Indice
Quadraspidiotus perniciosus
Cocciniglia di San José | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Exopterygota |
Subcoorte | Neoptera |
Superordine | Paraneoptera |
Sezione | Rhynchotoidea |
Ordine | Rhynchota |
Sottordine | Homoptera |
Sezione | Sternorrhyncha |
Superfamiglia | Coccoidea |
Famiglia | Diaspididae |
Genere | Quadraspidiotus |
Specie | Q. perniciosus |
Nomenclatura binomiale | |
Quadraspidiotus perniciosus Comstock, 1881 | |
Sinonimi | |
Aspidiotus perniciosus | |
Nomi comuni | |
Cocciniglia di S. José, |
La cocciniglia di San José (Quadraspidiotus perniciosus Comstock, 1881) è un insetto Rincote della superfamiglia dei Coccoidea (famiglia Diaspididae). Deve il suo nome comune dalla città di San Jose, in California, dove Comstock lo studiò e classificò nel 1881.
Specie ormai cosmopolita, è ritenuta la cocciniglia più pericolosa del mondo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fu probabilmente introdotta a San José nel 1870 da legname importato dalla Cina. Nel 1890 si diffuse in tutta la California, nel 1895 il contagio si estese a molti vivai e frutteti, soprattutto negli stati dell'Est. Charles Lester Marlatt fece indagini entomologiche in Cina, Giappone e nell'isola di Java nel 1901-02. È arrivata anche in Europa all'inizio del XX secolo, probabilmente tramite le imbarcazioni provenienti dalle Americhe.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Questo insetto possiede uno scudetto protettivo, di colore grigiastro-plumbeo, allungato nei maschi e tondeggiante nelle femmine. Questi scudetti, detti anche follicoli, si sovrappongono al fine di formare strati spessi ed, a volte, impermeabili ai trattamenti fitosanitari.
Danni
[modifica | modifica wikitesto]La Cocciniglia di San José provoca danni sugli organi legnosi, attraverso punture e la loro saliva determina delle alterazioni cromatiche rossastre, che evidenziano il sollevamento della scorza; in seguito i tessuti necrotizzano determinando deformazioni e disseccamenti sui rami. I gravi attacchi causano, invece, ingrossamenti degli strati dei follicoli, comportando asfissia sugli organi attaccati. Sulle foglie compaiono punteggiature necrotiche, che comportano, in certi casi, delle filloptosi. I frutti manifestano macchie rossastre con un puntino centrale di colore grigio; le macchie determinano il deprezzamento dei frutti. Questo fitofago sverna come neanide e compie tre generazioni annuali.
Metodi di lotta
[modifica | modifica wikitesto]A partire dal 1940, il Decreto Ministeriale ha dichiarato la lotta, contro il Quadraspidiotus perniciosus, obbligatoria, da effettuare in presenza di attacchi sulle Drupacee e sulle Pomacee. La lotta chimica deve essere fatta in inverno o nelle fasi di rottura delle gemme. I prodotti da utilizzare sono: polisolfuri di calcio od oli bianchi attivati. Gli interventi si possono fare anche in altri momenti:
- all'uscita delle neanidi di prima generazione, con clorpirifos-metile, dimetoato e buprofezin;
- all'uscita delle neanidi di terza generazione, a fine estate, con la caduta delle foglie.
In caso di infestazioni massicce, è molto utile effettuare spazzolature su tronchi. La lotta biologica si basa sulla conservazione ambientale di Coccinellidi predatori, come: Chilocorus bipustulatus e Exochomus quadripustulatus. Sempre nella lotta biologica, è previsto anche l'inserimento dell'Imenottero parassitoide Encarsia perniciosi, ormai ben acclimato in Italia dal 1932.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Quadraspidiotus perniciosus
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) San Jose scale, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.