Indice
Valorugby Emilia
Valorugby Emilia S.S.D. a r.l. Rugby a 15 | |
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«I Diavoli» | |
Uniformi di gara | |
Colori | rosso e nero |
Simboli | diavolo |
Dati societari | |
Città | Reggio Emilia |
Paese | Italia |
Sede | via A. Assalini, 7, 42123 Reggio Emilia |
Federazione | Federazione Italiana Rugby |
Fondazione | 1945 |
Storico nomi |
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Presidente | Enrico Grassi |
Allenatore | Marcello Violi |
Palmarès | |
Coppe Italia | 1 |
Stadio | |
Stadio Mirabello (4 400 posti) | |
Impianto alternativo: campo A CS di via Assalini, quartiere Migliolungo (607 posti) | |
Dati aggiornati al 25 agosto 2024 | |
Il Valorugby Emilia SSD è un club italiano di rugby a 15 con sede a Reggio Emilia.
Fondato nel 1945 come Sempre Avanti, assunse la denominazione di Rugby Reggio già nel 1948. Negli anni 1960 il club ebbe nuovo impulso sotto l'insegna della polisportiva U.S. La Torre; del 1970 l'acquisizione dell'effettiva autonomia come Società Sportiva Rugby Reggio. Divenuta associazione sportiva dilettantistica nei primi anni duemila, nel 2018 assunse la denominazione attuale con la nuova proprietà.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Gli inizi
[modifica | modifica wikitesto]Il rugby a Reggio Emilia nacque nel 1945, quando un gruppo di pionieri fondò la “Sempre Avanti”, che assunse la denominazione di “Rugby Reggio” già dal 1948. Dopo una decina di stagioni il gruppo si sciolse, ma per volontà di alcuni ex giocatori della prima ora, tra i quali Ovilio Montanari in primis, negli anni 1960 venne data vita ad una nuova Società che mosse i primi passi sotto l'insegna dell'Unione Sportiva La Torre, per poi acquisire l'effettiva autonomia negli anni 1970 con la denominazione di Società Sportiva Rugby Reggio[1][2].
La prima volta in serie B
[modifica | modifica wikitesto]Dopo alcune stagioni, verso la metà degli anni 1970, il club ottenne la promozione in serie B, allora il secondo campionato nazionale, dopo essersi classificata al primo posto nel girone D della serie C 1973-74. Nella stagione 1980-81, dopo la retrocessione dell'anno precedente e sotto la guida tecnica di Gian Battista Castagnetti, la squadra si laureò campione d’Italia di serie C. Il campionato era suddiviso in sette gironi e le prime di ciascuno di essi si sarebbero poi incontrate nella fase a play-off. La finale che assegnava il titolo di campione d’Italia fu Reggio Emilia — Montebelluna, disputata allo stadio Mario Battaglini di Rovigo e vinta dagli emiliani con il punteggio di 4 a 3[2][3].
Le stagioni di serie A
[modifica | modifica wikitesto]Nella stagione 1993-94, ancora con Gian Battista Castagnetti sulla panchina, la squadra ottenne la prima promozione dalla serie B alla A2, vincendo in finale a Pieve contro i veneti del Rugby Frassinelle guidati da Isidoro Quaglio. La stagione successiva, la prima in serie A2 nella storia del club, terminò con l'immediata retrocessione[2].
Nella stagione di serie B 2000-01 il Reggio Emilia ottenne la promozione in serie A, alla quale partecipa per le tre successive stagioni 2001-02, 2002-03 e 2003-04, con la denominazione di Majorca Rugby Reggio per ragioni di sponsorizzazione. Nell'estate 2004, a causa di una crisi societaria, il club rinunciò all'iscrizione in serie A ripartendo dalla serie C[4]. Grazie a due promozioni consecutive[5][6], nel 2006-07 l'Exagerate Rugby Reggio partecipò nuovamente al campionato di serie A, per poi essere ancora retrocessa in B due anni più tardi[7], prima di una nuova promozione in serie A2 al termine della stagione 2009-10, sotto la denominazione di Cosmo Haus Rugby Reggio[8].
L'Eccellenza, la prima divisione
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2010-11, in serie A2 da neopromossa, la formazione della Cosmo Haus, title sponsor del cub, mantenne l'imbattibilità nelle gare casalinghe della stagione regolare conquistando con cinque giornate di anticipo la promozione in serie A1. Durante i play-off 2010-11 per la promozione in Eccellenza, il Rugby Reggio uscì sconfitto dalle semifinali contro Calvisano[9] ma, vista la decisione maturata all'interno del GranDucato di non prendere parte all'Eccellenza per la stagione sportiva 2011-12, il Reggio Emilia, acquistando il titolo sportivo da quest'ultimo, ebbe il diritto di parteciparvi al suo posto[10].
