Notechis scutatus
Serpente tigre | |
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Notechis scutatus | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Reptilia |
Ordine | Squamata |
Sottordine | Serpentes |
Famiglia | Elapidae |
Genere | Notechis Boulenger, 1896 |
Specie | N. scutatus |
Nomenclatura binomiale | |
Notechis scutatus (Peters, 1861) | |
Sinonimi | |
Hoplocephalus ater, Naja scutata, Notechis ater, Notechis ater ater, Notechis scutatus ater | |
Sottospecie | |
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Il serpente tigre (Notechis scutatus (Peters, 1861)) è un serpente velenoso della famiglia Elapidae, endemico dell'Australia. È l'unica specie del genere Notechis.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'aspetto di Notechis scutatus è estremamente variabile, solitamente misura all'incirca 100 cm, ma la femmina può raggiungere un massimo di 120 cm e il maschio di 150 cm.[senza fonte]
Le bande trasversali possono essere di colore giallo, marrone, olivastro, grigio o nero. La parte ventrale è color crema, arancio, giallo, verde o grigio.[3]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Notechis scutatus è diffuso nella parte meridionale dell'Australia (Nuovo Galles del Sud, Queensland, Australia Meridionale, Australia Occidentale e Tasmania).[1]
Ha molti habitat possibili tipicamente zone umide come paludi, fiumi, laghi, ma è anche presente in praterie, giardini e in città.[3]
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Il serpente tigre australiano non è molto aggressivo e vive vicino alla civiltà umana, infatti, non tende ad attaccare l'essere umano se non è realmente minacciato. Quando si sente in pericolo solleva la testa in una tipica posizione preliminare d'attacco e sibila. È noto per le sue finte di attacco e colpisce con precisione infallibile. Il serpente tigre usa il veleno per uccidere la preda, ma è anche possibile che usi la costrizione.[3][4]
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutrono specialmente di rane e rospi, tuttavia a dipendenza delle circostanze, si cibano anche di uccelli, roditori, lucertole e pesci. Le loro attività si svolgono principalmente di notte, ma le abitudini possono cambiare a dipendenza dell'habitat e delle temperature.[3][4]
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]La riproduzione del serpente tigre è ovovivipara. L'accoppiamento avviene in primavera e il periodo di gestazione è di circa quattro mesi e mezzo. In media sono partoriti tra i 20 e i 40 piccoli, ma un eccezionale record è stato di 64 individui da un esemplare.[3][4]
Veleno
[modifica | modifica wikitesto]Notechis scutatus è uno dei serpenti più velenosi al mondo. Il suo veleno è neurotossico, coagulante e citotossico. I sintomi locali possono essere di dolore e gonfiore, progressivamente però vari muscoli subiscono una paralisi conducendo ad una possibile trombosi. Anche i muscoli respiratori possono paralizzarsi e poi condurre all'asfissia. Il rischio di mortalità in caso di mancanza di cure è tra il 40 e il 50%.[4][5][6]
La cura più efficace è quella di somministrare il siero contro il veleno del serpente tigre. È possibile usare il siero polivalente che è generale per gli elapidi, ma spesso è necessario un dosaggio maggiore e può causare reazioni anafilattiche. Dunque se è possibile trovare tracce di veleno sulla ferita, si può identificare la specie responsabile e usare l'antidoto monovalente con un risultato più efficiente.[6][7]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Sinonimi
[modifica | modifica wikitesto]Sono stati riportati i seguenti sinonimi.[2]
- Naja scutata (Peters, 1861)
- Hoplocephalus ater (Krefft, 1866)
- Notechis ater (Krefft, 1866)
- Notechis ater subspecies ater (Krefft, 1866)
- Notechis scutatus subspecies ater (Krefft, 1866)
Sottospecie
[modifica | modifica wikitesto]Sono conosciute due sottospecie:[2]
- Notechis scutatus scutatus (Peters, 1861)
- Notechis scutatus occidentalis (Glauert, 1948)
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List classifica Notechis scutatus come specie a basso rischio (Least Concern).[1]
In molti stati australiani è una specie protetta, ed uccidere o ferirne uno può implicare una multa di 7,500$ e addirittura per alcuni stati una pena di 18 mesi in prigione.[8]
Inoltre è illegale esportare un serpente nativo australiano.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Cogger, H. 2010, Notechis scutatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato l'8 aprile 2016.
- ^ a b c (EN) Notechis scutatus, in The Reptile Database. URL consultato l'8 aprile 2016.
- ^ a b c d e Serpente tigre [collegamento interrotto], su Wesapiens.org. URL consultato l'8 aprile 2016.
- ^ a b c d Olivio G., Notechis scutatus, su PhotoMazza. URL consultato l'8 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2016).
- ^ Fulvio Fusco, Serpenti e i loro misteri, Tricase, Youcanprint Self-Publishing, 2014, p. 137, ISBN 9788891160645.
- ^ a b (EN) Notechis scutatus, su Clinical Toxinology Resources Website, University of Adelaide. URL consultato l'8 aprile 2016.
- ^ (EN) Sutherland S.K., Tiger Snake, su Australian Snake Bites, Novembre 2003. URL consultato l'8 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2008).
- ^ (EN) Parliament of South Australia, South Australia National Parks and Wildlife Act 1972 (PDF), su legislation.sa.gov.au, 3/7/2015. URL consultato l'8 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2016).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Notechis scutatum
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