I Won't Let You Down

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I Won't Let You Down
singolo discografico
ArtistaPh.D.
Pubblicazioneaprile 1981
Durata4:09
Album di provenienzaPh.D.
GenereNew wave
Pop
Synth pop
Reggae fusion
Musica leggera
EtichettaWEA, Atlantic (US)
ProduttoreCy Langston, Ph.D.
Jeffrey Levinson
Formati7", 12" (promo)
Certificazioni
Dischi d'oroRegno Unito (bandiera) Regno Unito (1)[1]
(vendite: 400 000+)
Ph.D. - cronologia
Singolo precedente
Singolo successivo
(1982)

I Won't Let You Down è un singolo del gruppo britannico Ph.D, pubblicato in Europa nell'aprile 1981 dalla WEA (catalogo K 79209).

Tra il 1981 e il 1982 è stato ristampato, soprattutto per il mercato europeo, con una diversa copertina, che, a sua volta, cambia il colore dello sfondo: blu (WEA 79209), rosso (WEA U 79209). Esiste anche una versione promozionale in formato maxi singolo a 12" pubblicata in Europa (WEA PRO 560) e negli Stati Uniti (Atlantic PR 444).

I Won't Let You Down ha due versioni diverse. Quella sul singolo (4:09) ha un'introduzione strumentale di sintetizzatore (circa 25 secondi), che ripete il ritornello della canzone e precede l'attacco vocale. La versione nell'album Ph.D., complessivamente più lunga (4:21), è invece priva dell'introduzione, ma aggiunge, dopo il ritornello della seconda strofa, la ripetizione del titolo e dell'intero ritornello con un'ulteriore sottofondo di percussioni.

Successo e classifiche

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Classifica (1982) Posizione
massima
Settimane
in classifica
Belgio (Vallonia)[2] Belgio (bandiera) 1 13
Paesi Bassi[2] Paesi Bassi (bandiera) 1 13
Italia(*) (1982/83) Italia (bandiera) 2 12
Svizzera[2] Svizzera (bandiera) 2 10
Regno Unito[3][4] Regno Unito (bandiera) 3 14
Francia[5] Francia (bandiera) 4 39
Australia[4] Australia (bandiera) 5
Germania[2] Germania (bandiera) 14 25

(*) Rimane nella classifica dei singoli più venduti in Italia tra la fine del 1982 e del 1983, raggiungendo la 2ª posizione della hit parade settimanale e risultando 15° nel 1982[6][7].

Video musicale

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Il videoclip della canzone, pubblicato e diffuso inizialmente da VH1 Classic e, dal 2010, da MTV Classic, è girato, nel distretto cosmopolita del Queensway, sobborgo dell'area occidentale londinese, con lo stile del cortometraggio comico basato sul linguaggio del corpo.

Da una parte, Jim Diamond impersona un distinto signore che cerca in ogni modo di riconquistare le attenzioni della sua amante (come ripetuto nel ritornello della canzone) con regali, acquisti e ristoranti costosi; dall'altra, Tony Hymas è il suo trasandato antagonista, che, travestendosi e mimetizzandosi, prova invano ogni espediente per eliminare o uccidere il suo rivale e ottenere il favore della donna. Dopo vari comici tentativi infruttuosi, ci riuscirà, spacciandosi per rivenditore di auto e convincendo l'amico a provare da uno sfasciacarrozze una Fiat 128 bianca di seconda mano. Appena salito sull'auto, Diamond scoprirà che è bloccata e agganciata ad una gru da cantiere che la sta sollevando, mentre Hymas se ne andrà con la ragazza.

Sono stati girati 3 video differenti.

Testi e musiche di Jim Diamond, Tony Hymas.
Lato A

  1. I Won't Let You Down (versione singolo) – 4:09

Lato B (pubblicato solo su singolo)

  1. Hideaway – 4:08

Colonne sonore

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  1. ^ (EN) Ricerca certificazione, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 20 marzo 2014.
  2. ^ a b c d (EN) Classifiche singolo e formati, su italiancharts.com, ItalianCharts. URL consultato il 14 marzo 2014.
  3. ^ (EN) UK Singles/Albums Chart, su officialcharts.com, OCC. URL consultato il 14 marzo 2014.
  4. ^ a b (EN) David Roberts, British Hit Singles & Albums, 19ª ed., London, Guinness World Records Limited, 2006, p. 414, ISBN 1-904994-10-5.
  5. ^ (FR) Ricerca per artista: scegliere PHD e OK, su infodisc.fr, Infodisc. URL consultato il 14 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2015).
  6. ^ Classifica annuale vendite singoli 1982, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 14 marzo 2014.
  7. ^ Classifica settimanale vendite singoli 1982, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 14 marzo 2014.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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