Discussioni utente:IlirikIlirik

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--Shivanarayana (msg) 12:34, 16 mar 2013 (CET)[rispondi]

Crimini di guerra italiani

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vedi WP:Citazioni, grazie--Shivanarayana (msg) 12:34, 16 mar 2013 (CET)[rispondi]

Massacri delle foibe

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Hai inserito un template errato: la fonte esiste ed è citata. Se ritieni che la fonte sia impropria e/o travisata (cosa sicuramente grave), sei pregato di segnalarlo nella pagina di discussione della voce in mdo che si possa discutere ed arrivare ad una soluzione condivisa. Mi permetto di suggerirti di fare molta attenzione prima di modificare in maniera significativa voci particolarmente calde. Meglio sempre discuterne prima. Ciao, --Gac 11:21, 7 apr 2013 (CEST)[rispondi]

Mi scuso per la mia insistenza e per la mia insperienza, cercherò di adeguarmi di più alle regole. Intanto ho imparato a leggere le note di discussione. Grazie - IlirikIlirk

Massacri delle foibe 2

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Ciao, mi spiace ma la motivazione era stata data da Gac, eccome: è scritta proprio qua sopra. Quindi: se tu non sei in accordo con le fonti, per favore, come ti hanno suggerito, prima apri una discussione sul punto, o nella discussione della voce o nella discussione del progetto di riferimento, ma per favore non scatenare inutili edit war con questi rollback continui. Se troverai consenso sulle tue posizioni potrai procedere alla modifica, ma non cancellare o eliminare testi e riferimenti usando motivazioni non consistenti (visto che la motivazione per la sua rimozione Gac te l'aveva data, contrariamente a quanto hai scritto nel campo oggetto oggi). Grazie e buon lavoro. --L736El'adminalcolico 11:48, 7 apr 2013 (CEST)[rispondi]

Mi scuso per la mia insistenza e per la mia inseperienza, cercherò di attneremi ai tuoi suggerimenti. Intanto ho imparato a leggere le note di discussione. Grazie - 7.apr.2013-12:35 IlirikIlirik

Ti informo di quali sono le nostre policy riguardo le inconcludenti edit-war. Possiamo scegliere se bloccare la voce (danneggiando l'enciclopedia), oppure bloccare l'utenza. Vedi tu. --Gac 12:03, 7 apr 2013 (CEST)[rispondi]

--Presbite (msg) 14:21, 7 apr 2013 (CEST)[rispondi]

Problemi di impatto

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Ciao, in riferimento a quanto sta avvenendo nella voce Resa dei conti e relativa discussione, dopo il tuo ultimo intervento tengo a dirti quanto segue:
per scrivere su Teknopedia non devi farti promotore di un'idea o di un'altra; tutte le opinioni sono rispettabili ma, ed è qui il punto, nel momento in cui decidi o ti rendi disponibile a scriverle, devi attenerti a quella regola che in questo caso ti è stata contestata la mancanza (non in tutti gli interventi nel modo corretto e sappi che c'è una policy che tutela i nuovi utenti) ossia quella del punto di vista neutrale che, come leggerai, su Teknopedia è inderogabile.
Se posso permettermi di darti un consiglio prova a riformulare i tuoi interventi e chiedi il parere degli altri utenti che sono interessati od hanno materiale a disposizione per potere mantenere la voce o, nel caso, spostare l'argomento in un'altra già esistente.
Per correttezza devo dirti che io sono tra coloro che farebbero a meno di voci come questa ma devo anche dirti che non trovo corretto (perché non lo è) il modo con il quale certe contrarietà vengono esposte o si mettono avvisi nelle voci e nelle pagine di discussione quando non è il caso di farlo; leggi bene le linee guida e, se hai bisogno di chiarimenti o di confrontarti con altri utenti sul tema, apri una discussione al Tavolo delle trattative.
Spero di esserti stato utile. --Peter eh, what's up doc? 21:58, 7 apr 2013 (CEST)[rispondi]

Cancellazione Resa dei conti

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Ciao IlirikIlirik, la pagina «Resa dei conti» che hai scritto, o che hai contribuito a scrivere, è stata proposta per la cancellazione.
Se vuoi discuterne, leggi le regole sulla cancellazione ed esprimi la tua opinione nell'apposita discussione.

--Peter eh, what's up doc? 14:51, 11 apr 2013 (CEST)[rispondi]

Invito a prenderla larga

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Egregio amico, nonostante t'abbia già segnalato che lo Scotti prende - in quel testo che a te piace tanto - una serie di cantonate colossali, evidentemente tu non conoscendo altro hai pensato bene di continuare a spammarlo alla grandissima. E allora mettiamola così: adesso reverto il tuo ultimo blocco inserito, poi ti chiedo cortesemente di procedere con i piedi di piombo sulla base del consenso e - possibilmente - di letture un po' più approfondite. Grazie per la collaborazione.--Presbite (msg) 22:45, 20 mag 2013 (CEST)[rispondi]

Prego prendere debita nota...

