Somniosus rostratus
Lemargo | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Classe | Chondrichthyes |
Sottoclasse | Elasmobranchii |
Superordine | Selachimorpha |
Ordine | Squaliformes |
Famiglia | Somniosidae |
Genere | Somniosus |
Specie | S. rostratus |
Nomenclatura binomiale | |
Somniosus rostratus (Risso, 1788) | |
Sinonimi | |
Scymnus rostratus | |
Nomi comuni | |
(EN) little sleeper shark | |
Areale | |
Il lemargo[2] (Somniosus rostratus (Risso, 1827)) è uno squalo marino appartenente alla famiglia Somniosidae, diffuso nel mar Mediterraneo e nell'oceano Atlantico orientale.[3] È una specie raramente osservata e tipica di acque profonde.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È uno squalo dal corpo tozzo e di piccole dimensioni, non superando i 143 cm.[4] La colorazione è nerastra.[2] Come tutti gli squali dell'ordine Squaliformes non è dotato di pinna anale, mentre ha due pinne dorsali di cui la seconda è collocata molto posteriormente. La pinna caudale è lievemente eterocerca, con il lobo superiore di dimensioni maggiori, e presenta una breve carena alla base.[5] Manca di fotofori.[5] Somiglia a Somniosus longus, dal quale si distingue per l'occhio in proporzione di diametro minore e la seconda pinna dorsale di dimensioni chiaramente inferiori della prima.[4]
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]La sua biologia è generalmente poco conosciuta.[1] Gli esemplari catturati nel mar Mediterraneo risultano nutrirsi principalmente di Histioteuthis e di altri cefalopodi (Abralia veranyi, Loligo vulgaris)[6] e in minor parte di crostacei e piccoli pesci.[7]
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]È viviparo.[1] Le femmine si spingono in acque meno profonde e più vicine alla costa per partorire;[8] alla nascita i piccoli (in genere tra 6 e 9, talvolta anche in numero maggiore)[7] misurano tra i 21 e i 28 cm.[1] I maschi raggiungono la maturità sessuale già a 70 cm, le femmine non prima degli 80.[1]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Vive tra i 200 e i 2700 m di profondità,[1] sulla piattaforma e lungo la scarpata continentale;[4] a causa di questa sua caratteristica, i limiti precisi dell'areale di questa specie non sono ben noti. Il lemargo è diffuso nell'est dell'oceano Atlantico e nell'ovest del mar Mediterraneo, dove potrebbe non essere molto raro pur essendo raramente osservato; ne sono stati catturati esemplari anche a Malta e sulle coste della Tunisia, dove non era mai stato trovato in precedenza.[8] Nell'Atlantico, è presente a Madera e lungo la costa nord della Francia. Risultano anche delle segnalazioni da Cuba.[1] È invece assente dal mar Nero.[9]
Pesca
[modifica | modifica wikitesto]È talvolta presente nel bycatch della pesca a strascico del gambero viola. È commestibile ma di scarso valore commerciale;[4] a volte le sue carni sono vendute come Centrophorus sp.[10] Dall'introduzione del palangaro mesopelagico per la pesca al pesce spada, le catture accidentali di S. rostratus nel mar Mediterraneo sono diventate più frequenti, avvenendo soprattutto quando l'attrezzo si rompe e gli ami scendono oltre i 1500 m di profondità.[10][11]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è stata descritta da Antoine Risso nel 1827 con il nome Scymnus rostratus.[3] Gli esemplari precedentemente identificati come Somniosus rostratus provenienti dall'oceano Pacifico sono ritenuti essere una specie differente, Somniosus pacificus.[12]
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Anche se non esistono misure specifiche per la protezione del lemargo, questa specie è interessata dai provvedimenti dedicati a proteggere gli squali che vivono in acque profonde, tra cui il limite di 1000 m alla pesca a strascico nel Mediterraneo e le restrizioni alla pesca alle Isole Canarie, Azzorre e a Madeira.[1]
