Qbeta

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Qbeta
Paese d'origineItalia (bandiera) Italia
GenereFunk
World music
Folk
Periodo di attività musicale1993 – in attività
Album pubblicati9
Studio9
Live1
Sito ufficiale

I Qbeta sono un gruppo musicale siciliano attivo dall'inizio degli anni novanta.

Storia del gruppo

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Il gruppo nasce a Solarino ad opera dei fratelli Cubeta, dai quali prende il nome e che gli stessi definiscono una «band etno funky mediterranea»[1]. La diversa estrazione musicale dei componenti (jazz, rock, classica) ha portato ad uno stile nato dalla miscelazione di diversi generi: musica etnica, jazz, funk e musica latina, il tutto in chiave "mediterranea" che, appunto, è stato ribattezzato «world music mediterranea»[2]. L'aspetto più evidente di tale "mediterraneità", però, non riguarda solo gli arrangiamenti, ma anche il tenore dei testi delle loro canzoni che sovente sono anche in dialetto (tra le tante: I re, Menu mali ca c'è u mari, Kuturissi). Nel 1997 pubblicano con Symphonos Italia l'album Arrivaru cuntraventu.
Numerosi gli interventi della band solarinese ad importanti manifestazioni musicali nazionali e internazionali, come ad esempio: Arezzo Wave, Roxy Bar (trasmissione televisiva condotta da Red Ronnie nella quale presentarono la canzone Pulifemu, il cui arrangiatore era Roy Paci) nel 1996,[3] la quinta edizione del Social Forum di Porto Alegre in Brasile nel 2005 (unico gruppo italiano ad essere selezionato per quella manifestazione), il Forum del Mediterraneo di Barcellona, sempre nel 2005,[4] l'Austin City Limits Music Festival di Austin (unica band italiana) nell'edizione del 2010[5] e il Concerto del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma insieme a Paolo Belli, nel 2011.[6] Diversi brani dei Qbeta, poi, sono stati inseriti nella programmazione musicale di diverse radio nazionali, tra le quali, Radio 2: Arrakkè e Scappa Carmela nel programma Caterpillar, Kuturissi e Voglio vivere così (cover del successo di Ferruccio Tagliavini) nella trasmissione di Fiorello e Marco Baldini, "Viva Radio2"; Radio 24: Le zanzare nel programma La Zanzara di Giuseppe Cruciani; Radio Uno: Tipo normale e Faccio festa in duetto radiofonico con Paolo Belli, nel novembre 2010. Nell'aprile del 2011, Faccio festa è il primo singolo estratto dall'album del cantante emiliano, Giovani e Belli; il mese successivo, tale brano viene proposto al Concerto del Primo Maggio in piazza San Giovanni in Laterano a Roma, da Paolo Belli, insieme agli stessi Qbeta[6] e, successivamente viene scelto come sigla del Giro d'Italia 2011.[7]

  • Premio Sicilia Il Paladino
  • Premio Nazionale Franchi/Ingrassia Palermo 2007

Formazione attuale

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Ex-componenti

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  • Filippo Fifuz Alessi (percussioni) dal 2009 al 2015
  • Salvo Mudanò (basso elettrico) fino al 1998
  • Roy Nocita (percussioni)
  • Elisa Nocita (voce)
  • Rossella Cubeta (voce)
  • Pino Mazzeo (percussioni e voce)
  • Rosario Patania (trombone)
  • Roy Paci (tromba)
  • Carlo Cattano (sax)
  • Rino Cirinnà (sax)
  • Gianni Morello (tromba)
  • Toni Cattano (trombone)
  • Santi Romano (basso elettrico) dal 2007 al 2013
  • Tonino Urciullo (tastiere)
  • Massimiliano Urciullo (chitarra elettrica e voce)
  • Salvo Germano (basso elettrico) dal 1999 al 2007
  • Seby Burgio (piano e tastiere) dal 2010 al 2012
  • Pierpaolo Latina (tastiere)
  • Stefano Ortisi (sax)
  • Luca Galeano (chitarra elettrica)
  1. ^ Rosa Tomarchio, Contaminazione sicula, in La Sicilia, 30 maggio 1997.
  2. ^ Salvo Trombatore, Qbeta primo disco vero "Arrivaru cuntraventu" per la band di Solarino, in Giornale di Sicilia, 13 giugno 1997.
  3. ^ Rosa Tomarchio, Qbeta a Video Music: bravi, in La Sicilia, 28 febbraio 1996.
  4. ^ Mariolina Lo Bello, Applausi spagnoli per i Qbeta, in La Sicilia, 15 luglio 2005.
  5. ^ I siciliani Qbeta all'Austin City Limits Music Festival 2010, su musicalnews.com. URL consultato il 18-01-2011 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2010).
  6. ^ a b Paolo Belli feat. Qbeta e Tinturia, su primomaggio.com. URL consultato il 01-05-2011.
  7. ^ Dal 1º Maggio al Giro d'Italia continua la festa dei Qbeta., su forum.sky.it. URL consultato il 19-11-2011 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2011).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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