Bozza:Escalation del conflitto fra Israele e Hamas

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Escalation del conflitto Israele-Hamas Guerra in Medio-Oriente parte della Guerra Israele-Hamas
Combattente dell’IDF al confine con il Libano
Data	8 ottobre 2023 - in corso (0 anni e 347 giorni)
Luogo	Palestina,  Israele,  Libano,  Yemen,  Siria,  Iraq,  Iran
Casus belli	Guerra Israele-Hamas
Esito	In corso
Schieramenti
Israele  Stati Uniti  Regno Unito  Francia  NATO  Palestina Hamas  Iran Hezbollah Houthi  Siria Resistenza iraniana in Iraq
Perdite
43000 morti circa (comprendendo quelle della Guerra di Gaza, del Conflitto Israele-Hezbollah in Libano e della Crisi del Mar Rosso)
Voci di guerre presenti su Teknopedia
Manuale

Dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas si sono verificati numerosi scontri armati e situazioni di stallo in altre parti del Medio Oriente, in particolare coinvolgendo le milizie islamiste sciite sostenute dall’Iran . ^[1] Si è ipotizzato che un'eventuale escalation di questi incidenti, in particolare del conflitto fra Israele e Hezbollah (una milizia sciita sostenuta dall'Iran che ha sede nel Libano meridionale ed è più potente delle Forze armate libanesi) potrebbe trascinare l'intera regione in un conflitto militare su vasta scala. Oltre al conflitto tra Israele e Hezbollah, la milizia Houthi, sostenuta dall'Iran, che controlla parti dello Yemen settentrionale (che però non è riconosciuta a livello internazionale come governo del paese), è stata direttamente coinvolta nel conflitto lanciando missili contro le città israeliane, anche se su scala limitata; da allora gli Houthi si sono concentrati maggiormente sulla cattura di navi cargo in transito nel Mar Rosso, per infliggere perdite economiche a Israele e all'economia globale. Questi attacchi hanno provocato diversi bombardamenti aerei americani e britannici contro lo Yemen. Le milizie sostenute dall’Iran in Iraq e Siria hanno anche lanciato numerosi attacchi contro le basi militari americane nella regione; questi scontri hanno fatto aumentare sempre di più le tensioni, di lunga data, tra Iran e Stati Uniti, soprattutto dopo gli attacchi missilistici iraniani del 2024 in Iraq e Siria . In Cisgiordania, oltre 100 palestinesi sono stati uccisi in scontri armati con soldati e coloni israeliani, mentre la violenza nel territorio è aumentata drasticamente in seguito all’attacco di Hamas contro Israele .

Lo scoppio della guerra tra Israele e Hamas venne seguita dalla dichiarazione di sostegno e di elogio di Hezbollah per l' attacco guidato da Hamas contro Israele, avvenuto il 7 ottobre 2023, al quale avevano immediatamente preso parte le fazioni palestinesi in Libano. ^{[2] [3]} Nelle settimane successive altri gruppi sostenuti dall'Iran, come gli Houthi, hanno espresso il loro sostegno dopo l'attacco del 7 ottobre a Israele. Dall'inizio di Hezbollah fino ad oggi ^{[4] [5] [6]} la distruzione dello Stato di Israele è stato un obiettivo primario per Hezbollah .

Lo stesso argomento in dettaglio: Conflitto Israele-Hezbollah del 2023-2024.

L'8 ottobre 2023, il gruppo militante libanese Hezbollah ha sparato razzi guidati e colpi di artiglieria contro le posizioni israeliane nelle contestate fattorie di Shebaa, un giorno dopo l'inizio della guerra tra Israele e Hamas del 2023 . Israele ha reagito lanciando attacchi con droni e colpi di artiglieria contro le posizioni di Hezbollah vicino al confine del Libano con le alture del Golan occupate da Israele . ^[3] Il 9 ottobre, Israele ha effettuato una serie di attacchi aerei nel Libano meridionale vicino alle città di Marwahin, Ayta ash Shab ^[7] e Dhayra nel distretto di Bint Jbeil . ^[8] Ciò è avvenuto dopo che numerosi militanti palestinesi si infiltrarono al confine israeliano. ^[9][10]

Il vice capo di Hezbollah, lo sceicco Naim Qassem, affermò che "quando verrà il momento di agire, lo faremo", dicendo che Hezbollah era pronta alla guerra.

