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Blocco della pubblicità
Il blocco o filtraggio della pubblicità ("ad blocking") è la rimozione o l'alterazione del contenuto pubblicitario di una pagina web. La pubblicità nella pagina può essere presente in diverse forme quali immagini, animazioni, suoni o video incorporati, testo, o pop-up, e può impiegare la riproduzione automatica di suoni e video. Tutti i browser offrono una soluzione al problema, puntando alle tecnologie usate per trasmettere pubblicità (come Adobe Flash/Shockwave, file Windows Media Audio e simili), o agli URL sorgenti di pubblicità, o caratteristiche della pubblicità stessa (come l'uso della riproduzione automatica di audio e video in HTML5).
Benefici
[modifica | modifica wikitesto]I benefici per gli utenti includono:
- pagine web che si caricano più velocemente e dall'aspetto più pulito grazie all'assenza di pubblicità;
- minore spreco di risorse (banda, CPU, memoria, ecc.);
- maggiore privacy ottenuta dall'esclusione di sistemi di tracciamento e profilazione usati dalle piattaforme di distribuzione della pubblicità.
Il blocco della pubblicità permette anche il risparmio di una sostanziale quantità di energia.[1][2]
Un altro aspetto importante è l'incremento della sicurezza; secondo alcune ricerche, la pubblicità online sottopone gli utenti a un rischio di virus sul proprio dispositivo più alto che la navigazione in siti pornografici.[3]
Gli utenti che pagano il collegamento internet per consumo di banda, compresi la maggior parte degli utenti mobile del mondo, hanno un diretto beneficio economico nel filtrare la pubblicità prima che questa venga caricata. Lo streaming audio e video, anche se non presentato all'interfaccia utente, può rapidamente consumare diversi gigabyte nel trasferimento, specialmente nelle più veloci connessioni 4G.
Due metodi molto conosciuti per bloccare pubblicità su browser sono Adblock Plus[4] e uBlock Origin[5].
Popolarità
[modifica | modifica wikitesto]A dicembre 2016 secondo il sito PageFair circa l'11% della popolazione mondiale utilizza software per il filtraggio della pubblicità desktop e mobile. Il fenomeno è in crescita costante del 30% anno su anno.[6]
Motivi per bloccare gli annunci
[modifica | modifica wikitesto]Dal punto di vista di un utente di Internet, ci sono diversi motivi fondamentali per cui utilizza il blocco degli annunci[7][8][9][10][11]. Un utente usa un blocco per:
- Proteggere la sua privacy
- Ridurre il numero di cookie HTTP
- Proteggersi dal malvertising
- Qualsiasi azione intrusiva dagli annunci, inclusi ma non limitati a: download drive-by , aree di clic invisibili (come un normale collegamento che apre un sito Web esterno inaspettato), apertura in una nuova scheda, popup e reindirizzamenti automatici. Questi spesso portano a siti truffa (ad esempio un finto avvertimento di supporto tecnico o di vincite di premi).
- Risparmiare larghezza di banda (e, di conseguenza, denaro)
- Migliorare l'esperienza utente
- Alcuni annunci coprono il testo rendendolo in parte illeggibile, rendendo il sito inutilizzabile
- Pagine meno piene di oggetti
- Tempi di caricamento della pagina più rapidi
- Meno distrazioni
- Motivi di accessibilità
- Le animazioni in alcuni annunci distraggono al punto da rendere il sito inutilizzabile
- Il movimento in alcuni annunci è fastidioso per alcuni utenti
- Risparmiare batteria su dispositivi mobili o laptop
- Impedire ai siti Web indesiderati di ricavare entrate pubblicitarie dalla visita dell'utente
Gli editori e i loro organismi commerciali rappresentativi sostengono che gli annunci web forniscono entrate ai proprietari di siti web, quindi consentono di creare o acquistare in altro modo contenuti per il sito. Gli editori affermano che l'uso prevalente di software e dispositivi di blocco degli annunci potrebbe influire negativamente sulle entrate dei proprietari di siti Web e quindi, a sua volta, ridurre la disponibilità di contenuti gratuiti sui siti Web[12][13].
