Utente:PMarega1998/Sandbox4

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La battaglia di Centallo fu uno scontro, avvenuto il 31 ottobre 1799, che vide contrapposte le divisioni dei generali austriaci Ott e von Elsnitz contro le forze francesi del generale Grenier. L'attacco austriaco alla posizione francese costrinse Grenier ad allontanarsi dalla posizione di Championnet, privandolo quindi del supporto necessario per affrontare pochi giorni dopo il grosso dell'esercito austriaco presso Genola.

Contesto storico

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Lo stesso argomento in dettaglio: Campagna italiana di Suvorov e Seconda coalizione.

Con l'arrivo di Championnet e dei rinforzi dell'Armata delle Alpi, l'esercito francese e quello alleato, orfano dei russi di Suvorov, partiti per la Svizzera, erano più o meno equivalenti. Von Melas, prudentemente, decise di desistere da un'immediato attacco a Cuneo, ritirandosi verso Torino. Dopo un breve periodo di coesistenza, Championnet chiese a Moreau di poter avere il comando dell' Armata d'Italia, del quale era stato formalmente incaricato dal Direttorio. Moreau accettò e partì alla volta della Svizzera, dove gli era stato affidato un ruolo di comando.

Championnet dovette affrontare delle sfida logistiche e organizzative non indifferenti: le risorse alimentari disponibili nella stretta fascia tra il Mar Ligure e gli Appennini stavano iniziando a scarseggiare, le paghe dei soldati tardavano ad arrivare e la Riviera di Levante era appena stata invasa dalla divisione di Klenau, pronto a minacciare Genova al primo passo falso dei francesi.[1] Oltre a ciò, sentiva la sua posizione di comando minacciata dal ritorno di Bonaparte, sbarcato a Frejus nei primi giorni di ottobre,[2] e dalle numerose critiche giunte al suo operato.[3]

Per risolvere tutti questi problemi, Championnet valutò le sue opzioni e, spinti anche da una forte ambizione personale, decise di passare all'attacco. L'intera armata d'Italia sarebbe nuovamente scesa nelle pianure piemontesi e sarebbe avanzata sino a Torino: se l'operazione avesse avuto successo, avrebbe potuto riempire le tasche dei soldati, recuperare parte del territorio perso nei mesi precedenti e sfruttare le ampie risorse della pianura per sfamare il suo esercito.

Per fare questo, doveva prima scacciare Klenau dalla Liguria e coprire il fianco destro da eventuali attacchi austriaci. Di tutto ciò fu incaricato Saint-Cyr: gli furono assegnati circa 12000 uomini in tutto. Verso metà ottobre, riuscì a mettere Klenau in una posizione scomoda e pericolosa, che lo forzò ad abbandonare il litorale, consegnano nelle mani francesi circa 1200 prigionieri.[4] Pochi giorni dopo, giunto nei pressi di Novi, Saint-Cyr occupò il paese, sconfiggendo le forze di Karacsay.[5]

Con la situazione dell' ala destra stabilizzata, il resto dell' esercito poté scendere in pianura. Il nerbo delle forze francesi erano personalmente guidate da Championnet, mentre alti distaccamenti si occupavano di liberare i villaggi piemontesi dalle guarnigioni austriache e di coprire i fianchi del corpo principale mentre questo scendeva da Cuneo in direzione di Torino. Uno di questi distaccamenti era il corpo di Grenier.

Lo stesso argomento in dettaglio: Battaglia di Genola.

Costretti a ripiegare di fronte all'evidente superiorità nemica, i francesi raggiunsero prima Mondovi, dove altri reparti si erano rifugiati dopo aver affrontato gli austriaci: la città divenne un temporaneo punto di ritrovo per gli sconfitti. Le varie sconfitte subite dai singoli reparti francesi rappresentavano un grosso problema, sebbene questo non fosse evidente agli occhi del loro comandante: le truppe repubblicane, che erano state disperse e frammentate per tenere sotto controllo gli spostamenti austriaci e rafforzare la posizione dei francesi nella zona di Cuneo erano state progressivamente costrette ad allontanarsi dal fulcro dell'esercito, che marciava in direzione nord ed era privo di supporto da parte delle proprie ali, le uniche forze che potessero giungere in suo soccorso in tempo. Questo esponeva pericolosamente il gruppo di Championnet.

Infatti, pochi giorni dopo Centallo, Championnet si imbattè casualmente nel grosso dell'esercito austriaco, che si stava dirigendo verso Cuneo seguendo la sua stessa rotta: von Melas, che aveva concentrato le proprie forze invece di disperderle come i francesi, ottenne rapidamente un vantaggio e riuscì a costringere i francesi alla ritirata. Nel giro di due settimane, questi erano stati del tutto allontanati dalla pianura e la roccaforte di Cuneo messa sotto assedio. Era nei piani francesi il progetto di portare provviste in città, ma la presenza di nemici e gli eventi che seguirono la sconfitta di Centallo non lo permisero.

  1. ^ Saint-Cyr, pp. 9-12.
  2. ^ Jomini XV, pp. 312-313.
  3. ^ The 1799 Campaign in Italy: Championnet’s Attack – Clashes at Beinette Village, su www.napoleon-series.org. URL consultato il 2 settembre 2024.
  4. ^ The 1799 Campaign in Italy: Reorganization of the Right Wing – Battle at Bracco Pass, su www.napoleon-series.org. URL consultato il 2 settembre 2024.
  5. ^ The 1799 Campaign in Italy: St. Cyr’s Advance - Battle at Bosco (or 3rd Novi clash) – October 24, 1799, su www.napoleon-series.org. URL consultato il 2 settembre 2024.