Barco (coro)
Con il termine barco si intende il coro pensile per i religiosi in uso a Venezia.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il barco era solitamente una piattaforma sostenuta da piedritti collocata in controfacciata. Ne sono sopravvissuti soltanto alcuni esempi costruiti tra il XV e il XVI secolo, sebbene l'uso paia antecedente, per esempio quelli delle chiese di San Sebastiano, Sant'Alvise, Santa Maria dei Miracoli o San Michele in Isola[1].
Talvolta era costruito al centro della chiesa, con una struttura simile allo jubé, ce ne resta un documento iconografico nell'Apparizione dei crocifissi del monte Ararat nella chiesa di Sant'Antonio di Castello dipinto dal Carpaccio e solo documentale per quello nella chiesa dei Servi[2] e quella di Santo Stefano dove però i rilievi marmorei dell vecchia struttura sono stati adattati sui fianchi del presbiterio[3].
Si può anche dire che, in ambito veneziano, il termine è esteso anche al coro isolato al centro della chiesa come nel caso dei Frari e dello stesso tipo ne esisteva sicuramente uno anche a sant'Elena[4].
Sebbene il coro fosse una prerogativa delle chiese conventuali sono (ed erano) presenti eccezionalmente alcuni barchi anche in quelle parrocchiali ad uso delle monache che vi risiedevano accanto con il loro convento[5]
-
Barco dei Miracoli oggi attrezzato con un organo
-
Barco claustrale di Sant'Alvise
-
Barco di San Sebastiano
-
Vittore Carpaccio, Apparizione dei crocifissi del monte Ararat nella chiesa di Sant'Antonio di Castello; a sinistra è visibile l'antico barco a pontile
-
Presbiterio di Santo Stefano con addossati alle pareti i resti del recinto del barco
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Wolters 2007, pp. 209-212.
- ^ Zorzi 1984/2, pp. 235-236.
- ^ Moro 2014, pp. 103-105.
- ^ Zorzi 1984/2, pp. 327-328.
- ^ Modesti 2002, p. 40.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alvise Zorzi, Venezia scomparsa, 2ª ed., Milano, Electa, 1984 [1972].
- Elena Bassi, Tracce di chiese veneziane distrutte: ricostruzioni dai disegni di Antonio Visentini, Venezia, Istituto Veneto di Scienze Lettere ed arti, 1997.
- Paola Modesti, I cori nelle chiese veneziane e la, visita apostolica del 1581. Il "barco" di Santa Maria della Carità, in Arte Veneta, vol. LIX, Venezia, Fonazione Giorgio Cini, 2002, pp. 39-65.
- Ennio Concina, Tempo Novo – Venezia e il Quattrocento, Venezia, Marsilio, 2006.
- Wolfgang Wolters, Architettura e ornamento. La decorazione nel Rinascimento veneziano, Sommacampagna, Cierre, 2007.
- Federico Moro, La chiesa di Santo Stefano, Venezia, Marcianum Press, 2014, pp. 103-106.