Assedio di Messina (1282)
Assedio di Messina (1282) parte guerra dei Vespri siciliani | |||
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Pietro III d'Aragona sbarca a Trapani, manoscritto della Biblioteca vaticana | |||
Data | giugno - settembre 1282 | ||
Luogo | Messina | ||
Esito | Vittoria degli Aragonesi di Messina. Le truppe Angioine, provenienti da Napoli e Marsiglia, furono costrette a ritirarsi dalla Sicilia. | ||
Schieramenti | |||
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L'assedio di Messina del 1282 fu uno degli episodi combattuti durante le guerre dei Vespri siciliani. Ha avuto luogo da giugno a settembre 1282 per il controllo dello stretto di Messina. Le truppe angioine, provenienti da Napoli e Marsiglia, furono respinte dalle truppe messinesi e costrette a ritirarsi dalla Sicilia.
Premesse
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1282 l'influente nobile siciliano Giovanni da Procida, che fu medico di re Manfredi, organizzò una rivolta generale contro gli angioini scoppiata il 30 marzo 1282 nota come Vespri Siciliani. I francesi sull'isola vennero uccisi e i ribelli proclamarono il governo della Chiesa, ma in seguito al rifiuto di Papa Martino IV, Carlo d'Angiò sbarcò sull'isola e assediò Messina per cercare di avanzare poi verso il centro dell'isola, mentre una delegazione di ribelli andò in cerca di Pietro III d'Aragona, che si trovava in nord Africa, a Djerba per la spedizione di Tunisi, e gli offrì la corona del Regno di Sicilia, visto che era sposato con Costanza II di Sicilia, figlia di Manfredi.
La battaglia
[modifica | modifica wikitesto]Pietro sbarcò a Trapani il 29 agosto 1282, quando la città stava per arrendersi ed è entrato Palermo il giorno seguente, levando l'assedio a Messina.
Conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]Carlo di Valois tornò a Napoli il 26 settembre 1282. Gli aragonesi assunsero il controllo sullo stretto di Messina.[1] Poco dopo la flotta aragonese sconfisse duramente quella angioina nella battaglia di Nicotera. Lo scontro di Pietro III con il papa Martino IV, che lo scomunicò, provocò la Crociata d'Aragona e l'incoronazione di Carlo di Valois come re della Corona d'Aragona.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bolòs, Jordi (2000) p.183.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Steven Runciman (1958), The Sicilian Vespers. ISBN 0-521-43774-1 (trad. it.: I vespri siciliani, 1997, Edizioni Dedalo. ISBN 88-220-0508-2)
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- (EN) Sicilian Vespers, in Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Santi Correnti, «Il Vespro»[collegamento interrotto]
- Giovanni Battista Niccolini (1882), Vespro Siciliano: storia inedita, per cura di Corrado Gargiolli. Pubblicato da D. G. Brigola.
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- (CA) Jordi Bolòs, Diccionari de la Catalunya medieval (ss. VI-XV):Col·lecció El Cangur / Diccionaris, núm. 284, Barcelona, Edicions 62, 2000, ISBN 84-297-4706-0.
- (CA) Bernat Desclot, Llibre del rei en Pere e dels seus antecessors passats o Crónica de Bernat Desclot
- (CA) Ramón Muntaner, Crónica de Muntaner Crónica de Ramón Muntaner en el Instituto Lluís Vives Consultato: 6 aprile 2010
- (CA) F. Xavier Hernández, Història militar de Catalunya, ISBN 84-232-0638-6.
- Jerónimo Zurita y Castro: Anales de la Corona de Aragón
- Niccolò Buscemi, La vita di Giovanni di Procida: privata e pubblica; saggio storico, 1ª ed., Reale Stamperia, 1836, pp. 190, ISBN 978-1-276-06151-3, Consultato: 3 marzo 2014.