Shahdost

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Shahdost
vescovo della Chiesa d'Oriente
Incarichi ricopertivescovo di Seleucia-Ctesifonte
 
Deceduto342 o 343
 

Shahdost (... – Bēṯ Lapaṭ, 342 o 343) è stato un vescovo persiano, vescovo di Seleucia-Ctesifonte.

Scarse sono le note biografiche di questo vescovo, riportate da Barebreo nel suo Chronicon ecclesiasticum, dagli storici nestoriani Mari, ʿAmr e Sliba, e dalla Cronaca di Seert; in queste fonti Shahdost è anacronisticamente chiamato catholicos e patriarca della Chiesa d'Oriente.

Shahdost, nome persiano che significa "l'amico del re", era originario del Beth Garmai o, secondo altre fonti, di Susa nell'Elam; arcidiacono di Simone bar Sabbae, gli succedette sulla cattedra di Seleucia-Ctesifonte, quando questi subì il martirio durante la grande persecuzione contro la Chiesa cristiana messa in atto dal re persiano Sapore II.

Arrestato a sua volta assieme a centoventotto preti, religiosi e laici della sua Chiesa, venne deportato a Bēṯ Lapaṭ, allora residenza del re, e qui subì il martirio per decapitazione, probabilmente durante l'estate del 342 o 343. Secondo la Cronaca di Seert, governò la diocesi di Seleucia-Ctesifonte per due anni e cinque mesi.

È venerato da Cattolici e Ortodossi come santo. Il giorno di festa è il 18 febbraio[1]

Voci correlate

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Predecessore Vescovo di Seleucia-Ctesifonte Successore
Simone bar Sabbae 341? - 342 o 343 Bar Bashmin
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