Enomanzia
L'enomanzia era la divinazione col vino.
Per questo scopo ne erano considerati sia il colore sia gli effetti dell'ebbrezza: ne venivano rimarcate le più piccole circostanze onde trarne dei presagi.
I Persiani erano creduti attaccatissimi a questa specie di predizione.
Un esempio di tale divinazione è presente nel libro quarto dell'Eneide, verso 455, dove Didone vede diversi prodigi:
«fusaque in obscenum se vertere vina cruorem.»
«e 'l puro vin cangiarsi in tetro sangue.»
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- La voce contiene testo in pubblico dominio tratto da Antonio Peracchi, enomanzia, in Dizionario storico-mitologico di tutti i popoli del mondo, Vignozzi, 1829.