Il cantico di Maddalena

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Il cantico di Maddalena
Maddalena (S. Ferretti) in una scena
Paese di produzioneItalia
Anno2011
Durata120 min
Generebiografico, drammatico
RegiaMauro Campiotti
SceneggiaturaMauro Campiotti, Erica Cattaneo
ProduttoreMauro Campiotti, Raffaello Saragò
Casa di produzioneMauca Film
Distribuzione in italianoKiko Distribuzione
FotografiaAlberto Livraghi
MontaggioMichela Menichelli
MusicheMarco Marcuzzi
ScenografiaFrancesca Romano
CostumiFrancesca Piotti
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Il cantico di Maddalena è un film biografico del 2011 diretto da Mauro Campiotti sulla vita di Maria Maddalena dell'Incarnazione, al secolo Caterina Sordini, nata a Porto Santo Stefano il 16 aprile 1770, fondatrice delle monache adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento.

Il film racconta la vita di Caterina Sordini in gioventù ragazza ricca e bella che, promessa sposa all'età di 16 anni, preferisce al matrimonio la vita monastica. Entra in convento ricevendo l'abito religioso nel 1779 e diventa badessa giovanissima nel 1802 a soli 32 anni.

La sua vita fu accompagnata da una serie di fenomeni straordinari e da un crescente fervore di vita spirituale fino alla creazione della prima casa delle adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento. La vita monastica di Madre Maria Maddalena sarà assai particolare e coinciderà con l'esplodere della Rivoluzione francese.

Durante l'occupazione francese di Roma, Madre Maria Maddalena verrà processata, accusata di essere spia e prostituta, la Congregazione fu sciolta, e lei fu mandata in esilio, prima a Porto Santo Stefano e poi a Firenze. Il Papa verrà deportato in Francia e Caterina temette di perdere tutto ciò che aveva creato. Lotterà per tornare a Roma per finire la sua missione spirituale, lasciando una fama di santità e di fenomeni straordinari che l'avevano accompagnata per tutta la vita.

A proposito della genesi e dello sviluppo del film, il regista Mauro Campiotti, ricordando la sua prima visita nel monastero delle adoratrici perpetue presso San Leo, ha affermato: «Parlavano di madre Maddalena con stima profonda, devozione infinita e gratitudine immensa. Per loro Caterina Sordini è viva. Ancora le campane e loro di nuovo in ginocchio. Preghiera e adorazione. Feci il segno della Croce, rimasi lì a guardare il Santissimo illuminato come non avevo mai visto prima. Non ricordo cosa gli chiesi: certo paterna e paziente assistenza per affrontare il ciclone che mi era piombato addosso. Un ciclone fatto di suore sorridenti, bizzarre e amorevoli che avevano deciso con le loro sorelle americane di fare insieme il film sulla Madre. [...] Il film è diventato una realtà, ed è stato, per me un'avventura professionale e umana senza pari! Ora Caterina è anche per me una presenza viva, amica».[1]

  1. ^ Riva 2012, pp. 7-8.
  • Maria Gloria Riva, Il cantico di Maddalena, Cinisello Balsamo, San Paolo, 2012, ISBN 978-88-215-7435-1.

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