BlazBlue: Calamity Trigger

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BlazBlue: Calamity Trigger
videogioco
Titolo originaleBlazBlue: Calamity Trigger
PiattaformaPlayStation 3, PlayStation Portable, Xbox 360, Microsoft Windows, Arcade
Data di pubblicazioneArcade :
Giappone 19 novembre 2008
20 novembre 2008

PS3 e Xbox 360 :
Giappone 25 giugno 2009
30 giugno 2009
Zona PAL 2 aprile 2010
PSP :
Giappone 25 febbraio 2010
9 marzo 2010
9 settembre 2010
Microsoft Windows :
Giappone 26 agosto 2010
Zona PAL 20 agosto 2010

GenerePicchiaduro a incontri
OrigineGiappone
SviluppoArc System Works
PubblicazioneArc System Works (Giappone), Aksys Games (USA), pQube e Zen United (Europa)
DesignToshimichi Mori, Yuuki Katou
Modalità di giocoSingleplayer, multiplayer locale (2 giocatori)
Distribuzione digitaleGOG.com
Fascia di etàCEROB · ESRBT · PEGI: 12 · USK: 12
SerieBlazBlue
Seguito daBlazBlue: Continuum Shift

BlazBlue: Calamity Trigger è un picchiaduro bidimensionale, sviluppato da Arc System Works, primo capitolo dell'omonima serie, pubblicato in Giappone nell'estate del 2009 e in Europa il 25 marzo 2010.[1] Il titolo rappresenta un successore spirituale della serie Guilty Gear.

Il gioco ha fatto il suo debutto come titolo per il formato arcade coin-op nel 2008 e pubblicato su schede Taito Type X2, successivamente ne fu annunciata una conversione per le console casalinghe, pubblicata il 30 giugno del 2009. Per la console portatile di Sony il PSP, è stato pubblicato in europa il 9 settembre 2010 con il nome BlazBlue: Calamity Trigger Portable e relativi adattamenti.[2]

L'umanità si presenta prossima all'estinzione: causa principale è la laida[3] "Bestia Nera", sconfitto da sei valorosi "Sei eroi" che adoperarono la magia fusa con la tecnologia, formando così l'"Armagus".

Dopo la guerra contro l'Abominio, per governare e creare il mondo venne creato con l'ausilio dell'Armagus, il "Novus Orbis Librarium Armagus. "Questo fu motivo di grande dissenso, dovuto anche all'utilizzo dell'Armagus in quasi ogni aspetto della società e alle differenze socioeconomiche che stabilivano chi lo potesse usare o no.

Il dissenso si concretizzò anni dopo quando scoppiò la guerra civile Ikaruga, perché l'Unione eponima si ribellò apertamente al Novus Orbis Librarium. Dopo la guerra il governo impose leggi più severe, punendo ogni forma di ribellione con la pena di morte.

Nel dicembre dell'anno 2219 una sezione del Novus Orbis fu distrutta totalmente da un traditore di classe SS chiamato "Ragna The Bloodedge", detto anche "Tristo Mietitore", che tentò di sovvertire internamente l'ordine, ora ricercato da Novus Orbis: su di lui vige una taglia.

Questo criminale possiede anche una potente forma di Armagus chiamata "Azure Grimoire", o anche BlazBlue; ora i suoi superiori, l'Ikagura ed altri individui vogliono aggiudicarsi il guerriero per scopi più o meno differenti.

Lo stesso argomento in dettaglio: Personaggi di BlazBlue: Calamity Trigger.

Ragna the Bloodedge


Arakune


Bang Shishigami


Carl Clover


Hakumen


Iron Tager

Jin Kisaragi


Litchi Faye Ling


Noel Vermillion


Rachel Alucard


Taokaka


V-13-

Tipico picchiaduro bidimensionale, in cui due personaggi si sfidano in un piano anch'esso bidimensionale. I match sono chiamati "ribelli" e un match corrisponde ad uno dei quattro "ribelli" totali. Per vincere il round, il giocatore deve ridurre l'energia dell'avversario a livelli infimi, oppure mantenere, quando il tempo si esaurisce, una quantità di salute sufficiente e maggiore rispetto a quella dell'avversario.

Ogni personaggio possiede attacchi deboli (A), medi (B) e potenti (C) e un "Drive Attack" singolare (D) concatenabili, o con prese.[4] Una volta che la barra "riscaldamento" si riempie, per causare danni consistenti è possibile usufruire degli attacchi SUPER!

