Stamboul

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Stamboul è un toponimo con cui in passato si è indicata la città di Istanbul.

Attestato da fonti arabe del X secolo ed armene del XII, è stato a lungo oggetto di studio degli etimologi sulla sua origine linguistica[1][2].

Il toponimo Stamboul deriva dalla locuzione greca εἰς τὴν πόλιν (èis ten pòlin), che significa "verso la città"[3][4][5]. Ebbe una vasta diffusione nel XIX secolo, accanto al nome ufficiale Costantinopoli (in turco ottomano قسطنطينيه, traslitterato Kostantiniyye) per indicare, specie nelle fonti anglosassoni[6], la città storica compresa tra il Corno d'Oro e il mar di Marmara, distinguendola così con il nome di Stamboul dai quartieri di Pera, Galata e Scutari[7].

Dopo la proclamazione della repubblica di Turchia e a seguito della riforma linguistica e all'introduzione, in una variante leggermente modificata, dell'alfabeto latino nel 1928, la versione turca del toponimo, İstanbul, sostituì nel 1930 la precedente (Costantinopoli), indicando l'intera città sulle due sponde del Bosforo.

  1. ^ William Chambers, Robert Chambers
  2. ^ Edward G. Bourne, The Derivation of Stamboul, The American Journal of Philology, Vol. 8, No. 1 (1887), pp. 78-82, The Johns Hopkins University Press
  3. ^ New Englander and Yale review.
  4. ^ Theodore Johannes Haarhoff, South African Institute of International Affairs, 1970.
  5. ^ Mrs. B. G. White, Bible echo and the signs of the time, Melbourne, 1º gennaio 1890, International Tract and Missionary Society.
  6. ^ H. G. Dwight (1915): Constantinople Old and New. New York: Scribner's.
  7. ^ Oriental panorama: British travellers in 19th century Turkey.
  • Alexander P. Kazhdan, Bisanzio e la sua civiltà, traduzione di Giovanna Arcetri, Bari: Laterza, 1995. Saggio sulla cultura bizantina tra il X e il XII secolo.

Collegamenti esterni

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