La valutazione del 2009 della lista rossa IUCN classificava S. rostratus come "dati insufficienti". Nel mar Mediterraneo, le catture più frequenti dovute all'introduzione del palangaro mesopelagico hanno dimostrato che questa specie è più comune di quanto ritenuto in precedenza; date le poche informazioni sul suo ciclo vitale è però difficile valutare precisamente l'impatto che ciò avrà sulla sua popolazione,[7][10] tenendo anche conto che altre specie del genere Somniosus sono note per la loro longevità e ciclo vitale lento.[1] Nel 2016 la popolazione mediterranea è quindi stata nuovamente classificata come "dati insufficienti".[10]
La valutazione globale del 2020 classifica invece il lemargo come "a rischio minimo" perché è presente anche in aree in cui non sono note attività di pesca che interessano le acque profonde.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j (EN) Finucci, B., Cheok, J., Cotton, C.F., Kulka, D.W., Neat, F.C., Rigby, C.L., Tanaka, S. & Walker, T.I. 2020, Little Sleeper Shark, Somniosus rostratus (global), su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b Scimnorìnidi, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 19 febbraio 2021.
- ^ a b (EN) Somniosus rostratus, in WoRMS (World Register of Marine Species).
- ^ a b c d (EN) Somniosus rostratus, su FishBase. URL consultato il 12 febbraio 2021.
- ^ a b L. J.V. Compagno, 1984, p. 107.
- ^ (EN) Food and Feeding Habits Summary Somniosus rostratus, su FishBase. URL consultato il 12 febbraio 2021.
- ^ a b c (EN) F. Garibaldi, A. Rovellini, F. Alessandro, L. Lanteri e L. Orsi Relini, A rare or rarely caught species? The case of little sleeper shark Somniosus rostratus in the Ligurian Sea (Western Mediterranean), European Elasmobranch Association 2012, Milano, 2012.
- ^ a b (EN) C. Capapé, S. Rafrafi-Nouira, Y. Diatta, C. Reynaud, First record of little sleeper shark, Somniosus rostratus (Elasmobranchii: Squaliformes: Somniosidae), from the Tunisian coast, central Mediterranean Sea, in Acta Ichthyologica Et Piscatoria, vol. 50, n. 4, 2020, DOI:10.3750/AIEP/02998.
- ^ F. Serena, 2005, p. 29.
- ^ a b c d (EN) Guallart, J., Mancusi, C. & McCormack, C. 2016, Little Sleeper Shark Somniosus rostratus (Mediterranean), su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) F. Garibaldi, By-catch in the mesopelagic swordfish longline fishery in the Ligurian Sea (western Mediterranean) (PDF), in ICCAT Collect Vol Sci Papers, vol. 71, 2015, pp. 1495–1498.
- ^ (EN) Séret, B., Guallart, J., Vacchi, M., Mancusi, C. & McCormack, C. 2009, Little Sleeper Shark Somniosus rostratus (Global), su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) L. J.V. Compagno, Sharks of the world: An annotated and illustrated catalogue of shark species known to date, Part 1 - Hexanchiformes to Lamniformes (PDF)[collegamento interrotto], collana FAO Species Catalogue, vol. 4, Roma, Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, 1984, ISBN 9251013845.
- (EN) F. Serena, Field identification guide to the sharks and rays of the Mediterranean and Black Sea (PDF), collana FAO species identification guide for fishery purposes, 2005, ISBN 92-5-105291-3, ISSN 1020-6868 .
- (EN) D. A. Ebert e S. Fowler, An Illustrated Pocket Guide to the Sharks of the World, Princeton University Press, 2014.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Somniosus rostratus
- Wikispecies contiene informazioni su Somniosus rostratus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) ITIS Standard Report Page: Somniosus rostratus, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 19 febbraio 2021.