Coenagrion caerulescens
Azzurrina mediterranea | |
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Coenagrion caerulescens | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Ordine | Odonata |
Sottordine | Zygoptera |
Famiglia | Coenagrionidae |
Genere | Coenagrion |
Specie | C. caerulescens |
Nomenclatura binomiale | |
Coenagrion caerulescens (Fonscolombe, 1838) |
L'Azzurrina mediterranea (Coenagrion caerulescens Fonscolombe, 1838) è una damigella della famiglia Coenagrionidae[2]. Gemella più meridionale di C. scitulum, che predilige tuttavia ambienti di acqua corrente a quelli stagnanti.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Molto simile a C. scitulum, se ne distingue per le due ampie macchie chiare ai lati del pronoto, lo pterostigma triangolare e acuto, e per la maggior presenza di nero sui segmenti addominali S3-5 (più di metà rispetto al blu). Nella ssp. italiana caesarum, la macchia sul secondo segmento addominale è spesso ridotta ad un funghetto invece che essere a "testa di gatto", similmente a quella di Enallagma cyathigerum[3].
Distribuzione e Habitat
[modifica | modifica wikitesto]Distribuita nel Mediterraneo occidentale, è presente in Italia, Francia meridionale e penisola iberica, nonché in nord Africa e nelle isole maggiori[3]. In Italia è riportata soprattutto nelle regioni meridionali e centrali, con pochissime segnalazioni in Piemonte e Lombardia. Piuttosto comune lungo lo Ionio, in Sicilia e Sardegna, è invece molto rara sul versante adriatico[4].
La specie ama acque correnti e debolmente correnti assolate e con ricca vegetazione ripariale, come rivoli, risorgive e fossi, ma si trova anche in stagni e pozze di piccole dimensioni.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Boudot, J.-P. 2006, Coenagrion caerulescens, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 7 settembre 2018.
- ^ (EN) Schorr M., Lindeboom M., Paulson D., World Odonata List, su pugetsound.edu, University of Puget Sound. URL consultato il 7 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2015).
- ^ a b Dijkstra K.-D. B., Schröter A. 2021. Libellule d’Italia e d’Europa. Ricca Editore, 336 pp..
- ^ Riservato E, Festi A, Fabbri R, Grieco C, Hardersen S, La Porta G, Landi F, Siesa M. E., Utzeri C. (eds) 2014. Atlante delle libellule italiane – Preliminare. Latina: Edizioni Belvedere. 224 pp..
Altri progetti
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