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Di questo mio intervento. Grazie.--Presbite (msg) 08:55, 21 ago 2013 (CEST)[rispondi]

[1] Smettitela di scrivere falsità! Fiume non era in Iugoslavia, l'Armata popolare di liberazione della Iugoslavia, occupò militarmente e mai abbandonò, a differenza degli Alleati i territori "realmente liberati", tanto che Fiume e buona parte di Istria, Quarnero, e Dalmazia non ricaddero mai né nell'AMGOT prima, né nel TLT poi! Si dimenticarono di andarsene, così come fece l'Armata Rossa con Königsberg, la Lettonia, Lituania ed Estonia. --Nicola Romani (msg) 23:35, 22 ago 2013 (CEST)[rispondi]
Gentile IlirikIlirik,

al prossimo contributo contrario alle linee guida di Teknopedia scatterà un blocco in scrittura sulla tua utenza, pertanto questo è l'ultimo invito a collaborare in modo costruttivo.

Per favore, rispetta il lavoro altrui: segui le regole e usa il buon senso.

Ti è stato chiesto ripetutamente da più utenti di intervenire in pagina di discussione, prima di ulteriori modifiche. Grazie della collaborazione. Eumolpa (msg) 14:45, 24 ago 2013 (CEST)[rispondi]

Per cortesia, con il tuo prossimo edit intervieni nella pagina di discussione. Saluti, --Eumolpa (msg) 15:25, 24 ago 2013 (CEST)[rispondi]

"Negazionismo"

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Ciao, il termine "negazionismo" non viene usato solo o in modo esclusivo per l'Olocausto, ma in genere per tutte le teorie storiche che confutano alla radice o mettono in discussione completa quella che è l'interpretazione più comunemente accettata.--L736El'adminalcolico 12:19, 17 mar 2014 (CET)[rispondi]

www.treccani.it/vocabolario/negazionismo: negazionismo s. m. [der. di negazione]. – Termine con cui viene indicata polemicamente una forma estrema di revisionismo storico (v. revisionismo), la quale, mossa da intenti di carattere ideologico o politico, non si limita a reinterpretare determinati fenomeni della storia moderna ma, spec. con riferimento ad alcuni avvenimenti connessi al fascismo e al nazismo (per es., l’istituzione dei campi di sterminio nella Germania nazista), si spinge fino a negarne l’esistenza o la storicità.
Cordiali saluti. --IlirikIlirik (msg) 13:26, 17 mar 2014 (CET)[rispondi]

Abbassiamo i toni?

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Onde evitare escalation faccio lo stesso invito anche a te; cerca di evitare espressioni come ci vuole tanto a capirlo?. Grazie. --Pèter eh, what's up doc? 12:39, 24 mar 2014 (CET)[rispondi]


Gentile IlirikIlirik,

al prossimo contributo contrario alle linee guida di Teknopedia scatterà un blocco in scrittura sulla tua utenza, pertanto questo è l'ultimo invito a collaborare in modo costruttivo.

Per favore, rispetta il lavoro altrui: segui le regole e usa il buon senso.

Cerchiamo di abbassare i toni e tentiamo di discutere civilmente. Al prossimo contributo fuori dalle regole stabilite dalla comunità, ci potrebbero essere serie conseguenze. --LukeWiller [Scrivimi] 22:59, 24 mar 2014 (CET).[rispondi]

ciao, ho bisogno del tuo aiuto: era un famoso calciatore di 70 anni fa, nato nell'attuale Croazia ma probabilmente di origine slovena: non dico trovare materiale su di lui, che sarebbe un miracolo, ma riusciresti per favore a trovare una fonte che confermerebbe la sua probabile origine slovena? Grazie mille! --151.12.11.2 (msg) 17:53, 14 apr 2014 (CEST)[rispondi]

L’unico indirizzo che mi viene in mente è quello del quotidiano di Trieste “PRIMORSKI DNEVNIK” – Eventualmente prova a contattare la redazione sportiva. (Tutti gli impiegati parlano anche italiano) Di seguito indirizzi: UREDNIŠTVO V TRSTU (REDAZIONE DI TRIESTE) TRIESTE VIA MONTECCHI 6 - TEL. ŠT. +39 040 7786300 FAX +39 040 7786339 - UREDNIKA: Martin Brecelj, Marko Marinčič - NOVINARJI: Aljoša Fonda, Aljoša Gašperlin, Ivan Žerjal, Marjan Kemperle, Poljanka Dolhar, Sandor Tence, Sara Sternad ----- ŠPORTNO UREDNIŠTVO (REDAZIONE SPORTIVA) TRISETE VIA MONTECCHI 6 - TEL. ŠT. +39 040 7786350 FAX +39 040 7786339 – UREDNIK (CAPO REDATTORE): Aleksander Koren NOVINARJI (GIORNALISTI): Jan Grgič, Veronika Sossa ------ Buona Fortuna
Oppure potresti contattare l’associazione ZAJEDNICA TALIJANA PULA (COMUNITA' DEGLI ITALIANI POLA) Via Carrarina 1 – CRO 52100 Pula – telefono (prefisso telefonico per la Croazia)+(nr. telefonico: 052 218682
Buona Fortuna
--IlirikIlirik (msg) 18:41, 14 apr 2014 (CEST)[rispondi]
grazie mille, sono suggerimenti molto utili :).. --151.12.11.2 (msg) 18:47, 14 apr 2014 (CEST)[rispondi]

