Il racconto del Vajont
Il racconto del Vajont | |
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monologo | |
Marco Paolini durante la diretta televisiva del 9 ottobre 1997 | |
Autori | |
Lingua originale | |
Genere | teatro contemporaneo |
Ambientazione | diga del Vajont |
Prima rappresentazione italiana | 1993 |
Premi |
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Il racconto del Vajont,[1] conosciuto anche come Vajont 9 ottobre '63 - Orazione civile, è un monologo teatrale del 1993 di Marco Paolini.
Scritto da Paolini e dal regista Gabriele Vacis assieme a Gerardo Guccini e Alessandra Ghiglione, e interpretato dallo stesso Paolini, si tratta di un'«orazione civile» inerente agli eventi che portarono al disastro del Vajont, narrati dall'inizio della costruzione dell'omonima diga nel 1956, alla frana del 9 ottobre 1963 che costò la vita a quasi duemila persone.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]«Duecentosessanta milioni di metri cubi di roccia cascano nel lago dietro alla diga e sollevano un’onda di cinquanta milioni di metri cubi. […] Solo la metà scavalca di là della diga, solo venticinque milioni di metri cubi d’acqua… Ma è più che sufficiente a spazzare via dalla faccia della terra cinque paesi: Longarone, Pirago, Rivalta, Villanova, Faè. Duemila i morti.»
Il soggetto teatrale è la storia della diga del Vajont e delle circostanze che hanno condotto all'omonimo disastro, raccontate in circa due ore e mezza dall'attore Marco Paolini. La ricostruzione, ispirata dal libro Sulla pelle viva (1983) della giornalista bellunese Tina Merlin, di cui lo stesso Paolini ha successivamente curato la prefazione,[3] è il frutto di ulteriori accurate ricerche e collezioni di documenti ufficiali, e fa risalire l'origine dell'intricata vicenda alla fine del XIX secolo.
Portata dapprima in casa di amici, poi nelle piazze, nei circoli culturali, nelle scuole, negli ospedali, nei centri sociali, nelle fabbriche, alla radio, e, qualche volta, nei teatri e nei festival, l'opera è stata trasmessa in televisione per la prima volta in occasione del trentaquattresimo anniversario del disastro, il 9 ottobre 1997, in diretta su Raidue; per l'occasione fu allestito un teatro proprio presso la diga del disastro, precisamente nel versante riempito dalla frana e un tempo sede del bacino.
Paolini narra la vicenda che ha portato alla tragedia con estrema fedeltà ai fatti e alle persone, inserendo di tanto in tanto aneddoti divertenti che alleggeriscono la drammaticità del racconto. Nel corso del monologo Paolini cita anche il cedimento strutturale della diga di Malpasset, che causò un disastro per certi versi simile a quello del Vajont, rappresentando la più grande catastrofe civile della storia di Francia nel XX secolo.
Proprio grazie a Il racconto del Vajont Paolini arriva al grande pubblico; lo spettacolo vince nel 1995 il Premio Ubu per il teatro politico, nel 1996 il Premio Idi per la migliore novità italiana, e nel 1998 il Premio Regia Televisiva come miglior programma dell'anno – quest'ultimo per la trasmissione televisiva dell'anno precedente.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Libri
- Marco Paolini e Gabriele Vacis, Il racconto del Vajont, 1ª edizione, Milano, Garzanti, 1997, ISBN 88-11-62030-9.
- Tina Merlin, Sulla pelle viva, 4ª edizione, Sommacampagna, Cierre, 2003, ISBN 88-8314-121-0.
- Videografia
- Marco Paolini, Vajont 9 ottobre '63, VHS, 1ª edizione, Torino, Einaudi, 1999, ISBN 88-06-15320-X.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Il racconto del Vajont, su jolefilm.com.