Emanuele Catarinicchia
Emanuele Catarinicchia vescovo della Chiesa cattolica | |
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Super omnia charitas | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 12 luglio 1926 a Partinico |
Ordinato presbitero | 2 aprile 1949 |
Nominato vescovo | 11 novembre 1978 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 17 dicembre 1978 dal cardinale Sebastiano Baggio |
Deceduto | 26 gennaio 2024 (97 anni) a Mazara del Vallo |
Emanuele Catarinicchia (Partinico, 12 luglio 1926 – Mazara del Vallo, 26 gennaio 2024[1]) è stato un vescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la maturità classica e la laurea in filosofia presso l'Università degli Studi di Palermo, è entrato nel Seminario arcivescovile di Monreale. È stato ordinato sacerdote il 2 aprile 1949.[2]
Insegna nel Seminario di Monreale, fa parte di vari organismi dell'arcidiocesi di Monreale, è parroco della parrocchia del Carmine in Monreale e successivamente diviene arciprete-decano della chiesa madre di Corleone.
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]Vescovo di Cefalù
[modifica | modifica wikitesto]L'11 novembre 1978 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo di Cefalù; succedendo a Salvatore Cassisa, nominato arcivescovo metropolita di Monreale. Il 17 dicembre successivo ha ricevuto l'ordinazione episcopale nella chiesa madre di Corleone, dal cardinale Sebastiano Baggio, prefetto della Congregazione per i vescovi, co-consacranti Corrado Mingo, arcivescovo emerito di Monreale, e Salvatore Cassisa. Ha preso possesso della diocesi il 20 gennaio 1979.[2]
Vescovo di Mazara del Vallo
[modifica | modifica wikitesto]Il 7 dicembre 1987 viene trasferito nella diocesi di Mazara del Vallo, prendendo possesso della diocesi il 30 gennaio 1988, dove resterà per quindici anni fino al 15 novembre 2002, quando diviene vescovo emerito. Gli succede mons. Calogero La Piana.
Appena trasferito a Mazara del Vallo, avvia un'intensa opera pastorale. Primo fra tutti i pensieri è riapertura del Seminario Vescovile, sito in piazza della Repubblica, di fronte al Palazzo Vescovile. Nel 1989, la struttura chiusa a seguito del terremoto del 1968 che colpì la valle del Belice, riapre le porte ad una decina di adolescenti, che frequentano le scuole superiori della città, ma allo stesso tempo vivono nel seminario. Dal 1989 al 2002, Mons. Catarinicchia ordinerà circa 30 presbiteri.
Promuove il XV sinodo della Chiesa mazarese, indetto il 1º dicembre 1990 e celebrato nel 1995, con le costituzioni sinodali che entrano in vigore il 1º gennaio 1996.[4]
Nel 1993 papa Giovanni Paolo II indice un anno giubilare straordinario per la diocesi in occasione dei 900 anni della sua istituzione e, l'8 maggio, visita Mazara del Vallo.[4]
Da vescovo emerito decide di rimanere a vivere a villa Tilotta a Mazara del Vallo [5]dove morì il 26 gennaio 2024, all'età di 97 anni. Per due giorni nella sala del trono del palazzo vescovile fu allestita la camera ardente fino alle esequie che sono celebrate il 29 gennaio dal vescovo di Acireale e presidente della Conferenza episcopale siciliana, Antonino Raspanti, nella cattedrale di Mazara del Vallo,[2][6].
Il 20 marzo 2024 a quasi due mesi dalla morte è stato sepolto all'altare di San Vito della medesima Cattedrale.
Stemma
[modifica | modifica wikitesto]D'azzurro con in punta monte caricato da leone d'oro impugnante una fiamma che si erge sino ad una cometa d'argento.
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Cardinale Enrico Enriquez
- Arcivescovo Manuel Quintano Bonifaz
- Cardinale Buenaventura Córdoba Espinosa de la Cerda
- Cardinale Giuseppe Maria Doria Pamphilj
- Papa Pio VIII
- Papa Pio IX
- Cardinale Alessandro Franchi
- Cardinale Giovanni Simeoni
- Cardinale Antonio Agliardi
- Cardinale Basilio Pompilj
- Cardinale Adeodato Piazza, O.C.D.
- Cardinale Sebastiano Baggio
- Vescovo Emanuele Catarinicchia
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Chiesa, morto a Mazara vescovo emerito Emanuele Catarinicchia, su ansa.it, ANSA, 26 gennaio 2024. URL consultato il 26 gennaio 2024.
- ^ a b c È morto mons. Emanuele Catarinicchia, vescovo emerito di Cefalù e Mazara del Vallo, su chiesedisicilia.org, 26 gennaio 2024. URL consultato il 29 gennaio 2024.
- ^ Redazione, Sepoltura nella Cattedrale di Mazara per il vescovo emerito Catarinicchia, su Trapanisi.it, 21 marzo 2024. URL consultato il 27 luglio 2024.
- ^ a b La Storia, su diocesimazara.eu, Diocesi di Mazara del Vallo. URL consultato il 28 dicembre 2016.
- ^ Mazara, villa Tilotta verrà riconsegnata alla parrocchia Cristo Re, su www.primapaginamazara.it. URL consultato il 26 luglio 2024.
- ^ Oggi i funerali del vescovo emerito Catarinicchia, su tp24.it, 29 gennaio 2024. URL consultato il 29 gennaio 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pietro Pisciotta, Croce e Campanile, Mazarien Ecclesia, Mazara del Vallo, Istituto per la Storia della Chiesa mazarese, 2008.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Emanuele Catarinicchia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Emanuele Catarinicchia, in Catholic Hierarchy.
- Emanuele Catarinicchia, su chiesacattolica.it, Conferenza Episcopale Italiana.