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Aïn Boucherit
Aïn Boucherit | |
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Aïn Boucherit è un sito archeologico preistorico che si trova nel comune di Guelta Zerka, nella provincia di Sétif, in Algeria. Qui nel 2018 sono stati scoperti strumenti litici olduvaiani datati fino a 2,4 milioni di anni fa, rendendolo il più antico sito paleolitico conosciuto nel Nord Africa.[1]
Scavi
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2018, un team diretto dallo studioso algerino Mohamed Sahnouni, del Centro nazionale di ricerca preistorica, antropologica e storica (CNRPAH) d'Algeria, ha scoperto, in strati stratigrafici molto antichi, numerosi strumenti litici olduvaiani. A questa ricerca hanno partecipato il ricercatore etiope Sileshi Semaw, e ricercatori del Centro Nazionale per l'Investigazione sull'Evoluzione Umana (CENIEH) di Burgos, in Spagna.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]I resti includono strumenti litici, realizzati in selce e pietra calcarea locale, e ossa fossili di animali, recanti segni di percussione e taglio.[3]
Gli strumenti litici appartengono alla cultura olduvaiana, attestata già nel 2,8 milioni di anni fa nel sito di Nyayanga in Kenya,[4] ma la cui testimonianza più antica in Nord Africa precedentemente era datata intorno a 1,77 milioni di anni fa.[3]
I resti fossili e litici rinvenuti nel sito non permettono di determinare se gli uomini di Aïn Boucherit avessero ucciso essi stessi gli animali macellati, o se fossero semplicemente degli "spazzini" opportunisti. Tuttavia le tracce lasciate sulle ossa sembrano indicare che avessero accesso primario alle carcasse degli animali per estrarne la carne, cosa che poteva essere ottenuta allontanando i carnivori subito dopo aver ucciso la preda. In ogni caso, ciò dimostra una certa capacità di attuare strategie collettive di appropriazione.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Mohamed Sahnouni, Josep M. Parés, Mathieu Duval, Isabel Cáceres, Zoheir Harichane, Jan van der Made, Alfredo Pérez-González, Salah Abdessadok, Nadia Kandi, Abdelkader Derradji, Mohamed Medig, Kamel Boulaghraif e Sileshi Semaw, 1.9-million- and 2.4-million-year-old artifacts and stone tool–cutmarked bones from Ain Boucherit, Algeria, in JScience, vol. 362, 2018, pp. 1297-1301, DOI:10.1126/science.aau0008.
- ^ (FR) Les preuves d’une très ancienne présence de la civilisation acheuléenne en Afrique du Nord, su cnrpah.org. URL consultato il 29 gennaio 2024.
- ^ a b c (EN) The whole of Africa was the cradle of humankind, su sciencedaily.com. URL consultato il 29 gennaio 2024.
- ^ È in Kenya il sito archeologico che svela l’alba della tecnologia, su lescienze.it. URL consultato il 29 gennaio 2024.