Indice
Çiftelia
Çiftelia | |
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Informazioni generali | |
Classificazione | 321.321-5 Cordofoni composti, con corde parallele alla cassa armonica, a pizzico |
Famiglia | Liuti a manico lungo |
Uso | |
Musica tradizionale dell'Europa Orientale |
La çiftelia o qifteli è un tipico strumento musicale a corda pizzicata di origine albanese, utilizzato di solito nella musica antica, ma non disprezzato anche nella musica moderna; caratteristica peculiare di questo strumento è la presenza di sole due corde. Strumenti simili sono reperibili in Turchia, in Macedonia, in Bulgaria e in Croazia.
Conosciuta, a seconda delle regioni geografiche, anche con il nome di dyzen, è molto utilizzata anche da persone anziane che, non volendo perdere l'abitudine della musica, cantano e suonano a ritmo del loro strumento; viene suonata sempre dalla popolazione Gheg del nord e del centro Albania e Kosovo, che spesso la utilizzano nei matrimoni e nei concerti, oppure per accompagnare poesie e ballate; la usano anche molti musicisti, come Fatmir Makolli e Nikollë Nikprelaj.[1][2]
Costruzione
[modifica | modifica wikitesto]Questo strumento è in varie misure, ma quasi sempre sono accordati in Si e in Mi (la stessa situazione della chitarra). Di solito la corda sovrastante viene utilizzata come accompagnamento, mentre la melodia è suonata dalla corda sottostante.[3].
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il termine çiftelia deriva dall' albanese çift ("coppia") e tel : ciò dimostra che il nome stesso è derivato dalle caratteristiche delle corde.[1][4]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Si ritiene che la çiftelia sia di origine turca o persiana, e prima ancora dell'Asia centrale probabilmente è imparentato con il saz turco e la dombra kazaka.[5][6] Questo strumento, nella forma moderna, non è più suonato in Anatolia e nell'Asia centrale, ma storicamente le popolazioni turche suonavano uno strumento conosciuto anche come il ıklığ.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Eno Koço, Albanian Urban Lyric Song in the 1930s, Europea: Ethnomusicologies and Modernities, vol. 2, Scarecrow Press, 2004, p. 265, ISBN 978-0-8108-4890-0.
- ^ Stan Sherer e Marjorie Senechal, Long Life to Your Children!: A Portrait of High Albania, University of Massachusetts Press, 1997, p. 19.
- ^ Simon Broughton, Mark Ellingham e Richard Trillo, World Music: Africa, Europe and the Middle East, Rough Guides, 1999, p. 2, ISBN 978-1-85828-635-8.
- ^ Robert Elsie, Historical Dictionary of Albania, 2nd, Scarecrow Press, 2010, p. 83, ISBN 978-0-8108-7380-3.
- ^ Martin Dunford e Jack Holland, The Real guide: Yugoslavia, Prentice Hall, 1990, p. 421, ISBN 978-0-13-783838-7.
- ^ Timothy L. Gall, Worldmark Encyclopedia of Cultures and Daily Life: Europe, Gale, 2009, p. 268, ISBN 978-1-4144-6430-5.
- ^ Mahmut R. Gazimihal, Ülkelerde kopuz ve tezeneli sazlarımız, Millı̂ Folklor Araştırma Dairesi yayınları, vol. 15, Ankara Üniversitesi Basımevi, 1975, p. 66.
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