Gaio Veturio Gemino Cicurino
Gaio Veturio Gemino Cicurino | |
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Console della Repubblica romana | |
Nome originale | Gaius Veturius Geminus Cicurinus |
Gens | Veturia |
Consolato | 499 a.C. |
Gaio Veturio Gemino Cicurino (in latino Gaius Veturius Geminus Cicurinus; fl. V secolo a.C.) è stato un politico romano del V secolo a.C.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu il primo rappresentante della gens Veturia a essere eletto al consolato e precisamente nel 499 a.C. con Tito Ebuzio Helva[1]; probabilmente era il fratello del console del 494 a.C., Tito Veturio Gemino Cicurino.
Il nome Vetusio con cui venne reso noto nell'opera liviana si è conservato per arcaismo mentre il nome diventa Veturio per la legge del rotacismo latino.
Con il collega Tito Ebuzio fu console nell'anno in cui i romani condussero l'assedio di Fidenae[2] e la presa di Crustumerium; sempre in quell'anno la città di Preneste lasciò il campo dei Latini per allearsi a Roma.
I rapporti con i Latini, che aveva portato nel 501 a.C. alla nomina di Tito Larcio a dittatore, il primo nella storia dell'Urbe, stavano rapidamente degenerando verso uno scontro che ormai non sembrava più procrastinabile.[1]
In questa situazione di grave pericolo per Roma, secondo il racconto di Tito Livio[1] (ma non per quello di Dionigi), Aulo Postumio fu eletto dittatore, e Tito Ebuzio fu nominato Magister equitum, mentre Livio non ci ha tramandato più alcuna informazione circa il ruolo di Gaio Veturio negli avvenimenti successivi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, Libro V.
- Tito Livio, Ab Urbe condita libri, Libro II.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Antichità romane, Libri IV - VII
- (LA) Ab Urbe condita libri, Libro II, su thelatinlibrary.com.