 64 +24"987 18 1
11 63 Regno Unito (bandiera) George Russell Regno Unito (bandiera) Williams-Mercedes 64 +26"404 17
12 7 Finlandia (bandiera) Kimi Räikkönen Svizzera (bandiera) Alfa Romeo Racing-Ferrari 64 +42"214[32] 5
13 99 Italia (bandiera) Antonio Giovinazzi Svizzera (bandiera) Alfa Romeo Racing-Ferrari 64 +43"849[32] 11
14 10 Francia (bandiera) Pierre Gasly Austria (bandiera) Red Bull Racing-Honda 61 Collisione con A. Albon[33] 4
Rit 77 Finlandia (bandiera) Valtteri Bottas Germania (bandiera) Mercedes 56 Incidente 3
Rit 27 Germania (bandiera) Nico Hülkenberg Francia (bandiera) Renault 39 Incidente 9
Rit 16 Monaco (bandiera) Charles Leclerc Italia (bandiera) Ferrari 27 Incidente 10
Rit 4 Regno Unito (bandiera) Lando Norris Regno Unito (bandiera) McLaren-Renault 25 Perdita di potenza 19
Rit 3 Australia (bandiera) Daniel Ricciardo Francia (bandiera) Renault 13 Scarico 13
Rit 11 Messico (bandiera) Sergio Pérez Regno Unito (bandiera) Racing Point-BWT Mercedes 1 Incidente 8

Max Verstappen riceve un punto addizionale per avere segnato il giro più veloce della gara.

Classifiche mondiali

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Decisioni della FIA

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Al termine della gara, i due piloti dell'Alfa Romeo Racing, Kimi Räikkönen e Antonio Giovinazzi, sono penalizzati di 30 secondi sul tempo totale di gara, per essere partiti con una mappatura elettronica da bagnato che ha permesso loro un rilascio della frizione più graduale utile a evitare il pattinamento. Giunti rispettivamente settimo e ottavo al traguardo scalano in dodicesima e tredicesima posizione.[32] La scuderia elvetica presenta appello contro tale decisione dei commissari.[34] L'udienza, tenutasi il successivo 24 settembre,[35] ha respinto il ricorso presentato dalla scuderia, confermando quindi la classifica finale.[36]

Lewis Hamilton, oltre alla penalità di cinque secondi comminatagli durante la gara, viene penalizzato di 1 punto sulla Superlicenza per avere effettuato un ingresso scorretto in pit-lane.

Non viene invece sanzionato il contatto fra Alexander Albon e Pierre Gasly accaduto al sessantaduesimo giro.