Litorale (Slovenia)

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Gradirei cortesemente sapere se questa modifica è opera tua. Grazie e buona serata.--Presbite (msg) 00:35, 9 mag 2014 (CEST)[rispondi]

Si, l'ho inserita io, dimenticando di registrarmi. E con ciò? Cordiali saluti.--IlirikIlirik (msg) 13:52, 9 mag 2014 (CEST)[rispondi]
Al suo interno c'è una citazione falsa. Il testo non dice quel che tu gli fai dire: nella relazione italo-slovena infatti non esiste il numero di 35000. Siccome la falsificazione delle fonti è una cosa wikipedianamente sanzionabile con blocchi più o meno lunghi a seguito di segnalazione UP, sei caldamente pregato di non farlo più.--Presbite (msg) 08:52, 10 mag 2014 (CEST)[rispondi]
1) Non si tratta di una citazione (nel qual caso avrei scritto il passo tra virgolette) ma solo l'indicazione di un riferimento bibliografico.
2) Ho estrapolato il numero considerando il numero degli emigrati indicati nel libro indicato nel riferimento bibliografico (105.000) e la stima del numero degli emigrati croati che ho trovato in un altro libro (70.000), e comunque se ho sbagliato non l'ho fatto in mala fede e comunque l'eventuale sbaglio non è determinante - si tratta comunque di una stima.
3) Per quanto riguarda il Tuo riferimento alla storiografa slovena Milica Kacin Wohinc, Ti faccio presente che la stessa, nel saggio "Zgodovina Slovencev v Italiji, Nova revija, Ljubljana, 2000" scritto in collaborazione col prof. Jože Pirjevec indica in 53000 gli Sloveni, che sarebbero emigrati dalla Venezia Giulia tra le due guerre "secondo le stime più aggiornate (al tempo della pubblicazione del saggio), tra cui vengono indicate anche quelle riportate dal Purini (da Te citato) in un suo libro del 1998. - Evidentemente successivamente è venuta a conoscenza di dati che l'hanno indotta a modificare la stima.
4) In futuro cercherò comunque di essere più preciso nelle mie affermazioni.
--IlirikIlirik (msg) 15:53, 10 mag 2014 (CEST)[rispondi]

Al prossimo revert ti segnalo per vandalismo. Grazie per l'attenzione.--Presbite (msg) 22:48, 20 giu 2014 (CEST)[rispondi]