Il 13 ottobre, mentre un gruppo di giornalisti della Reuters, dell'AFP e di Al Jazeera stava trasmettendo un video in diretta da un avamposto delle IDF ad Aalma ech Chaab, due colpi di carro armato hanno colpito direttamente il gruppo. Il primo fotoreporter della Reuters ucciso fu Issam Abdallah . Il secondo attacco è stato molto più potente e ha incendiato il veicolo di Al Jazeera, una Toyota bianca, accanto alla quale si trovavano i giornalisti di Al Jazeera Carmen Joukhadar ed Elie Brakhya, così come il loro collega dell'AFP Dylan Collins. ^[11] Anche la fotografa della Reuters Christina Assi è rimasta gravemente ferita. ^{[12] [13]} L'esercito libanese ha affermato che il missile che ha ucciso Abdallah era stato lanciato dalle IDF. Un altro reporter della Reuters presente sulla scena ha detto che Abdallah è stato ucciso da proiettili sparati dalla direzione di Israele. ^[14] Il suo ultimo post su Instagram, pubblicato una settimana prima di essere ucciso, era una fotografia di Shireen Abu Akleh, una giornalista palestinese di Al Jazeera Arabic che era stata uccisa da Israele nel 2022. ^{[15] [16]}

Il 12 novembre gli attacchi missilistici anticarro e di mortaio di Hezbollah hanno ucciso un dipendente della Israel Electric Corporation che stava eseguendo dei lavori di riparazione e hanno ferito altri 21 israeliani, tra cui sette soldati delle IDF e sei colleghi della vittima. ^{[17] [18]} Hezbollah ha affermato di aver colpito anche un bulldozer delle IDF in un altro attacco. Ulteriori scontri hanno causato la morte di un membro di Hezbollah. ^[19]

Le IDF hanno dichiarato di aver ucciso quattro militanti che si erano infiltrati nel confine israeliano attraverso Shebaa mentre un'unità delle IDF stava pattugliando la zona, il 14 gennaio 2024. Cinque soldati dell'IDF sono rimasti feriti. ^[20] Lo stesso giorno, due civili israeliani, un uomo e sua madre di 70 anni, sono stati uccisi dai missili anticarro di Hezbollah a Kfar Yuval . ^[21]

Il 2 gennaio 2024, Israele ha condotto un attacco aereo nel quartiere Dahieh di Beirut, provocando la morte di Saleh al-Arouri, vicepresidente dell'ufficio politico di Hamas. ^[22] L'assassinio è avvenuto un giorno prima che Hezbollah commemorasse il quarto anniversario dell’attacco contro il comandante militare iraniano Qassem Soleimani . ^[23] Il 6 gennaio, Hezbollah ha lanciato circa 40 razzi nel nord di Israele, descrivendolo come una "risposta iniziale" all'uccisione di al-Arouri. ^[24] Secondo Israele, i razzi hanno preso di mira una base aerea strategica vicino al monte Meron, causando danni significativi. ^[25]

Le tensioni e la violenza tra le forze militari israeliane e i coloni in Cisgiordania erano aumentate ben prima dell'inizio della guerra del 2023. Secondo l’ ONU, il 2022 è stato l’anno più mortale mai registrato per i palestinesi, ^[26] e l’anno fino a settembre 2023 ha già rappresentato l’anno più mortale della storia per i bambini in Cisgiordania. ^[27]

Il 12 ottobre 2023, Israele ha condotto un raid a Jenin, in Cisgiordania, che ha portato alla detenzione di un combattente di Hamas e al ferimento di altri individui. ^[28] Il 14 ottobre, un altro raid è stato lanciato nella città, provocando la morte di numerose persone. ^{[29] [30] [31]}

Il 22 ottobre, un attacco aereo effettuato dalle Forze di Difesa Israeliane ha preso di mira la moschea di Al-Ansar, causando ingenti danni. ^{[32] [33]} Due persone sono state uccise e altre tre sono rimaste ferite. ^{[34] [35] [32]} Le IDF hanno affermato che Hamas e la Jihad islamica palestinese (PIJ) stavano operando da un complesso sotto la moschea. ^{[35] [32] [34]} Il ministro degli Esteri palestinese, Riyad al-Maliki, ha definito l'attacco come una "pericolosa escalation nell'uso degli aerei da guerra" e ha espresso preoccupazione per l'adozione di tattiche provenienti da Gaza . ^[36]