Nella stagione 2011-12, la prima di massima divisione nella storia della Società, il club si aggiudicò entrambi i derby contro i Crociati di Parma e altre partite con L'Aquila, San Gregorio e S.S. Lazio; queste vittorie portarono al raggiungimento della salvezza matematica alla penultima giornata di campionato. Nel Trofeo Eccellenza il Reggio conquistò una vittoria storica: la prima contro il Calvisano, poi vincitore sia dello scudetto sia del Trofeo Eccellenza, sconfitto tra le mura amiche della Canalina per 15-10. Nella stagione successiva il Rugby Reggio raggiunse nuovamente la salvezza, classificandosi al 10º posto davanti a Crociati e L’Aquila con diverse giornate d'anticipo. Nel 2013-14 la squadra si classificò nuovamente decima, penultima, venendo retrocessa in serie A a causa dell'aumento del numero delle retrocessioni da una a due squadre.
Nella stagione 2014-15 i Diavoli parteciparono al campionato italiano di serie A; la prima squadra fu nota come Conad Reggio per ragioni di sponsorizzazione legate allo sponsor principale Conad. Nella stagione successiva, dopo aver vinto quasi tutte le gare di campionato, la squadra si aggiudicò anche le semifinali play-off contro la Capitolina, centrando la promozione in Eccellenza e l'accesso alla finale per il titolo. Il 22 maggio 2016, allo stadio Luigi Zaffanella di Viadana, il Conad Reggio guidato da Roberto Manghi si laureò campione d’Italia di serie A, superando in finale il Pro Recco col punteggio netto di 33-5[11].
Dalla stagione 2016-17 la squadra fece il suo ritorno in prima divisione dopo due anni di assenza, grazie alla promozione conquistata sul campo l'anno precedente, classificandosi al 7º posto sia nel 2017 sia nel 2018.
Il Valorugby Emilia
[modifica | modifica wikitesto]Nel luglio del 2018 un nuovo assetto societario subentrò ai cinquant'anni di storia della vecchia gestione del presidente Giorgio Bergonzi; la neonata Valorugby Emilia si pose di portare avanti il testimone dell'ex presidente con l'obiettivo di rilanciare il club con un progetto solido che guardi al futuro del club stesso, ma soprattutto a quello dei giovani e della loro valorizzazione, tenendo insieme crescita umana e risultati sportivi, mettendo in luce il valore sociale che il rugby ha per il territorio. Al timone della nuova Società gli esponenti di due importanti realtà imprenditoriali emiliane, Elettric80 e BEMA, aziende con sede a Viano specializzate nel campo dell'automazione integrata; il nuovo presidente è Enrico Grassi, imprenditore emiliano patron delle due società[12].
Nel 2018-19, stagione d'esordio della nuova Società, la squadra approdò per la prima volta alle semifinali scudetto dopo il 4º posto della stagione regolare, uscendo sconfitta dal doppio confronto con Calvisano. In Coppa Italia, il Valorugby si classificò al primo posto nel girone 2, qualificandosi per la finale. Il 30 marzo, allo stadio Sergio Lanfranchi di Parma, si aggiudicò il titolo contro il Valsugana imponendosi per 32 a 10 grazie alle mete di Gennari, Amenta e Fusco e ai piazzati di Gennari[13].
Cronistoria
[modifica | modifica wikitesto]Cronistoria del Valorugby Emilia[14] |
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Colori e simboli
[modifica | modifica wikitesto]I colori sociali del club sono storicamente il rosso ed il nero[15], solitamente disposti a righe orizzontali alterne sulle prime uniformi. Tuttavia, recentemente, il nuovo assetto societario del Valorugby ha progressivamente abbracciato il bianco ed il granata[14][16], diventati predominanti sulle divise da gioco; il granata in particolare è il colore proprio della società calcistica cittadina e storicamente simbolo di tutto lo sport reggiano[15][16].
Nel 2010 la precedente società Rugby Reggio ASD cambiò lo stemma del club[17] inserendovi all'interno un diavoletto stilizzato; ad accompagnarlo, uno slogan pubblicitario pensato per la campagna abbonamenti: «Chi sostiene i diavoli del Rugby Reggio si merita il paradiso!»[18]. Il simbolo nel nuovo logo, rivisitato nel 2018 dal Valorugby Emilia SSD, diventò presto il soprannome dei giocatori della squadra, comunemente conosciuti come Diavoli[18].