Caratteristiche della versione domestica

Le versioni distribuite per PlayStation 3 e Xbox 360 includono tutti i contenuti della versione arcade, oltre ad aggiunte esclusive per le console stesse:

  • Musiche arrangiate, animazioni migliorate e una modalità storia completamente riprogrammata
  • Temi musicali composti da Kotoko (Ao-Iconoclast) per la Opening, e da Hironobu Kageyama[5] per il tema Bang's Fūrinkazan. La canzone "Love So Blue", di Noel's VA Kanako Kando, sarà ascoltabile nel corso di momenti cruciali della storia.
  • Disponibile la scelta tra audio giapponese e inglese.
  • Modalità multiplayer online sino a sei videogiocatori, con la possibilità di visualizzare online, come spettatori, gli scontri tra i videogiocatori.
  • La versione Playstation 3 permette la connessione in remoto con la PSP, e sfide reciproche, attraverso l'utilizzo della console portatile.
  • La versione limitata per Xbox360 e Playstation 3, pubblicata in America, contiene una guida strategica, con le descrizioni e le combinazioni di attacchi di tutti i personaggi. Un secondo disco contiene una edizione limitata della colonna sonora, ricomposta dal rapper, Oh no.

Edizione limitata

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Il gioco è stato pubblicato sia nella versione base che limitata: Quest'ultima è composta da un cofanetto comprendente il gioco, un disco bonus con dei video di tutorial e la colonna sonora composta da 42 brani. L'edizione limitata è stata pubblicata per il solo suolo americano; contrariamente a quanto annunciato inizialmente, la versione per Xbox 360 presenta il blocco regionale, mentre la versione per PlayStation 3 no.

È stato successivamente annunciato che il gioco sarebbe arrivato in edizione limitata anche in Europa ma diversa dalla controparte americana. Allo stato attuale il gioco si presenta unicamente in versione "liscia", ma con l'aggiunta dei soli contenuti aggiuntivi scaricabili già presenti su disco.

Il gioco ha ricevuto voti positivi dalla critica del settore, la versione PC non è stata sufficientemente valutata.[6]

Valutazioni professionali
Testata Versione Giudizio
Metacritic (media al 27/05/23) Xbox 360 86/100[7]
PlayStation 3 87/100[8]
Sony PSP 82/100[9]

Crossover

  • BlazBlue: Cross Tag Battle (2018)[10]
    • Character packs: 1)Platinum Trinity; 2)Jubei; 3)Hakumen; 4)Izayoi; 5)Nine the Phantom; 6)Naoto Kurogane
    • BlazBlue: Cross Tag Battle Special Edition (2019) aggiunge Celica A. Mercury, Susano’o [11]

Altri

  • BlazBlue Entropy Effect (2024) platform 2D, sviluppato da 91Act su licenza Arc System Works, l'accesso anticipato è dal 16 agosto 2023 per Steam.[12] La data di pubblicazione ufficiale non è stata ancora annunciata.

Dispositivi mobile

  • BlazBlue: Battle × Puzzle (2014)
  • BlazBlue: Battle Cards (2015)
  • BlazBlue: Revolution Reburning (2015)[13]
  1. ^ BlazBlue in Europa nei primi mesi del 2010 | MULTI, su presstart.it. URL consultato il 26 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2009).
  2. ^ https://www.facebook.com/blunotteband, BlazBlue: Calamity Trigger - Recensione - PS3 - 77838, su Multiplayer.it. URL consultato il 27 maggio 2023.
  3. ^ Def.Goog.: " laido - lài·do/ - aggettivo - Che ha un aspetto ripugnante per il sudiciume o la deformità. più com. Accentuatamente immorale, spesso in rapporto con l'idea di ‘osceno’
  4. ^ Non sempre e non tutte le prese sono frangibili.
  5. ^ La canzone si chiama "Omae no Tettsui ni Kugi wo Ute".
  6. ^ (EN) BlazBlue: Calamity Trigger, su Metacritic. URL consultato il 27 maggio 2023.
  7. ^ https://www.metacritic.com/game/xbox-360/blazblue-calamity-trigger
  8. ^ https://www.metacritic.com/game/playstation-3/blazblue-calamity-trigger
  9. ^ https://www.metacritic.com/game/psp/blazblue-calamity-trigger-portable
  10. ^ di Diego "Syd" Cinelli Pubblicato: Venerdì 08 Giugno 2018 16:01, BlazBlue: Cross Tag Battle - La recensione, su IGN Italia, 8 giugno 2018. URL consultato il 25 maggio 2023.
  11. ^ di Francesco Giordano Aggiornato: Mercoledì 02 Ottobre 2019 17:14 Pubblicato: Mercoledì 02 Ottobre 2019 16:34, BlazBlue Cross Tag Battle: l'aggiornamento 2.0 ha una data di uscita europea, su IGN Italia, 2 ottobre 2019. URL consultato il 26 maggio 2023.
  12. ^ (EN) Soul Kiwami, BlazBlue Entropy Effect Launches August 16 in Steam Early Access, su Final Weapon, 30 luglio 2023. URL consultato il 13 agosto 2023.
  13. ^ (EN) Powah Dunk, BlazBlue: Revolution Reburning (Mobile) First Impression, su Otaku Gamers UK, 9 luglio 2016. URL consultato il 25 maggio 2023.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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