Encephalartos ngoyanus
Encephalartos ngoyanus | |
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Stato di conservazione | |
Vulnerabile[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Cycadophyta |
Classe | Cycadopsida |
Ordine | Cycadales |
Famiglia | Zamiaceae |
Genere | Encephalartos |
Specie | E. ngoyanus |
Nomenclatura binomiale | |
Encephalartos ngoyanus I.Verd. |
Encephalartos ngoyanus I.Verd. è una pianta appartenente alla famiglia delle Zamiaceae, presente in Sudafrica, Swaziland e Mozambico.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il fusto è alto 30 cm per un diametro di 15–20 cm. Le foglie sono lunghe dai 50 ai 150 cm, di colore verde scuro, con foglioline che si dipartono opposte con un angolo di 180° dal rachide e che si riducono a spine verso la base della foglia. È una specie dioica, con coni maschili gialli, ovoidali lunghi 20–25 cm per 5–7 cm di diametro, e coni femminili gialli, ovoidali lunghi 25 cm per 12–15 cm di diametro. I semi sono di forma oblunga, lunghi 25–30 mm e larghi 15–20 mm, con tegumento di colore rosso.[2]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La specie si trova principalmente nella provincia del KwaZulu-Natal, in Sudafrica, ma è presente anche in Swaziland e Mozambico. L'areale è delimitato a sud dalla foresta Ngoye e segue i Monti Lebombo fino al fiume Maputo. Cresce nelle praterie aperte o ai margini delle foreste, spesso tra i massi. Vive ad una quota compresa tra i 200 e i 600 m s.l.m..[1]
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List classifica E. ngoyanus come specie vulnerabile. I principali pericoli per questa specie sono costituiti dal pascolo eccessivo e dagli incendi. Inoltre molti esemplari vengono raccolti a scopo di collezionismo. La popolazione è in costante calo, nonostante parte dell'areale ricada in riserve naturali protette.[1]
La specie è inserita nella Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES).[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Donaldson, J.S., Encephalartos ngoyanus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b Inez Clare Verdoorn, Encephalartos ngoyanus, in Flowering Plants of Africa, vol. 27, South African National Biodiversity Institute, 1949, pp. 1053-1054.
- ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), su Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Whitelock, Loran M., The Cycads, Timber press, 2002, ISBN 0-88192-522-5.
- Haynes J.L, World List of Cycads: A Historical Review (PDF), su cycadsg.org, IUCN/SSC Cycad Specialist Group, 2011 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Encephalartos ngoyanus
- Wikispecies contiene informazioni su Encephalartos ngoyanus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Encephalartos ngoyanus, su The Cycad Pages. URL consultato il 23 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2014).