@ Presbite
Per ora non insisto, perché non ho sufficiente tempo a disposizione per contestare adeguatamente le Tue faziose ed infondate opinioni. Speravo che fossi più ragionevole e che avresti capito, senza la necessità di aprire interminabili discussioni. Speravo che qualche serio wiki-amministratore intervenisse a eliminare una informazione tendenziosa e non fondata. Mi sbagliavo... significa che dovrò raccogliere ulteriore documentazione e scardinare la Tua infondata tesi in sede di discussione.(Ma prima ho intenzione di dedicarmi ad altre occupazioni tra cui godermi le brevi ferie estive a mia disposizione - sull'argomento penso pertanto di ritornare comunque dopo settembre).
Premetto che il mio unico scopo non era quello di cancellare, ma semplicemente di segnalare la non universalmente accolta asserzione sulla "forzosità" dell'esodo. Nel contesto generico in cui viene fatta tale asserzione (Capoverso introduttivo della voce Esodo istriano), secondo me, sarebbe sufficiente limitarsi a indicare l'avvenuto esodo (senza attribuirgli fantasiosi epiteti - c'è tanto spazio poi in narrativa per esporre le proprie opinioni in merito alle cause del fenomeno.
Molti storici italiani sono stati fuorviati dalla ipotesi faziosa che sostiene la forzosità dell'esodo (come ad esempio quella toccata ai Prussiani o ai tedeschi del Gotsche in Slovenia); in realtà non ci sono prove che le autorità jugoslave avessero l'intenzione di espellere gli italiani - ne tanto meno di disposizioni o direttive emesse in tal senso (anzi, vi fu un periodo in cui cercarono di arginare tale fenomeno), e ci sono invece tantissimi altri motivi che convinsero gli italiani ad emigrare (tra cui la convinzione di alcuni che con lo "svuotamento" dell'Istria avrebbe convinto gli angloamericani a perorare le loro pretese di conservazione della sovranità italiana, o che esso avrebbe tenuto in caldo la questione fino all'avverarsi di condizioni più favorevoli per metterla in discussione [illusi]) (tra cui un intimo timore dei barbari slavi e del comunismo, inculcatogli dall'indottrinamento fascista) (tra cui il timore di dover subire i rigori di un regime autoritario) (tra cui la disperazione dovuta alla perdita della loro supremazia politica) (tra cui la consapevolezza, specialmente tra le decine di migliaia di coloro che si erano insediati in quei territori dopo la prima guerra mondiale, che nelle nuove condizioni non avrebbero più potuto esercitare il ruolo esercitato durante l'amministrazione italiana) (tra cui la semplice speranza di trovare in Italia delle condizioni di vita migliori) (tra cui il rifiuto di subire le piccole angherie a cui erano sottoposti gli abitanti della regione - sia italiani, che croati e sloveni - dai rappresentanti del nuovo sistema politico) (tra cui il desiderio di conservare la cittadinanza italiana, che avrebbero perso nel caso in cui avessero deciso di rimanere sulla propria terra, tant'è che per molti anni i "rimasti" venivano additati come traditori di una non ben definita causa, anche se rimasti italiani) (tra cui la semplice emulazione di coloro che avevano intenzione di esodare)... Si caro Presbite, l'esilo è stato per la maggior parte una scelta personale o collettiva, ma pur sempre una scelta! Nessuno li aveva costretti all'esodo. Ma com'è possibile non rendersene conto?
Cordiali saluti.
--IlirikIlirik (msg) 00:36, 21 giu 2014 (CEST)[rispondi]
Adesso mi accorgo che hai scritto la tua predica sia nella mia talk che qua. Qui ti rispondo in modo più articolato. Che l'esodo fosse forzato, e cioè che in definitiva la scelta non fosse una "normale" libera scelta lo dimostrano i numeri (oltre il 90% degli italiani se ne andò), la natura del regime dittatoriale di Tito, le violenze di vario tipo, le misure prese dagli jugoslavi che furono sorprendentemente uguali a quelle prese dal regime fascista negli anni '20 (licenziamento degli insegnanti, disarticolazione dell'intera classe dirigente italiana, incarcerazione dei prominenti, espulsione o uccisione dei casi più pericolosi, omicidi mirati, chiusura delle scuole, asservimento di tutte le strutture al partito unico, proibizione di qualsiasi scritto non in linea col "verbo" unico ecc. ecc.). So che questo ti rovina il quadretto, ma tant'è: non è che dobbiamo sempre rifarci ai negazionisti "Cernigoi-style". Ad ogni modo, se queste considerazioni di principio non ti bastassero ti rinvio ad una serie di libri che tu evidentemente non hai letto. Uno di questi te l'ho già citato, e presenta financo nel titolo il concetto di forzosità: "Esodi. Trasferimenti forzati di popolazione nel Novecento europeo". Potresti una volta tanto fare il bravo e dare un'occhiata anche a saggi che non si conformano al tuo pregiudizio: scopriresti che uno dei capitoli contenuti al suo interno è dedicato all'esodo istriano-quarnerino-dalmata. Sorpresona!--Presbite (msg) 11:24, 21 giu 2014 (CEST)[rispondi]
Ma allora invece di cancellare il mio contributo, perché non hai semplicemente citato affianco della locuzione "forzosa" gli autori o i libri che attribuiscono tale natura all'esodo. Non voglio negare a nessuno di esprimere la propria opinione, ma se questa è faziosa è giusto che affianco ad essa si indichi l'assertore. Forse ci sono dei casi in cui l'allontanamento degli italiani potrebbe sembrare forzoso, ma la gran parte di essi non lo erano, ed erano dettati da altre considerazioni (sostenute/palesate da copiosa autorevole bibliografia storica), che naturalmente alcuni politici cercano di nascondere per continuare a manovrare molti profughi secondo i propri interessi. Nessuna autorità obbligò gli italiani all'esodo e la maggior parte di essi avrebbero potuto rimanere a casa propria, così come hanno fatto i "rimasti". L'oppressione delle autorità dittatoriali jugoslave hanno provocato disagi non esclusivamente agli italiani, ma a tutta la popolazione a prescindere dalla loro lingua madre, tant'è che a rifugiarsi all'estero furono anche moltissimi croati e sloveni.
Cordiali saluti
--IlirikIlirik (msg) 12:52, 21 giu 2014 (CEST)[rispondi]
Io non ho cancellato il tuo contributo: tu hai cancellato una parola dall'incipit della frase. Sul fatto che la gran parte degli esodati non fossero forzosi: questa è la tipicissima maniera di argomentare degli jugoslavi, ripresa adesso da un gruppetto di autori una parte dei quali è definita come "negazionista". Il fatto che i profughi vengano "manovrati", anche questa è una trita e ritrita affermazione Jugo-style non suffragata da alcuna prova. Gli esodati furono fra i 300.000 e i 350.000. Un terzo di essi andò fuori dai confini nazionali. Il peso di 200.000 persone (di cui circa 125.000 in età di voto) per spostare equilibri politici nazionali è stato - in Italia - totalmente nullo. Dirò di più: l'analisi dei voti a Trieste dimostra oltre ogni dubbio che nemmeno in quella zona d'Italia ai tempi del TLT i profughi spostarono equilibri già consolidati. Invece sai che fecero gli jugoslavi e i loro reggicoda italiani nella zona B? Alle elezioni del 1950, visto che alle 17:00 meno del 20% si era recato alle urne, spedirono al di là del confine gli osservatori stranieri precedentemente invitati per assistere al plebiscito pro-Tito, e poi organizzarono delle squadre d picchiatori che girarono per i vari paesi a convincere con le buone e le cattive ad andare alle urne. Ci furono morti e feriti. Ci fu la caccia all'uomo. L'orario di chiusura delle urne fu posticipato due volte perché il numero dei votanti era insufficiente. Le schede vennero verificate in diretta. Verso mezzanotte si disse stop a questa farsa: il partito unico aveva vinto. Quando quattro anni dopo si aprì la possibilità di optare, quanta "libertà di scelta" vi fu - secondo te - fra le migliaia di italiani che erano state vessate per nove anni dai "liberatori", spesso col morto in casa, la bottega requisita, l'impossibilità di esprimere il proprio sentimento religioso ecc. ecc.? Questa fu la "forza" prescelta dal regime: esattamente uguale e contraria a quella utilizzata dai fascisti. Le stesse identiche dinamiche. A distanza di sessant'anni, basterebbe poco per capire come andò: ma bisogna leggere. Anche ciò che scrivono oggi i "rimasti": cose che tu (al solito) clamorosamente dimostri di non conoscere nemmeno per sentito dire.--Presbite (msg) 13:28, 21 giu 2014 (CEST)[rispondi]
@Presbite
Guarda meglio!(vedo che succede anche a Te di leggere male alcuni passi). Io non ho cancellato una parola dell'incipit; l'ho solo evidenziata come "cn" (citazione necessaria).
Cordiali saluti
--IlirikIlirik (msg) 13:43, 21 giu 2014 (CEST)[rispondi]
Appunto: io non ho cancellato nulla. E la discussione diventa financo stucchevole, visto il tuo predicozzo pro-Jugo da anni '50 che s'è letto qui.--Presbite (msg) 16:51, 21 giu 2014 (CEST)[rispondi]
@Presbite
Come fai a sostenere che non hai cancellato il mio contributo se a commento della tua modifica 22:09, 20 giu 2014 chiaramente scrive: “Annullata la modifica 66562000 di IlirikIlirik (discussione) La parola "forzosamente" sta a significare che non si trattò di una libera scelta. E su questo tutti oggi sono d'accordo.”
Come fai a sostenere che “tutti oggi sono d’accordo” che l’esodo fu forzoso , se non è vero.
E come fai a sostenere che “l’unico motivo” che spinse gli istriani di lingua italiana ad abbandonare l’Istria sarebbe stato un “allontanamento forzoso” esercitato dalle autorità jugoslave (anche se ammesso, ma non dimostrato da alcuni storiografi), se esistono inequivocabili, attendibili e autorevoli dichiarazioni, che dimostrano il carattere volontario conseguente ad un esagerato fanatismo nazionalistico (attaccamento allo “Stato Italia”, più che alla propria terra, presumibilmente indotto dalla ventennale cultura fascista) ed una chiara scelta politica (ne è un esempio il titolo del quotidiano L'Arena di Pola del 4 luglio 1946: «O l'Italia, o l'esilio»).
Il 3 luglio si costituì il "Comitato Esodo di Pola". Il giorno successivo "L'Arena di Pola" titolò a piena pagina: "O l'Italia o l'esilio". Nell'articolo principale a firma dello scrittore Guido Miglia, si legge:

«Il nostro fiero popolo lavoratore... abbandonerebbe in massa la città se essa dovesse sicuramente passare alla Jugoslavia, e troverà ospitalità e lavoro in Italia, ove il governo darà ogni possibile aiuto a tutti questi figli generosi»

«Con l'esodo, a Pola, abbiamo avuto una scelta di tipo occidentale ancor prima che italiana... L'esodo non fu, a mio avviso, determinato tanto dall'amore per l'Italia, comunque presente, quanto dalla percezione di sentirsi estranei, non accetti, vittime di atteggiamenti ostili a casa propria.»

Guido Miglia: Originario di Pola è nato a Pola nel 1919. Contrario all'annessione alla Jugoslavia dell'Istria occidentale, abbandonò Pola con l'esodo, dopo la firma del trattato. A Trieste, fu insegnante e preside di scuole medie superiori. Nel 1954, fu tra i fondatori della rivista politico-culturale "Trieste", che diresse fino al 1959. Collaborò alla "Voce libera", all'"Avanti!", al "Piccolo", alla Rai (con trasmissioni molto popolari come "Voci e volti dall'Istria"). Molte le sue pagine, dedicate all'Istria: da ”Bozzetti istriani” (1959; vincitore del Premio Settembrini, presieduto da Aldo Palazzeschi) a ”Le due Istrie” (1968, in ”Quassù Trieste”), da ”Le nostre radici” (1969) a ”Dentro l'Istria. Diario 1945-1947” (1973) a ”Istria-I sentieri della memoria” (1990) a ”L'Istria una quercia” (1997).

