Graphic journalism
Il graphic journalism[1] (in lingua italiana giornalismo a fumetti[2][3]) è un particolare genere di fumetti in cui gli avvenimenti narrati non sono fittizi ma appartenenti alla storia e alla cronaca della realtà, narrati in forma giornalistica.[4][5]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Gli antecedenti del giornalismo a fumetti includevano incisori come Currier e Ives e George Luks, che hanno illustrato le battaglie della guerra civile americana; e fumettisti politici come Thomas Nast. Storicamente, la rappresentazione pittorica (tipicamente incisioni) di eventi di cronaca era comunemente usata prima della proliferazione della fotografia in pubblicazioni come The Illustrated London News e Harper's Magazine.
Negli inizi del 1920 circa, la rivista politica The New Masses inviava fumettisti per coprire scioperi e battaglie sindacali, ma erano limitati a vignette a vignetta singola.
Jen Sorensen è stata redattrice della sezione "Graphic Culture" di Splinter News (ex Fusion) dal 2014 al 2018, mentre Matt Bors ha curato la raccolta di fumetti online The Nib dal 2014; entrambi i siti pubblicano articoli di giornalismo a fumetti.
Nel maggio 2016, il New York Times ha messo in primo piano il giornalismo a fumetti per la prima volta con Inside Death Row, di Patrick Chappatte (con Anne-Frédérique Widmann), una serie in cinque parti sulla pena di morte negli Stati Uniti. Nel 2017 ha pubblicato Welcome to the New World, di Jake Halpern e Michael Sloan, che racconta una famiglia di rifugiati siriani che si stabilisce negli Stati Uniti. La serie è stata pubblicata nell'edizione cartacea della Sunday Review da gennaio a settembre 2017 e ha vinto il Premio Pulitzer per la miglior vignetta editoriale nel 2018.
A novembre 2019 è uscito in Italia il libro Libia, sulla guerra in Libia, scritto da Francesca Mannocchi e disegnato da Gianluca Costantini; tradotto e pubblicato in Francia nel 2020.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Comicom, 10 capolavori del graphic journalism, su Linkiesta, 2 novembre 2012. URL consultato il 18 gennaio 2019.
- ^ Giorgio Mottana, Il giornalismo e la sua tecnica, G. Miano, 1960. URL consultato il 18 gennaio 2019.
- ^ Matteo Stefanelli, La sbornia editoriale del graphic journalism, e la sfida della libraria, su Fumettologica, 3 ottobre 2017. URL consultato il 18 gennaio 2019.
- ^ Graphic journalism, in Lessico del XXI secolo, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012. URL consultato il 18 gennaio 2019.
- ^ Graphic journalism, quando la cronaca si racconta con i disegni, su adnkronos.com, Adnkronos, 6 dicembre 2018. URL consultato il 18 gennaio 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Fasiolo, Italia da fumetto: il graphic journalism e la narrativa disegnata che raccontano la realtà italiana di ieri e di oggi, Latina, Tunué, 2012, ISBN 978-88-97165-31-6.
- Gianni Bono e Alfredo Castelli, Gli anni del Corriere dei ragazzi. Quando il Corriere dei Piccoli diventò grande (1972-1976), Milano, Rizzoli, 2013, ISBN 978-88-17-03559-0.
- Carlo Gubitosa, Il giornalismo a fumetti. Raccontare il mondo col linguaggio della nona arte, Salerno, Nicola Pesce Editore, 2018, ISBN 978-88-94818-69-7.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su graphic journalism
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Il Pasquino all'istmo di Suez, 1870, primissimo esempio di graphic journalism italiano, copia digitalizzata su Internet Archive dall'Archivio del '900 del Mart di Rovereto.