Alikhan Cakaev

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Alikhan Cakaev
NascitaCentaroj, 27 maggio 1976 (48 anni)
EtniaCeceno
ReligioneIslam sunnita
Dati militari
Paese servitoRussia (bandiera) Russia
Forza armata Truppe interne russe
Rosgvardija
SpecialitàOMON
UnitàOMON "Akhmat-Groznyj"
Anni di servizio2003 - in servizio
GradoMaggior generale di polizia
Comandante di
Studi militari
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Alikhan Garmanovič Cakaev (in russo Алихан Гарманович Цакаев?, traslitterato anche come Tsakaev; Novogroznenskij, 27 maggio 1976) è un poliziotto, generale e funzionario russo di etnia cecena, capo del dipartimento regionale del ministero per le situazioni di emergenza della Federazione Russa per la Repubblica Cecena dal 2022.

Alikhan Cakaev è nato nel 1976 a Novogroznenskij, odierna Ojschara, nell'allora RSSA Ceceno-Inguscia.

Carriera in polizia

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Dal 2003 al 2006 ha prestato servizio in una compagnia di polizia separata sotto il ministero degli Affari interni della Repubblica cecena per la protezione delle strutture delle autorità statali della Repubblica Cecena.

Dal 2007 al 2019 è stato il comandante dell'unità speciale di polizia OMON della Cecenia (dal 2019 OMON "Akhmat-Groznyj"), venendo poi sostituito da Anzor Bisaev.[1]

Nel luglio 2009 ha comandato un'operazione speciale per l'eliminazione di sei militanti nel villaggio ceceno di Gojty.[2]

Nel 2010 si è laureato all'Istituto di diritto di Rostov del ministero degli affari interni russo.

Nel dicembre 2014 è stato ferito durante una sparatoria con membri di gruppi armati illegali che hanno organizzato un attacco contro agenti delle forze dell'ordine a Groznyj.[3]

Nel 2018 si è laureato all'Accademia di management del ministero degli affari interni.

Nel 2019, il capo della Cecenia, Ramzan Kadyrov, ha nominato Cakaev capo del dipartimento di polizia della città di Argun.

Dal febbraio 2020 è stato nominato vicecapo della direzione principale del ministero delle situazioni d'emergenza russo per la Cecenia per le attività antiterrorismo.

Nel marzo 2022 Cakaev è stato nominato capo di dipartimento regionale del ministero per le situazioni d'emergenza russo per la Cecenia. Con la nomina è stato promosso a maggior generale di polizia.[4]

Nel novembre 2023, ha partecipato a una missione per consegnare un carico di aiuti umanitari e per soccorrere i cittadini russi dalla zona di guerra nella Striscia di Gaza al checkpoint di Rafah.[5]

Nell'aprile 2024 è stato arrestato al confine della Cecenia con il Daghestan da agenti daghestani. Cakaev avrebbe prima cercato di investire gli agenti per poi, dopo essere stato fermato, aggredirli. In detenzione avrebbe minacciato con violenze sessuali e morte il personale di polizia.[6] Kadyrov ha descritto l'arresto come una "vergognosa provocazione"[7]

Cakaev è sposato e ha nove figli.[1][3]

Ordine del coraggio - nastrino per uniforme ordinaria
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  1. ^ a b (RU) Цакаев Алихан Гарманович - Начальник Главного управления МЧС России по Чеченской Республике, генерал-майор внутренней службы - Руководство - Главное управление МЧС России по Чеченской Республике, su web.archive.org, 15 maggio 2023. URL consultato il 31 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2023).
  2. ^ (RU) В Чечне при спецоперации уничтожены 6 боевиков, su vesti.ru, 25 luglio 2009.
  3. ^ a b (RU) Чем известен глава МЧС Чечни Алихан Цакаев, su Коммерсантъ, 18 aprile 2024. URL consultato il 31 ottobre 2024.
  4. ^ (RU) Алихан Цакаев назначен начальником Управления МЧС России по ЧР, su ЧГТРК ГРОЗНЫЙ. URL consultato il 31 ottobre 2024.
  5. ^ (RU) Алихан Цакаев успешно завершил работу по вывозу российских граждан из сектора Газа | Информационное агентство "Грозный-Информ", su www.grozny-inform.ru. URL consultato il 1º novembre 2024.
  6. ^ (RU) Угрожал изнасиловать полицейских: новые подробности задержания главы МЧС Чечни, su Газета.Ru, 8 novembre 2024. URL consultato l'8 novembre 2024.
  7. ^ (RU) Глава МЧС Чечни после задержания появился на совещании у Кадырова, su РБК, 22 aprile 2024. URL consultato il 31 ottobre 2024.
  8. ^ (RU) Рамзан Кадыров вручил государственные награды отличившимся в ходе СВО боевым товарищам, su ЧГТРК ГРОЗНЫЙ. URL consultato il 9 settembre 2024.