Halichoeres radiatus

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Halichoeres radiatus

giovane (sopra) e adulto
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseGnathostomata
ClasseActinopterygii
OrdinePerciformes
FamigliaLabridae
GenereHalichoeres
SpecieH. radiatus
Nomenclatura binomiale
Halichoeres radiatus
(Linnaeus, 1758)
Sinonimi

Halichoeres irideus torquatus
Parr, 1930
Iridio elegans
Bean, 1906
Iridio radiatus
(Linnaeus, 1758)
Julis crotaphus
Cuvier, 1829
Julis cyanostigma
Valenciennes, 1839
Julis opalina
Valenciennes, 1839
Julis patatus
Valenciennes, 1839
Labrus radiatus
Linnaeus, 1758

Esemplare fotografato a San Salvador

Halichoeres radiatus (Linnaeus, 1758) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Labridae diffuso nell'oceano Atlantico.[2]

Distribuzione e habitat

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Questa specie è comune nel golfo del Messico e nel mar dei Caraibi; il suo areale si estende dalla costa degli Stati Uniti (Carolina del Nord) agli arcipelaghi brasiliani di San Pietro e San Paolo e Fernando de Noronha.[1] Risulta invece assente dalle coste del Brasile continentale, dove è sostituito da Halichoeres brasiliensis.[3]

Vive fino a 55 m di profondità in barriere coralline, ma gli esemplari giovani difficilmente si spingono al di sotto dei 5 m.[3]

Tra le specie atlantiche di Halichoeres, H. radiatus è quella di dimensioni maggiori,[4] raggiungendo una lunghezza massima di 51 cm.[3] Presenta un corpo allungato e compresso lateralmente, con la testa dal profilo relativamente arrotondato negli adulti, priva di scaglie. La pinna caudale ha il margine dritto, la pinna dorsale e la pinna anale sono basse e lunghe e presentano rispettivamente 9 e 3 raggi spiniformi.[3]

I giovani hanno una colorazione arancione e bianca con due macchie nere, una più ampia sulla pinna dorsale e una più piccola alla base della pinna caudale. Gli adulti hanno una colorazione prevalentemente verde-bluastra macchiata di azzurro; l'area alla base delle pinne pettorali è scura e il margine della pinna caudale è giallo.[4][3] Può essere presente una fascia verticale più chiara a metà del corpo.[4]

Alimentazione

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È onnivoro[4] e si nutre principalmente di molluschi (gasteropodi, bivalvi e chitoni) e altri invertebrati bentonici come ricci di mare (in particolare Diadema antillarum),[5] anellidi e crostacei (sia granchi come Percnon gibbesi sia paguroidi).[6] Il suo livello trofico è 3,5.[3]

È oviparo e non sono note cure verso le uova. Le larve sono planctoniche e misurano intorno a 1,7 mm alla nascita.[7]

Non è di particolare interesse per la pesca commerciale e il consumo di questo pesce può causare ciguatera.[3] È talvolta presente nel mercato dei pesci d'acquario a prezzi elevati; le occasionali catture per l'acquariofilia avvengono soprattutto nel Mar dei Caraibi.[3][1]

Conservazione

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Halichoeres radiatus è una specie comune per cui non sono note particolari minacce, e il suo areale si sovrappone a diverse aree marine protette, quindi la lista rossa IUCN l'ha classificato come "a rischio minimo" (LC) nel 2010.[1]

  1. ^ a b c d (EN) Rocha, L. & Craig, M. 2010, Halichoeres radiatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Froese, R. and D. Pauly. Editors. (2021), Halichoeres radiatus, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  3. ^ a b c d e f g h (EN) Halichoeres radiatus, su FishBase. URL consultato il 12 maggio 2021.
  4. ^ a b c d M. W. Westneat, 2002, p. 1715.
  5. ^ (EN) Food items reported for Halichoeres radiatus, su FishBase. URL consultato il 12 maggio 2021.
  6. ^ (EN) Food and Feeding Habits Summary Halichoeres radiatus, su FishBase. URL consultato il 12 maggio 2021.
  7. ^ (EN) Larvae Information Summary for Halichoeres radiatus, su FishBase. URL consultato il 12 maggio 2021.
  • (EN) M. W. Westneat, Labridae: Wrasses (PDF), in Kent E. Carpenter (a cura di), The Living Marine Resources of the Western Central Atlantic Volume 3: Bony fishes part 2 (Opistognathidae to Molidae), sea turtles and marine mammals, collana FAO Species Identification Guide for Fishery Purposes, Roma, Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, 2002.

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