«Fra le ragioni dell’esodo vanno tenute soprattutto presenti l’oppressione esercitata da un regime la cui natura totalitaria impediva anche la libera espressione dell’identità nazionale, il rigetto dei mutamenti nell’egemonia nazionale e sociale dell’area, nonché la ripulsa nei confronti delle radicali trasformazioni introdotte nell’economia, l’esistenza di uno Stato nazionale italiano democratico ed attiguo ai confini, più che l'azione propagandistica di agenzie locali filo-italiane, esplicatesi anche in assenza di sollecitazioni del governo italiano, costituì un fattore oggettivo di attrazione per le popolazioni perseguitate ed impaurite, nonostante il governo italiano si fosse a più riprese adoperato per fermare, o quantomeno contenere, l'esodo. A ciò si aggiunse il deteriorasi delle condizioni di vita, tipico dei sistemi socialisti, ma legato pure all’interruzione coatta dei rapporti con Trieste – che innescarono il timore per gli italiani dell’Istria di rimanere definitivamente dalla parte sbagliata della “cortina di ferro”. In definitiva, le comunità italiane furono condotte a riconoscere l'impossibilità di mantenere la loro identità nazionale - intesa come complesso di modi di vivere e di sentire, ben oltre la sola dimensione politico-ideologica - nelle condizioni concretamente offerte dallo Stato jugoslavo e la loro decisione venne vissuta come una scelta di libertà»

Credo di non sbagliare pensando che la locuzione "scelta" non corrisponda alla locuzione "forzosità". E allora la tesi sostenuta nell'incipit della wiki-voce "Esodo Istriano" è palesemente faziosa e andrebbe cancellata (dato che comunque tale tesi viene comunque palesata in una sezione successiva) o almeno affiancata da un riferimento bibliografico.
Cordiali saluti
--IlirikIlirik (msg) 09:05, 22 giu 2014 (CEST)[rispondi]

(rientro) Che significa "forzato" o "forzoso" nella lingua italiana? Pare evidente che il problema sia di adeguata comprensione dell'aggettivo. Ma sul tuo predicozzo pro-Jugo stile propaganda anni '50 ci sarà da ritornar sopra. Per intanto segnamocelo.--Presbite (msg) 14:32, 22 giu 2014 (CEST)[rispondi]

@Presbite
FORZATO = FORZOSO = imposto con la forza, coatto, obbligatorio (fonte: Dizionario fraseologico delle parole equivalenti Zanichelli): può essere interpretato nel contesto in oggetto come IMPOSTO OBBLIGATORIAMENTE DALLA LEGGE (Fonte: Dizionario Garzanti della lingua italiana).
Ripeto: l’esodo non è stato imposto da nessuna legge; pertanto l’uso del termine nella modo utilizzato nell’incipit della voce (= paragrafo introduttivo/descrittivo generale) è improprio perché palesemente fazioso.
Nulla vieta successivamente, nelle altre sezioni della voce (ad esempio nella sezione "Cause"), di esternare che per alcuni studiosi il fenomeno viene considerato causato da una imposizione ed (eventualmente/auspicabilmente) che per altri studiosi del fenomeno esso risulta invece originato da altri fattori.
Distinti saluti
--IlirikIlirik (msg) 18:25, 22 giu 2014 (CEST)[rispondi]
Ma dico: googolare risulta troppo difficile? Ecco qui. Leggi la definizione numero 1 (a. e b.). Dopo di che, t'ho pure fornito un'indiscussa fonte libresca per ben due volte. Che vuoi di più? Un polmone?--Presbite (msg) 19:16, 22 giu 2014 (CEST)[rispondi]
Ho letto le definizioni dell'aggettivo forzato fornite dalla Treccani. Come vedi anche la Treccani afferma che la forzosità si può interpretare come "imposta obbligatoriamente dalla legge".
Ripeto: l’esodo non è stato imposto da nessuna legge; pertanto l’uso del termine nella modo utilizzato nell’incipit della voce (= paragrafo introduttivo/descrittivo generale) è improprio perché palesemente fazioso e non inconfutabile, in quanto esso non fu (ammesso che lo fosse) l'unico motivo - ne esistono anche altri, che ho elencato nei miei precedenti interventi.
Insomma: Si dica dell'esodo tutto ciò che si ritiene esso fosse, ma si eviti di affermare la bufala che esso fu imposto dalla legge, o addirittura che esso si sia determinato esclusivamente solo per tale infondato motivo.
Nessuno vieta di parlare della presunta "forzosità" in narrativa, auspicabilmente citando almeno qualche riferimento bibliografico, ma adoperare tale termine così come viene fatto nell'attuale incipit è improprio e pertanto è opportuno toglierlo.
Scusa, ma non riesco a trovare l'elenco dei libri che mi consigli di leggere... Me li puoi indicare in questa sede, grazie.
Cordiali saluti
--IlirikIlirik (msg) 22:50, 22 giu 2014 (CEST)[rispondi]
No, IlirikIlirik: non ti ri-consiglio il testo che t'ho già segnalato due volte. Ti rileggi quel che ho scritto, te lo trovi, te lo compri e ci rifletti sopra. Oltre a tutto: è inutile che delle due definizioni di "forzoso" ti leggi solo la numero 2. T'ho fatto la ricerchina sul dizionario Treccani (troppo difficile farlo da solo, vero?), t'ho indicato di leggere la definizione numero 1 ai punti a. e b.. Tu non l'hai fatto. Niente da fare: il polmone non te lo do. Fa' un minimo di sforzo anche tu, mio caro--Presbite (msg) 23:30, 22 giu 2014 (CEST)[rispondi]
L'inserimento nell'incipit attuale della voce Esodo istriano, può generare nel lettore l'impressione a convinzione che l'esodo sia stato esclusivamente conseguente ad un obbligo di legge o addirittura che esso sia stato addirittura provocato da una deportazione di massa. Questa è chiaramente l'interpretazione faziosa dei c.d. intenzionalisti ed essa va rettificata.
Tale interpretazione, anche se sostenuta da molti "esperti", non è stata dimostrata e pertanto essa rimane una ipotetica interpretazione.
Addirittura l'incipit attuale indica tale motivo come unico, e non tiene conto di altri fattori che invece palesemente hanno influito su detto fenomeno. (Ad esempio il titolo dell'Arena di Pola, "O l'Italia o l'esilio" (formulato chiaramente da una ispirazione fascistoide del tipo "vincere o morire") mostra chiaramente l'uso strumentale che alcune forze politiche di parte italiana volevano dare al fenomeno, anziché impegnarsi ad esempio per il raggiungimento di strumenti di tutela per alleviare la vita degli istriani di lingua italiana nel nuovo assetto geo-politico, causato proprio da quella Italia che alcuni tanto amavano, quando essa invece ha caricato su di loro tutto il costo della sconfitta di una fallimentare guerra di conquista; invece l'Italia ha preferito proteggere i criminali di guerra, reclamati dagli organi di giustizia jugoslavi, e risparmiare sul pagamento dei danni di guerra (che praticamente ha pagato con i beni abbandonati dai profughi).