Strutture
[modifica | modifica wikitesto]Lo stadio Mirabello è l'impianto sportivo utilizzato per ospitare le gare interne della prima squadra senior del club. Utilizzato già nei primi anni 2000 durante la militanza nel campionato di serie A[19], rimase casa del rugby anche dopo la rinuncia alla serie cadetta e la conseguente iscrizione al campionato di serie C, la quarta divisione nazionale, fino alla stagione sportiva 2007-08[20][21][22][23]. Terminata la costruzione della tribuna che si affaccia sul campo principale di via Assalini, dal biennio 2008-09 il Rugby Reggio tornò a gareggiare nell'antica sede nella zona della Canalina[24]. Nella stagione 2011-12, che sancì l'esordio nella massima divisione del campionato italiano di rugby, la società riprese a disputare allo stadio alcune partite di rilievo[25][26] e, dal dicembre 2016, il rugby ritornò definitivamente a calcare in pianta stabile il prato del Mirabello[27].
Il centro di allenamento del club è situato in via Antonio Assalini, nel quartiere Migliolungo (zona della Canalina); l'impianto è dotato di due campi sportivi: il campo A in erba naturale di dimensioni 120 × 60 m ed il campo B in sintetico (93 × 48 m). Il campo A, utilizzato come impianto alternativo per gli incotri casalinghi della prima formazione, è provvisto di illuminazione artificiale e di una tribuna laterale sul lato ovest con una capienza totale di 607 posti a sedere[28].
Settore giovanile
[modifica | modifica wikitesto]Il settore juniores del club emiliano è gestito dal Valorugby Emilia SSD[29], la medesima Società della prima formazione senior, alla quale fanno capo anche le categorie Under-15, Under-17 ed Under-19[30].
Il Valorugby Young ASD è invece la Società responsabile del mini rugby, formazioni dall'Under-5 all'Under-13, attualmente presieduta da Massimo Mussini[29][31].
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Stagioni sportive
[modifica | modifica wikitesto]Le stagioni sportive del club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega.
Stagione attuale
[modifica | modifica wikitesto]Giocatori di rilievo
[modifica | modifica wikitesto]Tra i giocatori selezionati nelle rispettive nazionali maggiori durante il periodo di militanza nella prima squadra della Società emiliana, figurano: Matteo Dell'Acqua (Brasile)[32] e Gonzalo Jesús García (Argentina)[33]; Cristian Bezzi, Luca Bigi, David Odiete e Daniele Rimpelli sono, invece, i quattro giocatori reggiani di maggiore rilievo internazionale cresciti nel vivaio del club[34].
Fra gli altri giocatori di maggiore importanza internazionale che hanno vestito le divise del club reggiano, si annoverano: Dario Chistolini, Javier Díaz (Argentina), Carlo Festuccia, Roberto Mandelli, Antonio Mannato, Silao Leaega, Viliami Vaki, Roland Suniula.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Storia, su uslatorre.it, Unione Sportiva La Torre. URL consultato il 1º gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2021).«Nel 1962 rifiorì anche il rugby, grazie all'impegno di Guido Zanichelli e di Ovillo Montanari. […] L'Assemblea straordinaria del 10/06/1974 nella quale a stragrande maggioranza si deliberava la cessione delle attività maggiori (pallacanestro, pallavolo, rugby e baseball) a gruppi autonomi. Cessione accompagnata da Dirigenti, Allenatori e materiale sportivo.»
- ^ a b c Storia – Dal 1945 Sempre Avanti, su valorugby.it, Valorugby Emilia SSD. URL consultato il 14 gennaio 2020.
- ^ a b Pierpaolo Zucchetti, Rugby in trionfo 24 anni fa [collegamento interrotto], in Gazzetta di Reggio, 3 aprile 2005. URL consultato il 12 novembre 2020.
- ^ Pierpaolo Zucchetti, Rugby Reggio, spazio ai giovani, in Gazzetta di Reggio, 6 settembre 2004. URL consultato il 1º aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2022).
- ^ Rugby, la Careca Exagerate festeggia la promozione in B, in Gazzetta di Reggio, 14 giugno 2005. URL consultato il 1º aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2022).
- ^ Rugby, Reggio torna in A dopo due anni, in Gazzetta di Reggio, 22 maggio 2006. URL consultato il 1º aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2022).