Il 27 ottobre, Ayser Mohammad Al-Amer, un comandante di alto rango della Jihad islamica palestinese, sarebbe stato ucciso durante uno scontro con le IDF. ^[37]

Il 29 novembre, Basel Abu Al-Wafa, 14 anni, e Adam Al-Ghool, 8 anni, sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco dalle forze israeliane durante le incursioni israeliane a Jenin. Secondo quanto riferito da Medici Senza Frontiere, un diciassettenne sarebbe stato colpito a morte dalle forze dell'IDF all'interno del complesso ospedaliero Khalil Suleiman vicino al campo profughi di Jenin. ^[38]

Il 2 gennaio 2024 sono state segnalate una dozzina di incursioni, con un violento raid a Jenin e violenti scontri ad Azzun, che hanno causato la morte di quattro palestinesi. ^[39] Il 5 gennaio sono stati segnalati dei raid a Ya'bad, con un bambino di undici anni ferito. ^[40] Tutti gli ingressi a Jenin sono stati segnalati bloccati il 9 gennaio. ^[41]

Nel campo di Nur Shams, un drone schierato da Israele ha causato vittime tra un gruppo di palestinesi. ^[42] L'esercito israeliano ha segnalato la morte di un ufficiale e il ferimento di nove soldati a causa della detonazione di un ordigno esplosivo nel campo di Nour Shams, con i soldati feriti trasportati all'ospedale di Meir . ^{[43] [44]}

Il secondo giorno del raid, il 20 ottobre, si verificarono delle esplosioni all'alba e nelle prime ore del mattino. Il battaglione di Tulkarm ha riferito che altri gruppi armati avevano raggiunto la città per sostenere i loro sforzi. ^[45] Alle 7 del mattino, le forze israeliane hanno concluso il loro raid durato 30 ore, ritirandosi dalla città e dai suoi due campi. ^[46] Il Ministero della Salute palestinese ha confermato 13 vittime, tra cui 5 bambini, con i deceduti e i feriti trasportati al Martyr Dr. Thabet Thabet Governmental Hospital .

Cinque persone sono rimaste ferite durante un raid il 3 gennaio 2024, tra cui una persona colpita da un proiettile vero, tre persone picchiate dai soldati israeliani e una persona speronata da una jeep israeliana. ^[47] Un raid di quaranta ore su Nur Shams si è concluso il 4 gennaio, con più di una dozzina di feriti a causa delle percosse dei soldati. ^[48] Si dice che siano state interrogate 500 persone. ^[49] Il capo del comitato dei servizi del campo di Tulkarem ha condannato l'uccisione di tre giovani da parte di Israele dopo che un video mostrava i soldati che passavano sul corpo di un giovane dopo averlo ucciso a colpi di arma da fuoco. ^[50] Il 12 gennaio è avvenuto un raid di sette ore a Nur Shams, che ha danneggiato le infrastrutture e ha portato il capo dell'emergenza del campo a dichiarare: "Non c'è strada o vicolo all'interno del campo che non sia stato distrutto". ^[51] Un ragazzo adolescente è stato picchiato a morte dai soldati israeliani il 13 gennaio. ^[52]

Lo stesso argomento in dettaglio: Crisi del Mar Rosso, Operazione Prosperity Guardian e Operazione Aspides.

Diversi attacchi contro Israele e navi commerciali nel Mar Rosso sono stati lanciati da militanti Houthi sostenuti dall'Iran nello Yemen . Il 19 ottobre, il cacciatorpediniere della Marina degli Stati Uniti USS Carney abbatté diversi missili che viaggiavano verso Israele. Il 31 ottobre, il portavoce militare degli Houthi Yahya Saree ha affermato che il gruppo aveva lanciato missili balistici e droni verso Israele e che avrebbero continuato a farlo "per aiutare i palestinesi a raggiungere la vittoria" in un evento che è stato travisato in alcuni siti di notizie come una dichiarazione di guerra da parte dello Yemen. Il 19 novembre, le tensioni aumentarono quando la Galaxy Leader, una nave cargo noleggiata da una compagnia di logistica giapponese con 25 persone a bordo, fu dirottata dagli Houthi utilizzando un elicottero Mil Mi-17 .