«I profughi hanno dato nel complesso un grande esempio di dignità... ,pagando essi soli una colpa che ricade su tutta l'Italia»

L'incipit deve fornire una descrizione oggettiva e inconfutabile dell'oggetto descritto nella voce.
Nulla vieta, nelle ulteriori analisi del fenomeno contenute nelle successive sezioni, a esternare le interpretazioni che i vari studiosi danno al fenomeno.
Pertanto sono fermamente deciso di adoperarmi affinché ciò venga eseguito.
Cordiali saluti
--IlirikIlirik (msg) 15:19, 23 giu 2014 (CEST)[rispondi]

(rientro) Rileggi la definizione di "forzato". Quella che t'ho linkato. Non vorrei ripetere a loop lo stesso discorso, ma finché non ci s'intende sulla lingua italiana, di che parliamo?--Presbite (msg) 19:07, 23 giu 2014 (CEST)[rispondi]

Ciao IlirikIlirik , ti segnalo che in discussioni come questa può essere utile seguire Teknopedia:Risoluzione dei conflitti piú che "urlare" contro altri utenti mediante l'uso del grassetto ecc. Nemo 20:07, 19 mar 2017 (CET)[rispondi]

Poche ore rimaste per votare

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Ciao, ho visto che non hai ancora votato e ti segnalo che sono rimaste poche ore per votare alle elezioni FDC (informazioni): c'è tempo fino alla mezzanotte. È importante votare perché hanno partecipato pochi utenti della Teknopedia in italiano e gli eletti andranno a controllare la distribuzione, fra l'altro, delle donazioni effettuate da italiani vedendo i banner nella Teknopedia in italiano (oltre un milione di dollari l'anno). Nemo (msg) 12:27, 10 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Partecipa ora a Wiki Loves Monuments: c'è un posto giusto per te

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Concorso Wiki Loves Monuments Italia 2018 (English version)

Gentile IlirikIlirik, ti scrivo per ringraziarti del tuo contributo alle voci sul territorio italiano, in particolare Gorizia.

Wiki Loves Monuments (WLM), il più grande concorso fotografico del mondo, si svolge anche questo settembre per documentare e promuovere il patrimonio culturale italiano, con una licenza copyright libera. Quest'anno è doppiamente facile partecipare: gli oggetti fotografabili coprono quasi 1000 comuni in più, compresi i luoghi di cui hai scritto in Teknopedia in italiano. Hanno infatti aderito centinaia di nuovi enti fra cui Roma, e si possono fotografare circa 2000 alberi monumentali.

Controlla le liste di monumenti fotografabili e carica tutte le foto che vuoi entro il 30 settembre. Potresti anche scoprire un monumento da visitare fra quelli che ancora non hanno una foto.