  1. ^ La gara, prevista su 67 giri, pari a 306,458 km, è stata ridotta di tre giri, a seguito dell'annullamento della procedura di partenza.
  2. ^ (EN) German GP beats Brazil GP to be voted as best race of 2019 F1 season, su formularapida.net, 20 dicembre 2019. URL consultato il 15 gennaio 2020.
  3. ^ (EN) REVEALED: The Top 10 races of the decade – as chosen by you, su formula1.com, 11 gennaio 2020. URL consultato il 15 gennaio 2020.
  4. ^ Simone Peluso, Gomme GP Germania 2019: Ferrari più aggressiva di Mercedes e Red Bull, su formulapassion.it, 16 luglio 2019. URL consultato il 23 luglio 2019.
  5. ^ (EN) FORMULA 1 MERCEDES-BENZ GROSSER PREIS VON DEUTSCHLAND 2019, su formula1.com. URL consultato il 23 luglio 2019.
  6. ^ Franco Nugnes, GP di Germania: ci sono solo due zone DRS, su it.motorsport.com, 25 luglio 2019. URL consultato il 25 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2019).
  7. ^ Jonathan Noble, La nuova zona DRS di Hockenheim crea già grattacapi ai piloti, su it.motorsport.com, 20 luglio 2018. URL consultato il 21 luglio 2018.
  8. ^ (FR) Oliver Ferret, La FIA a remplacé les feux sur la ligne d’arrivée, su motorsport.nextgen-auto.com, 26 luglio 2019. URL consultato il 27 luglio 2019.
  9. ^ Roberto Chinchero, Racing Point: la nuova RP19 è d'ispirazione Mercedes, su it.motorsport.com, 22 luglio 2019. URL consultato il 25 luglio 2019.
  10. ^ Franco Nugnes, Mercedes: telaio W10 standard e livrea adesiva applicata, su it.motorsport.com, 25 luglio 2019. URL consultato il 26 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2019).
  11. ^ Adam Cooper, Mercedes e Honda saranno i title sponsor dei GP di Germania e Giappone, su it.motorsport.com, 31 agosto 2018. URL consultato il 23 luglio 2019.
  12. ^ Matteo Senatore, Mercedes, livrea speciale in Germania, su formulapassion.it, 22 luglio 2019. URL consultato il 23 luglio 2019.
  13. ^ (EN) German Grand Prix – Event&Timing Information, su fia.com, 24 luglio 2019. URL consultato il 24 luglio 2019.
  14. ^ Franco Nugnes, F1 Hockenheim, Libere 1: Vettel spinge le due Ferrarie, su it.motorsport.com, 26 luglio 2019. URL consultato il 26 luglio 2019.
  15. ^ Franco Nugnes, F1 Hockenheim, Libere 2: Leclerc nella giornata Ferrari, su it.motorsport.com, 26 luglio 2019. URL consultato il 26 luglio 2019.
  16. ^ Franco Nugnes, Red Bull: sostituito il telaio di Gasly dopo il crash di ieri, su it.motorsport.com, 27 luglio 2019. URL consultato il 27 luglio 2019.
  17. ^ Jonathan Noble, Williams: Kubica utilizza un nuovo telaio in Germania, su it.motorsport.com, 27 luglio 2019. URL consultato il 27 luglio 2019.
  18. ^ Jonathan Noble, GP Germania: la direzione gara per la linea dura sui track limit, su it.motorsport.com, 27 luglio 2019. URL consultato il 27 luglio 2019.
  19. ^ Franco Nugnes, F1 Hockenheim, Libere 3: Leclerc e la Ferrari anche col fresco, su it.motorsport.com, 27 luglio 2019. URL consultato il 27 luglio 2019.
  20. ^ Prima sessione di prove libere del venerdì
  21. ^ Seconda sessione di prove libere del venerdì
  22. ^ Sessione di prove libere del sabato
  23. ^ (FR) Emmanuel Touzot, Hamilton en pole devant Verstappen à Hockenheim, les Ferrari au tapis !, su motorsport.nextgen-auto.com, 27 luglio 2019. URL consultato il 27 luglio 2019.
  24. ^ Sessione di qualifica
  25. ^ Lando Norris è costretto a partire dal fondo dello schieramento a causa della sostituzione di diverse componenti della power unit, cfr. (EN) Offence - Car 4 (PU Elements) (PDF), su fia.com, 28 luglio 2019.
  26. ^ Sebastian Vettel non registra nessun tempo in qualifica. Viene autorizzato alla partenza da parte dei commissari, cfr. (EN) Formula 1 Mercedes-Benz Großer Preis von Deutschland 2019 - Starting Grid, su formula1.com, 28 luglio 2019. È penalizzato di dieci posizioni sulla griglia di partenza a causa della sostituzione della centralina elettronica. La penalizzazione non ha effetto pratico visto che il tedesco parte ultimo, cfr. (EN) Offence - Car 5 (PU Element) (PDF), su fia.com, 28 luglio 2019.
  27. ^ Jordi Rovira, F1 Red Bull infrange di nuovo il record di pit stop, su f1ingenerale.com, 29 luglio 2019. URL consultato il 30 luglio 2019.
  28. ^ (EN) WATCH: New world record earns Red Bull 2019 DHL Fastest Pit Stop Award, su formula1.com, 18 novembre 2019. URL consultato il 18 novembre 2019.
  29. ^ Hockenheim - Incredibile gara:Verstappen vince, Vettel da ultimo a 2°-Stupendo podio per Kvyat, su italiaracing.net, 28 luglio 2019. URL consultato il 28 luglio 2019.
  30. ^ (FR) Statistiques Pilotes-Points-Intervalle entre deux, su statsf1.com. URL consultato il 28 luglio 2019.
  31. ^ Risultati del Gran Premio
  32. ^ a b c Kimi Räikkönen e Antonio Giovinazzi penalizzati di trenta secondi sul tempo di gara per essere scattati al via con una mappatura elettronica da bagnato che ha permesso loro un vantaggio utile a evitare il pattinamento. Il finlandese e l'italiano, giunti in settima e ottava posizione, scalano rispettivamente in dodicesima e tredicesima posizione, cfr. (EN) Offence - Car 7 (Race Start) (PDF), su fia.com, 29 luglio 2019. e (EN) Offence - Car 99 (Race Start) (PDF), su fia.com, 29 luglio 2019.
  33. ^ Pierre Gasly è classificato avendo coperto il 90% della distanza di gara, cfr. (EN) Formula 1 Mercedes-Benz Großer Preis von Deutschland 2019 - Race Result, su formula1.com, 28 luglio 2022.
  34. ^ Roberto Chinchero, Alfa Romeo: presentato l'appello alle penalizzazioni, su it.motorsport.com, 1º agosto 2019. URL consultato il 3 agosto 2019.
  35. ^ Adam Cooper, Alfa Romeo: l'appello di Hockenheim sarà discusso il 24 settembre, su it.motorsport.com, 2 agosto 2019. URL consultato il 2 agosto 2019.
  36. ^ Roberto Chinchero, Alfa Romeo: respinto l'appello di Hockenheim, su it.motorsport.com, 24 settembre 2019. URL consultato il 24 settembre 2019.

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Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 2019
 

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