Sebastiano Dusi

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Sebastiano Dusi
Dati biografici
PaeseItalia (bandiera) Italia
Altezza178 cm
Peso73 kg
Rugby a 15
RuoloMediano di mischia
SquadraColorno
Ritirato2022
Carriera
Attività di club[1]
2008-09Calvisano2 (0)
2009Piacenza
2010Bury St Edmunds
2010-11GranDucato10 (5)
2011-12L'Aquila9 (0)
2012-13San Gregorio
2013-14Colorno
2014-15Clisson
2015-16Nantes
2016-17Colorno
2017-19Template:CUS Milano rugby
2019-21Template:Bury at Edmunds
2021-22Template:Centurioni rugby

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Statistiche aggiornate al 4 luglio 2016

Sebastiano Dusi (Brescia, 21 aprile 1989) è un rugbista a 15 italiano, mediano di mischia del Colorno e varie squadre italiane, francesi e inglesi..

Ingaggiato dalle giovanili del Calvisano, Dusi rappresentò l'Italia a livello giovanile prima ancora di debuttare nel Super 10[1].

Esordiente in Super 10 nel 2008 con il Calvisano, dopo il ridimensionamento del club al termine della stagione d'esordio Dusi si trasferì dapprima al Piacenza, poi in Inghilterra, dove all'attività di muratore affiancò quella di rugbista dilettante[2] nelle file del Bury St Edmunds, squadra delle divisioni londinesi[3].

Tornato in Italia fu ingaggiato dal GranDucato in Eccellenza 2010-11 e, nel novembre 2010, ricevette l'invito dei Barbarians per disputare un incontro ad Aldershot contro la selezione delle forze armate britanniche[4], al fianco di giocatori internazionali come il sudafricano Thinus Delport e l'italiano Paul Griffen e guidato dal tecnico inglese Brian Ashton.

Nell'estate del 2011 passò a L'Aquila, sempre in Eccellenza[5] e, dalla stagione successiva, al San Gregorio, in serie A1[6].

Nel 2013 fu al Colorno[7], in cui rimase fino a tutto il campionato 2013-14; al termine della stagione, al fine di incrementare il proprio livello di gioco, si trasferì in Francia a Clisson, dove giocò da dilettante in Promozione d'Onore nelle file della formazione cittadina allenata da Gianfranco Ermolli, già C.T. dell'Italia femminile e dell'Under-17[8]; dall'anno successivo milita a Nantes in Fédérale 2 con cui vince la promozione in federale 1.

Nell'estate del 2016 venne ufficializzato il suo rientro al Colorno.

Dopo la stagione a Colorno, si spostò al CUS Milano Rugby, sempre in serie A e ci rimase per due stagioni consecutive, fino al ritorno in Inghilterra, con il Bury st Edmunds, ora squadra semi professionista salita fino alla categoria "National 2"

Dopo due stagioni ricche di soddisfazioni, ma anche a tratti interrotte dalla pandemia, Sebastiano decise di tornare in Italia e sposare il progetto dei Centurioni rugby di cui divenne capitano. Un brutto infortunio però lo costrinse a saltare tutta la stagione sportiva 2021/2022.

  1. ^ Nazionale Italiana Under 20, convocati 20 atleti, in RBS 6 Nations, 5 agosto 2008. URL consultato il 10 novembre 2011.
  2. ^ Dusi e Evans convocati dai Barbarian, su sport.comune.parma.it, Comune di Parma, 28 ottobre 2010. URL consultato il 13 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2013).
  3. ^ (EN) Happy New Year from all at Bury St. Edmunds Rugby Club (PDF), su clubs.rfu.com, gennaio 2010. URL consultato il 21 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2015).
  4. ^ (EN) Combined Services 21 - Barbarians 46, su armyrugbyunion.org.uk. URL consultato il 10 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2011).
  5. ^ Rugby, L'Aquila acquista in massa: arrivano sei rinforzi [collegamento interrotto], in il Centro, 26 agosto 2011. URL consultato il 10 novembre 2011.
  6. ^ Il San Gregorio si prepara al campionato [collegamento interrotto], in La Sicilia 24 Ore, 1º settembre 2012. URL consultato il 21 settembre 2012.
  7. ^ (EN) L'Aquila e Gran Sasso tra riscatto e ambizione, in il Centro, 3 ottobre 2013. URL consultato il 13 gennaio 2015.
  8. ^ (FR) Cet Italien qui rêvait de jouer en France, in L’Hebdo de Sèvre et Maine, Clisson, Publihebdos, 26 novembre 2014. URL consultato il 13 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2015).

Collegamenti esterni

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