Gaetano Biondelli
Gaetano Biondelli (Piacenza, XVII secolo – Piacenza, XVIII secolo) è stato un letterato e poeta italiano.
È noto per aver composto e pubblicato a Piacenza nel 1726 il "Ludus, vulgò dictus Tresette in quattro, latino metro descriptus" ("Gioco, comunemente detto Tresette in quattro, descritto in metrica latina"), un breve poema allegorico/didascalico sul gioco del Tressette scritto in latino e composto da 290 esametri. Tale componimento rappresenta una delle più antiche testimonianze scritte relative al gioco del Tressette.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gaetano Biondelli nacque a Piacenza nella seconda metà del XVII secolo da Gian Pietro Biondelli e Giulia Bongiorni.
Apparteneva a una ricca famiglia di mercanti e proprietari terrieri anticamente originaria della Val d'Aveto il cui ramo principale fu insignito del titolo di nobile di Piacenza da parte di Francesco Farnese Duca di Parma Piacenza e Guastalla.
Si sposò con Elisabetta Bramini da cui ebbe l'unica figlia Lucrezia.
Su di lui il Conte Giambattista Anguissola (politico, letterato e autore piacentino vissuto tra il XVIII e il XIX secolo) nelle sue centurie scrisse il seguente epigramma: "Ludus tresette in quattro italico nomine noncupati Cajetanus Biondella mentis acie et doctrinae insignes leges consignabat chartis", ossia: "Gaetano Biondelli consegnava alle carte le leggi insigni per l'acume della mente e della dottrina del gioco definito con il nome italiano di tresette in quattro".
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Ludus, vulgò dictus Tresette in quattro, latino metro descriptus, Piacenza, Tipografia Ducale Bazachi, 1726
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- A. Lensi, Bibliografia italiana di giuochi di carte, Firenze, S. Landi, 1892.
- R. Renier, Studi su Matteo Maria Boiardo, Firenze, Nicola Zanichelli, 1894.
- L. Mensi, Dizionario biografico piacentino, Piacenza, A. Del Maino, 1899.
- F. Pratesi, Il gioco del Tressette, articolo pubblicato sul numero 46 de L'Esopo, rivista trimestrale di bibliofilia, Milano, Rovello, giugno 1990.