Clausola (logica)
In logica, una clausola è una disgiunzione logica fra letterali.[1] In genere una clausola è scritta come segue:
dove i simboli sono letterali.
In alcuni casi, le clausole sono scritte (o definite) secondo la notazione insiemistica, ossia nel modo seguente:[2]
Il fatto che l'insieme debba essere interpretato come disgiunzione dei suoi elementi si deduce dal contesto o è adeguatamente esplicitato.
Una clausola può essere vuota; in tal caso è un insieme vuoto di letterali. La clausola vuota è denotata mediante vari simboli, come , , o . La valutazione booleana di una clausola vuota è sempre "falso" ().
Un particolare tipo di clausola è la clausola di Horn, in cui al più un letterale è positivo. Una clausola contenente esattamente un letterale positivo si dice clausola definita.[2][3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Chin-Liang Chang e Richard Char-Tung Lee, Symbolic Logic and Mechanical Theorem Proving, Academic Press, 1973, p. 48, ISBN 0-12-170350-9.
- ^ a b Marco Schaerf, Linguaggi e complessità: lezione 3 (PDF), su dis.uniroma1.it, La Sapienza. URL consultato il 30 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ (EN) definite clause, in Free On-line Dictionary of Computing, Denis Howe.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Clause logic related terminology, su articleworld.org.