Grazie, Nemo 08:21, 21 set 2018 (CEST)[rispondi]

Un grazie e un libro sulla conoscenza libera per te

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Wikimedia Italia
Wikimedia Italia

Gentile IlirikIlirik,

oggi ti scrivo a nome dell'associazione Wikimedia Italia per ringraziarti del tempo che hai dedicato ai progetti Wikimedia.

Come piccolo omaggio avremmo piacere di spedirti una copia (tutta in carta riciclata) del libro di Carlo Piana, Open source, software libero e altre libertà. Fornisci un recapito per ricevere una copia del libro.

Pochi giorni fa il mondo ha festeggiato la giornata dell'amore per il software libero, ma ogni giorno è buono per ricordare le garanzie delle licenze libere e le centinaia di migliaia di persone che si sono unite per costruire questo bene comune della conoscenza. Speriamo che questo libro ti sia utile per apprezzare quanto hai fatto e per trasmettere la passione della conoscenza libera a una persona a te vicina.

Se desideri una copia ma non puoi fornirci un indirizzo a cui spedirla, contatta la segreteria Wikimedia Italia e troviamo una soluzione insieme.

Grazie ancora e a presto,

Lorenzo Losa (msg) 19:16, 18 feb 2020 (CET)[rispondi]

Ciao, mi riferisco a questo e ad altri edit. Anche se quel che scrivi è corretto (e mi pare lo sia), è importante, specie su argomenti come questi, citare sempre le fonti a supporto da cui hai preso le informazioni, inserendo le note a fine paragrafo. ----FriniateArengo 14:09, 10 feb 2023 (CET)[rispondi]

L'immagine inserita è stata copiata da Wikimedia Commons. Dati relativi alle deportazioni sono stati corretti e sono state indicate le fonti. Cordiali saluti --IlirikIlirik (msg) 18:53, 10 feb 2023 (CET)[rispondi]
Non mi riferivo all'immagine, ma al testo. Hai indicato la Picciotto nel testo, e fin qui tutto ok, ma poi non hai scritto in nota da che libro hai preso l'informazione, che pagina, ecc... Leggiti le linee guida linkate sopra per favore.
PS: se rispondi sulla tua pagina utente ricordati di pingare l'utente a cui rispondi, altrimenti non può vedere che gli hai risposto (sono passato qui per caso) ----FriniateArengo 21:08, 10 feb 2023 (CET)[rispondi]
OK, ho tolto quanto da me inserito ultimamente. Andrò in biblioteca a cerare i riferimenti specifici da citare e poi provvederò a inserire il contenuto con tutti i riferimenti necessari. Ci vorrà molto tempo. — Intanto porgo cordiali saluti --IlirikIlirik (msg) 10:33, 11 feb 2023 (CET)[rispondi]

Discussione:Italianizzazione (fascismo) intervento con scritte doppie triple

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Ciao, nella discussione hai inserito piu volte lo stesso testo, per cui è difficle seguire l'evoluzione del tuo discorso. Potresti rimuovere i doppioni lasciando il testo finale nella posizione che ritieni giusta? Grazie. --Bramfab (msg) 16:52, 21 mag 2023 (CEST)[rispondi]

IlirikIlirik a Bramfab
Fatto,...
Cordiali saluti --IlirikIlirik (msg) 17:46, 21 mag 2023 (CEST)[rispondi]
IlirikIlirik a Bramfab
Ti comunico che ho cambiato la mia proposta del 21 mag 2023 - Cordiali saluti --IlirikIlirik (msg) 11:58, 24 mag 2023 (CEST)[rispondi]

Minoranza linguistica

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Per favore, evita di inserire nelle voci il link Minoranza linguistica, trattandosi di una semplice pagina di disambiguazione. --3knolls (msg) 16:52, 29 mag 2023 (CEST)[rispondi]

OK - Cordiali saluti - --IlirikIlirik (msg) 16:59, 29 mag 2023 (CEST)[rispondi]

Sloveni in Italia

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Ciao, scusa ma questo edit mi lascia abbastanza perplesso: che senso ha sostituire il censimento del 1971 con quello del 1910? La voce è geografica e parla innanzitutto degli sloveni in Italia oggi. Poi si può anche fare un focus con tutti i vari censimenti storici, ma in una sezione apposita. ----FriniateArengo 15:36, 10 dic 2023 (CET)[rispondi]

Hai ragione, provvedo a cancellare le mie modifiche in quanto effettivamente fuori dal contesto considerato nella sezione. Ringrazio per la tua osservazione --IlirikIlirik (msg) 18:36, 10 dic 2023 (CET)[rispondi]

Mi spiace ma ti doveva essere chiaro già dagli oggetti d'annullamento che la pagina di disambiguazione non accetta aggiunte fuori standard né significati non ambigui, insistere a riproporli o proporne di nuovi non è una buona idea, specie per un utente registrato da oltre undici anni --actor𝄡musicus 𝆓 espr. 17:00, 13 giu 2024 (CEST)[rispondi]