Eatonina pusilla
Eatonina pusilla | |
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Barleeia smithi, sinonimo di Eatonina pusilla | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Mollusca |
Subphylum | Conchifera |
Classe | Gastropoda |
Sottoclasse | Caenogastropoda |
Ordine | Littorinimorpha |
Superfamiglia | Cingulopsoidea |
Famiglia | Cingulopsidae |
Genere | Eatonina |
Specie | E. pusilla |
Nomenclatura binomiale | |
Eatonina pusilla (Thiele, 1912) | |
Sinonimi | |
Barleeia smithi Bartsch, 1915
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Specie | |
vedi testo |
Eatonina pusilla (Thiele, 1912) è una specie di molluschi gasteropodi della sottoclasse Caenogastropoda.[1] È la specie tipo del genere Eatonina.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Eatonina pusilla venne descritta per la prima volta dallo zoologo tedesco Johannes Thiele nell'ambito dei suoi studi del 1912 su una serie di campioni di molluschi antartici e subantartici raccolti durante la prima spedizione antartica tedesca (Deutsche Südpolar-Expedition 1901–1903), nota come Spedizione Gauss. Purtroppo l'olotipo utilizzato da Thiele andò completamente distrutto dalla corrosione e non si riuscì a localizzare altri esemplari di questa specie nel Museo di storia naturale della Università Humboldt di Berlino, sebbene Thiele affermasse che nel lotto originale ci fossero diversi esemplari. Tuttavia le figure e la descrizione originali di Thiele, consentirono di riconoscere E. pusilla con ragionevole certezza e identificarla come sinonimo di Barleeia smithi Bartsch, 1915, ed essendo di definizione più antica prevalse su questa nella nomenclatura ufficiale.[3]
E. pusilla ha guscio minuto di forma ovata. Le dimensioni medie sono di 1,3-1,5 mm di lunghezza con un diametro di circa 0,9 mm.[4]
Le caratteristiche morfologiche e anatomiche della E. pusilla sono quelle tipiche usate per descrivere il genere Eatonina.[3]
Eatonina Pusilla vive in acque poco profonde di Sudafrica, coste occidentali del Nord America e del Sud America, Nuova Zelanda, Australia e Indo-Pacifico tropicale.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Eatonina pusilla, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ (EN) Eatonina, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ a b c Ponder & Yoo, 1980, Op. citata, pag. 5-6.
- ^ Ponder & Yoo, 1980, Op. citata, pag. 5-6, 78.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Bouchet P., Rocroi J.-P., Hausdorf B., Kaim A., Kano Y., Nützel A., Parkhaev P., Schrödl M. and Strong E.E., Revised Classification, Nomenclator and Typification of Gastropod and Monoplacophoran Families, in Malacologia, 61(1-2), 2017, pp. 1-526, DOI:10.4002/040.061.0201.
- Winston F. Ponder, David R. Lindberg, Towards a phylogeny of gastropod molluscs: an analysis using morphological characters, in Zoological Journal of the Linnean Society, vol. 119, 1997, p. 83–265, DOI:10.1006/zjls.1996.0066.
- Francesco Criscione, Winston Frank Ponder, A phylogenetic analysis of rissooidean and cingulopsoidean families (Gastropoda: Caenogastropoda), in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 66, n. 3, 2013, p. 1075-1082, DOI:10.1016/j.ympev.2012.11.026.
- Winston F. Ponder, E. K. Yoo, A revision of the genera of the Cingulopsidae with a revision of the Australian and tropical Indo-Pacific species. (Mollusca: Gastropoda: Prosobranchia) (PDF), in Records of the Australian Museum, vol. 33, 1980, pp. 1-88.
- Paul Bartsch, Report on the Turton Collection of South African marine mollusks, with additional notes on other South African shells contained in the United States National Museum., in Bulletin. United States National Museum, vol. 91, 1915, p. 134.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Eatonina pusilla
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Eatonina pusilla, su gbif.org, GBIF- Global Biodiversity Information Facility. URL consultato il 4 novembre 2020.
- Eatonina pusilla, su eol.org, Encyclopedia of Life.