Mio padre (Garibaldi)

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

«Felicissima ero anch'io. Cominciavo a fare qualche breve passeggiatina con Papà e la mia gioia raggiungeva il colmo quando riuscivo a trovare un pretesto per farmi prendere a cavalluccio. Oh, come mi sentivo contenta lassù! Mi sembrava d'essere così in alto da dominare tutto il mondo! Mi tenevo con le manine al suo collo, poggiavo la mia testa alla sua, e i miei riccioli lunghi color biondo rame scendevano a confondersi con la sua barba»

Mio padre
AutoreClelia Garibaldi
1ª ed. originale1948
Generebiografia
Lingua originaleitaliano

Mio padre è il libro in cui Clelia Garibaldi raccoglie le memorie della sua vita con il padre, il generale Giuseppe Garibaldi.

In questo libro, pubblicato per la prima volta da Vallecchi editore nel 1948, Clelia racconta, quasi sotto forma di diario, gli ultimi venti anni della vita del generale.

Dalle memorie di Clelia emergono aspetti nuovi della personalità di Garibaldi, descritto come un padre amorevole e sensibile, un marito attento, un contadino, e si apre una finestra sulla sua vita familiare, fino a quel momento poco conosciuta.

Il libro è uscito in una nuova edizione a novembre del 2007, in occasione del bicentenario della nascita dell'eroe dei due mondi, grazie ad un contributo della regione Piemonte, che ha voluto far conoscere i legami tra Garibaldi, la sua famiglia e il Piemonte.

  • E. A. Da Caprera all'Ardenza Clelia ricorda papà Giuseppe , «Il Tirreno», 23 dicembre 2007

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]