- ^ Pierpaolo Zucchetti, L'Exagerate saluta la serie A, in Gazzetta di Reggio, 19 maggio 2008. URL consultato il 1º aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2022).
- ^ Cosmo Haus conquista la promozione in A, in Gazzetta di Reggio, 31 maggio 2010. URL consultato il 1º aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2022).
- ^ Orgoglio rossonero, in Gazzetta di Reggio, 23 maggio 2011. URL consultato il 1º aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2022).
- ^ Il Rugby Reggio fra le 10 grandi, in Gazzetta di Reggio, 21 giugno 2011. URL consultato il 1º aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2022).
- ^ I Diavoli rossoneri tornano in Eccellenza, su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 22 maggio 2016. URL consultato il 1º aprile 2022.
- ^ Nasce Valorugby Emilia, su bemaautomazioni.com, BEMA S.r.l., 4 luglio 2018. URL consultato il 1º aprile 2022.
- ^ Il Valorugby Emilia vince la Coppa Italia 2019, su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 30 marzo 2019. URL consultato il 1º aprile 2022.
- ^ a b Rugby 2022, p. 106.
- ^ a b Valorugby, nuove divise: i Diavoli vestono granata, in il Resto del Carlino, Reggio Emilia, 23 settembre 2021. URL consultato il 1º marzo 2022.
- ^ a b Il granata nella nuova maglia del Valorugby, in Gazzetta di Reggio, 13 settembre 2018. URL consultato il 1º marzo 2022.
- ^ Reggio sia fiera della sua squadra di rugby, in Gazzetta di Reggio, 12 agosto 2010. URL consultato il 1º marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2022).
- ^ a b Signori, la Cosmo Haus, in Gazzetta di Reggio, 29 settembre 2010. URL consultato il 1º marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2022).
- ^ Pierpaolo Zucchetti, Il Rugby Reggio all'esordio, in Gazzetta di Reggio, 19 ottobre 2003. URL consultato il 1º marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2022).
- ^ Rugby targato Careca Exagerate, la squadra giocherà al Mirabello, in Gazzetta di Reggio, 18 settembre 2004. URL consultato il 1º marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2022).
- ^ Pierpaolo Zucchetti, Careca Exagerate al Mirabello, in Gazzetta di Reggio, 16 settembre 2005. URL consultato il 1º marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2022).
- ^ Pierpaolo Zucchetti, Exagerate col Brescia per riprendere slancio, in Gazzetta di Reggio, 15 ottobre 2006. URL consultato il 1º marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2022).
- ^ Pierpaolo Zucchetti, Exagerate resta al Mirabello, in Gazzetta di Reggio, 25 settembre 2007. URL consultato il 1º marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2022).
- ^ Rugby, Exagerate da ieri al lavoro, in Gazzetta di Reggio, 2 settembre 2008. URL consultato il 1º marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2022).
- ^ Ginevra Del Bene Errico, Rugby Reggio-Rovigo, si va al Mirabello [collegamento interrotto], in Gazzetta di Reggio, 22 settembre 2011. URL consultato il 1º marzo 2022.
- ^ Rugby Reggio al Mirabello anche con L'Aquila, in Gazzetta di Reggio, 14 ottobre 2011. URL consultato il 1º marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2022).
- ^ Roberto Fontanili, Il Rugby Reggio torna a calcare il Mirabello, in Gazzetta di Reggio, 8 dicembre 2016. URL consultato il 1º marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2022).
- ^ Impianti Sportivi – Campi Rugby, su fondazionesport.it, Fondazione per lo Sport del Comune di Reggio Emilia. URL consultato il 1º marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2019).
- ^ a b Organigramma, su valorugby.it, Valorugby Emilia SSD. URL consultato il 1º marzo 2022.
- ^ Settore juniores, su valorugby.it, Valorugby Emilia SSD. URL consultato il 1º marzo 2022.
- ^ Settore minirugby, su valorugby.it, Valorugby Emilia SSD. URL consultato il 1º marzo 2022.
- ^ Il diavolo Matteo Dell’Acqua: «Che emozione l’haka maori», in Gazzetta di Reggio, 17 novembre 2018. URL consultato il 1º gennaio 2022.
- ^ Marco Bellabeni, "Ho realizzato il sogno che avevo da bimbo", in il Resto del Carlino, Reggio Emilia, 16 settembre 2021. URL consultato il 1º gennaio 2022.
- ^ Rugby 2022, pp. 298-319.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paolo Pacitti e Francesco Volpe, Rugby 2022, Roma, Zesi, 2021.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su valorugby.it.