Mezzo di trazione ferroviario
Nella tecnica e nell'organizzazione delle ferrovie si definisce mezzo di trazione (o unità di trazione) un veicolo dotato di apparato motore e destinato a trainare un treno.
In tale definizione rientrano tanto le locomotive, da treno e da manovra, quanto i veicoli dotati di motore e destinati autonomamente al trasporto di viaggiatori e di merci (automotrici e autotreni, indipendentemente dal tipo di propulsione impiegato)[1].
Nei casi di veicoli come gli autotreni e gli elettrotreni, costituiti da più parti normalmente inscindibili di cui solo alcune sono dotate di propulsori, a volte la bibliografia specializzata definisce "unità di trazione" l'elemento dotato di motori[Nota 1].
Esistono anche veicoli ferroviari che costituiscono esclusivamente unità di trazione prive di cabina, dette "Unità B", che necessitano di lavorare collegate ad "Unità A" dotate di comandi di controllo (cabina), come locomotive complete o carrozze semipilota. Tali veicoli sono anche detti booster unit o cabless, e sono generalmente diffuse nel nord America per i convogli merci; in Italia furono presenti in passato come unità di manovra le E.322 e le E.324.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ P. es., l'elettrotreno FS ETR.401 "Pendolino" è costituito da due semitreni scindibili solo in officina. Ognuno di essi, in quanto dotato di motori e di circuiti di comando e di controllo, viene definito "unità di trazione".
Riferimenti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Guida e Milizia, p. 216.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Filippo Cesari, Vito Rizzo e Settimio Lucchetti, Elementi generali dell'esercizio ferroviario. Tradizione, evoluzione, sviluppi, 2ª ed. a cura di Luca Franceschini, Antonio Garofalo, Renzo Marini e Vito Rizzo, Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, 2017, ISBN 978-88-95634-12-8.
- Pier Luigi Guida e Eugenio Milizia, Dizionario ferroviario. Movimento, circolazione, impianti di segnalamento e sicurezza, 2ª ed., Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, 2004.