Il 3 dicembre gli Houthi hanno dichiarato di aver attaccato due navi, la Unity Explorer e la Number 9, presumibilmente legate ad Israele, allo scopo di "impedire alle navi israeliane di navigare nel Mar Rosso". Secondo il gruppo, qualsiasi nave diretta in Israele era un "obiettivo legittimo". Saree ha annunciato in un post su X che i "terribili massacri" contro i palestinesi a Gaza sono stati la ragione di questa decisione e che non si fermeranno finché la Striscia di Gaza non sarà rifornita di cibo e medicine. Il consigliere per la sicurezza nazionale israeliano, Tzachi Hanegbi, ha definito questo sviluppo una "questione globale" e che Israele sta "dando al mondo un po' di tempo per organizzarsi al fine di prevenire questo", altrimenti, il paese "agirà per rimuovere questo assedio navale".

Il 3 gennaio 2024 gli Stati Uniti e un gruppo di paesi hanno lanciato un ultimatum agli Houthi per porre fine alle loro attività. ^[53]

Il 12 gennaio 2024 gli Stati Uniti e il Regno Unito, con il supporto di Australia, Bahrein, Canada e Paesi Bassi, hanno lanciato una serie di attacchi aerei contro gli Houthi nello Yemen in risposta alle provocazioni degli Houthi ^[54]

Nella settimana successiva, la Marina degli Stati Uniti effettuò altri sette attacchi missilistici Tomahawk contro obiettivi nello Yemen.

Dal 12 al 22 ottobre 2023, Israele ha lanciato almeno tre attacchi contro gli aeroporti in Siria, in particolare a Damasco e Aleppo, uccidendo due lavoratori del servizio meteorologico siriano, con sede all'aeroporto internazionale di Damasco . Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa statale siriana SANA, il 24 ottobre gli attacchi aerei israeliani nel governatorato di Daraa avrebbero causato la morte di otto soldati siriani e il ferimento di altri sette. Le IDF hanno rivendicato gli attacchi aerei, affermando che erano una risposta a due razzi lanciati dalla Siria nel nord di Israele. ^[55]

A partire dal 17 ottobre 2023, in risposta al sostegno degli Stati Uniti a Israele nella guerra tra Israele e Hamas, la Resistenza islamica in Iraq ha avviato una serie coordinata di oltre 130 attacchi contro basi militari statunitensi in Siria e Iraq . ^{[56] [57]} Questi attacchi hanno provocato il ferimento di decine di militari statunitensi e il 28 gennaio 2024 la morte di tre soldati. In risposta, gli Stati Uniti hanno lanciato molteplici contrattacchi, che hanno causato la morte di oltre 30 militanti, tra cui un comandante di alto rango del movimento Nujaba, Mushtaq Talib al-Saidi . ^[58]

Dal novembre 2023, la Resistenza islamica in Iraq ha rivendicato la responsabilità di attacchi con droni e missili contro obiettivi all'interno di Israele come rappresaglia per i bombardamenti israeliani contro i civili palestinesi a Gaza. Il gruppo ha dichiarato che avrebbe continuato a "colpire le roccaforti nemiche". Attacchi sono stati registrati a Eilat, sulla costa del Mar Morto, ^[59] sulle alture del Golan occupate da Israele, ^[60] sulla piattaforma di Karish, ^[61] nella baia di Haifa, ^[62] ad Ashdod, ^[63] a Kiryat Shmona ^[64] e a Tel Aviv . ^{[65] [66]}

Il 15 gennaio 2024, l'Iran ha effettuato una serie di attacchi aerei in Iraq e Siria, sostenendo di aver preso di mira il quartier generale regionale dell'agenzia di intelligence israeliana Mossad e diverse roccaforti di gruppi terroristici in risposta agli attentati di Kerman del 3 gennaio, di cui lo Stato islamico si è assunto la responsabilità. ^[67]

Lo stesso argomento in dettaglio: Crisi Iran-Israele del 2024 e Guerra per procura tra Iran e Israele.