Metodi
[modifica | modifica wikitesto]Integrazione del browser
[modifica | modifica wikitesto]A partire dal 2015 molti browser web bloccano automaticamente gli annunci pop-up non richiesti[14][15][16]. Ad esempio quando era in voga l'uso di Adobe Flash (obsoleto dal 31 dicembre 2020[17]) alcuni utenti impostavano il blocco automatico degli SWF poiché la maggior parte dei banner era costruito con questa tecnologia per poter usufruire delle animazioni[18]. La conseguenza era però che tutti i siti web costruiti in Flash non erano visualizzabili.
Programmi esterni
[modifica | modifica wikitesto]Diverse applicazioni software esterne offrono il filtro degli annunci come funzionalità principale o aggiuntiva.
File host e manipolazione DNS
[modifica | modifica wikitesto]La maggior parte dei sistemi operativi , anche quelli che conoscono il DNS ( Domain Name System ), offrono ancora la compatibilità con le versioni precedenti di un elenco di host esterni amministrato localmente.
Filtraggio DNS
[modifica | modifica wikitesto]La pubblicità può essere bloccata utilizzando un server DNS configurato per bloccare l'accesso a domini o nomi host noti per la pubblicazione di annunci mediante lo spoofing dell'indirizzo. Gli utenti possono scegliere di utilizzare un server DNS già modificato o configurare un dispositivo dedicato[19][20].
VPN locale ricorsiva
[modifica | modifica wikitesto]Su Android le app possono eseguire una connessione VPN locale con la propria capacità di filtraggio host e indirizzo DNS senza richiedere l'accesso root[21]. Questo approccio consente all'app di blocco degli annunci di scaricare file host di blocco degli annunci e di utilizzarli per filtrare le reti pubblicitarie su tutto il dispositivo. AdGuard, Blokada[22], DNS66[23] e RethinkDNS[24] sono alcune app che realizzano il blocco degli annunci senza il permesso di root.
Dispositivi hardware
[modifica | modifica wikitesto]Dispositivi come AdTrap[25] o Pi-hole utilizzano hardware per bloccare la pubblicità su Internet.
Da parti esterne e provider Internet
[modifica | modifica wikitesto]I provider Internet, in particolare gli operatori mobili, offrono spesso proxy progettati per ridurre il traffico di rete[26][27].
Metodi per aggirare i blocchi
[modifica | modifica wikitesto]Creare elementi statici
[modifica | modifica wikitesto]Se la pubblicità all'interno di una pagina web è costruita come una o più immagini all'interno di tag <image>
o HTML 5 video una animazione (CSS 3, SVG, o HTML Canvas) o dei link <a href="">
e non fa quindi parte di servizi individuabili dai blocchi automatici come ad esempio Google Adsense, è probabile che l'utente la visualizza nonostante abbia dei blocchi attivi nel browser[28][29].
Anche i tooltip e le squeeze page (che sono elementi statici creati in HTML, CSS e JS ed utilizzati per la pubblicità online[30][31]) sono difficili da individuare per i dispositivi di blocco.
Il limite di queste pubblicità è che non possiedono strumenti di rilevamento, targeting e monitoraggio delle conversioni come invece è possibile con sistemi come Adsense. Quindi non è possibile mostrare annunci mirati con queste tecniche ne capire quanti click e impressioni eseguono gli utenti.
Anti-Adblock
[modifica | modifica wikitesto]Esistono plugin per aggirare i blocchi automatici come Adblock, ma anche dei plugin che a loro volta bloccano l'anti-Adblock[32][33][34][35].
-
Banner statici non individuati da Adblock Plus
-
Tooltip pubblicitario e squeeze page non individuati da Adblock Plus
-
Plugin di Wordpress per bypassare Adblock
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Internet Security, su sectheory.com, SecTheory, 24 ottobre 2008. URL consultato il 26 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2013).
- ^ http://research.microsoft.com/en-us/people/mzh/eurosys-2012.pdf
- ^ Online Advertising More Likely to Spread Malware Than Porn, in PCMAG.
- ^ Adblock Plus | L'ad blocker gratuito numero 1 al mondo, su adblockplus.org. URL consultato il 14 febbraio 2021.
- ^ (EN) gorhill/uBlock, su GitHub. URL consultato il 14 febbraio 2021.
- ^ Pagefair (PDF), su pagefair.com.
- ^ Barry Silverstein, Internet Marketing for Information Technology Companies: Proven Online Techniques to Increase Sales and Profits for Hardware, Software and Networking Companies, Maximum Press, 2001, p. 130, ISBN 1-885068-67-0. URL consultato il 23 marzo 2019.
