Gardnerella vaginalis

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Gardnerella vaginalis
Classificazione scientifica
DominioProkaryota
RegnoBacteria
PhylumActinobacteria
ClasseActinobacteria
OrdineBifidobacteriales
FamigliaBifidobacteriaceae
SpecieGardnerella vaginalis
Nomenclatura binomiale
Gardnerella vaginalis
Gardner and Dukes 1955[1]

Gardnerella è un genere di batteri gram-variabile (positivo)[2], del quale Gardnerella vaginalis costituisce l'unica specie nota.

Inizialmente denominato Haemophilus vaginalis, fu ribattezzato col nome attuale in omaggio a H.L. Gardner, ginecologo di Houston, che lo isolò nel 1955 insieme a Dukes, reputandolo già allora il responsabile di un numero considerevole di casi di vaginosi, non imputabile a Candida o Trichomonas.

In età prepubere il riscontro di Gardenerella nell'ambiente vaginale di persone molto giovani asintomatiche è piuttosto raro. Per questo motivo, alcuni autori sostengono che la presenza di Gardnerella nell'infanzia debba essere considerata indice di un probabile - anche se non sicuro - abuso sessuale.

È piccolo in dimensioni, dalla morfologia rotonda

Epidemiologia

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Tale microrganismo si stanzia nella flora microbica normale della vagina in circa il 30% delle persone sane. Di queste circa la metà risulta convivere in maniera asintomatica con la presenza di questo batterio.

G. vaginalis è un potenziale patogeno che può causare gravi danni alla mucosa vaginale nel caso in cui venga stravolto il normale ambiente di acidità (fattore di sicurezza e di controllo verso potenziali patogeni) sostenuto dai lattobacilli, fisiologicamente presenti come flora normale. In tal caso, questi stessi batteri, che appunto mantengono il pH vaginale su un valore da 3,8 a 4,5, sono soppiantati da una rapida crescita di G. vaginalis. Ciò comporta un quadro clinico noto come vaginosi batterica, infezione altamente diffusa tra le persone in età fertile e caratterizzata da secrezioni mucoidi di colorito grigiastro.

La diagnosi è effettuata tramite tamponi vaginali. Il fishy odor test, invece, ricerca il particolare odore emesso in caso di infezione.

Il farmaco d'elezione è il metronidazolo[3]. Il fine ultimo della terapia è quello di aggredire G. vaginalis e di ristabilire il giusto equilibrio (eubiosi) del microbiota umano normale.

  1. ^ (EN) Gardner HL, Dukes CD, Haemophilus vaginalis vaginitis. A newly defined specific infection previously classified ‘Non-specific vaginitis’., in Am J Obstet Gynecol, n. 69, 1955, pp. 962–76.
  2. ^ J Harper and G Davis. Cell Wall Analysis of Gardnerella Vaginalis Archiviato l'8 luglio 2012 in Archive.is.. Int J Syst Bacteriol 32 (1982), 48-50.
  3. ^ Jones BM, Geary I, Alawattegama AB, Kinghorn GR, Duerden BI, In-vitro and in-vivo activity of metronidazole against Gardnerella vaginalis, Bacteroides spp. and Mobiluncus spp. in bacterial vaginosis, in J. Antimicrob. Chemother., vol. 16, n. 2, agosto 1985, pp. 189–97, DOI:10.1093/jac/16.2.189, PMID 3905748.
  • Egidio Romero, Gaetano Filice, Giuseppe Miragliotta; Microbiologia Medica, McGraw-Hill

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