- ^ Tom Simonite, Are Ad Blockers Needed to Stay Safe Online?, in MIT Technology Review. URL consultato il 23 marzo 2019.
- ^ Abhinav Pathak, Y. Charlie Hu e Ming Zhang, Fine Grained Energy Accounting on Smartphones with Eprof (PDF), su cs.columbia.edu, Microsoft. URL consultato il 23 marzo 2019 (archiviato il 23 marzo 2019).
- ^ Chloe Della Costa, 7 Tricks Advertisers Use to Manipulate You Into Spending More Money, su cheatsheet.com, 22 maggio 2017. URL consultato il 23 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2019).
- ^ Stephanie Mlot, Online Advertising More Likely to Spread Malware Than Porn, in PCMAG, 1º febbraio 2013. URL consultato il 23 marzo 2019.
- ^ (EN) Ken Fisher, Why Ad Blocking is devastating to the sites you love, su Ars Technica, 6 marzo 2010. URL consultato il 14 febbraio 2021.
- ^ Jim Edwards, I used the software that people are worrying will destroy the web — and now I think they might be right, su Business Insider. URL consultato il 14 febbraio 2021.
- ^ Konqueror browser features, su konqueror.org. URL consultato il 23 marzo 2019.
- ^ Use Do Not Track in Internet Explorer 11, su support.microsoft.com. URL consultato il 23 marzo 2019.,
- ^ Enhanced Tracking Protection in Firefox for desktop, su support.mozilla.org. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato il 23 gennaio 2021).
- ^ Flash & The Future of Interactive Content | Adobe Blog, su web.archive.org, 2 dicembre 2017. URL consultato il 14 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2017).
- ^ Flash Block (Plus), su chrome.google.com. URL consultato il 14 febbraio 2021.
- ^ Jacob Salmela, Block Millions Of Ads Network-wide With A Raspberry Pi-hole 2.0, su jacobsalmela.com, 16 giugno 2015. URL consultato il 23 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2020).
- ^ (EN) How to set up AdGuard DNS, su adguard.com. URL consultato il 25 ottobre 2019.
- ^ Niroj Manandhar, 3 ways to adblock Android smartphones and devices, su jucktion.com, The Jucktion, 2 settembre 2018. URL consultato il 23 marzo 2019.
- ^ Gerson Noboa, Blokada review: Thousands of ad blocking and filtering requests per day, su androidguys.com, 6 marzo 2019. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato il 23 gennaio 2021).
- ^ Raja, How to block system-wide ads on Android without root, su androidguys.com, 19 settembre 2017. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato il 23 gennaio 2021).
- ^ Rogerson James, The best free Android apps of 2021, su techradar.com, 4 gennaio 2021. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato il 23 gennaio 2021).
- ^ AdTrap, su getadtrap.com. URL consultato il 23 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2016).
- ^ Ken Fisher, Why Ad Blocking is devastating to the sites you love, su arstechnica.com, Ars Technica, 6 marzo 2010. URL consultato il 23 marzo 2019.
- ^ Jim Edwards, I used the software that people are worrying will destroy the web — and now I think they might be right, in Business Insider, 9 luglio 2015. URL consultato il 23 marzo 2019.
- ^ (EN) Team Codrops, Custom Animation Banner with jQuery, su Codrops, 18 ottobre 2010. URL consultato il 14 febbraio 2021.
- ^ (EN) Team Codrops, Animated Web Banners With CSS3, su Codrops, 10 gennaio 2012. URL consultato il 14 febbraio 2021.
- ^ tooltip, su youtube.com.
- ^ Squeeze Page, la landing page che genera contatti e clienti in automatico, su SOS WP, 9 gennaio 2018. URL consultato il 15 febbraio 2021.
- ^ Darkleomax, Come aggirare il blocco dei siti che usano Anti AdBlock, su yourlifeupdated.net. URL consultato il 14 febbraio 2021.
- ^ Anti Adblock Detector, su chrome.google.com. URL consultato il 14 febbraio 2021.
- ^ Come bloccare l'anti AdBlock - ChimeraRevo, su chimerarevo.com. URL consultato il 14 febbraio 2021.
- ^ (EN) 4 Anti Adblock WordPress Plugins (Free and Paid), su FormGet, 14 maggio 2018. URL consultato il 15 febbraio 2021.
Voci correlate
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