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Bozza:Gastone Lanfredini
Gastone Lanfredini (Firenze, 18 luglio 1923 – Sansepolcro, 15 aprile 2005) è stato un pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nasce a Firenze il 18 luglio 1923, figlio unico di Maria Brizzi, casalinga con doti di alta sartoria e Fernando Lanfredini, impiegato ma esperto calligrafo e studioso di storia e culture esoteriche.
Gastone Lanfredini trascorre la prima parte della sua vita a Firenze, nella zona d’Oltrarno di Borgo San Frediano. Fin da ragazzo dimostra grande passione per l’arte, alimentata dagli insegnamenti del pittore Vieri Torelli. A poco più di vent’anni si laurea in fisica, presso la sede di Arcetri dell'Università di Firenze, dove ha la possibilità di studiare matematica con la supervisione di Giovanni Sansone.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale al giovane Lanfredini, in qualità di fisico, viene offerto lavoro presso una industria americana: richiesta che declinerà a pochi mesi dalla partenza, con l’idea di accettare un impiego momentaneo come istitutore privato di matematica in casa Buitoni a Sansepolcro. All’insegnamento cui si dedicherà tutta la vita, Gastone Lanfredini continua ad affiancare un’incessante ricerca pittorica. Dopo una pausa dal pennello causata soprattutto dalle vicende della guerra, Lanfredini riprende a dipingere. Abbandonando gradatamente il figurativo e i colori ad olio, nella prima metà degli anni '60 giunge all’elaborazione di una personale e riconoscibile pittura, dominata da forme archetipiche e da colori puri e squillanti (esaltati dalla tecnica a tempere) che gli varrà, da qui in poi, la partecipazione a numerose mostre collettive e personali.
Nel frattempo, alla morte della madre, le visite fiorentine si fanno sempre più rarefatte. Il trauma dell’alluvione di Firenze del 1966 segna il definitivo ritiro nella casa di Sansepolcro, parallelamente ad una parentesi pittorica agitata e critica, solo apparentemente mitigata dalla vivacità dei colori utilizzati. La Val Tiberina significherà per Lanfredini l’incontro con la natura: questo intenso pullulare di una vita minima e naturale sarà l’incanto che lo accompagnerà ed entrerà a far parte della sua pittura. Nelle tele permangono i soliti dodici colori dati a campiture nette, mentre le forme iniziano via via a frammentarsi geometricamente, in uno stile graficizzato e fumettistico.
Dal 1975 la schematizzazione delle forme, avviata nei decenni precedenti, si fa definitivamente geometria e adesione all'Arte concreta, dove armonia, proporzioni matematiche e composizioni coloristiche e formali creano una nuova realtà dipinta, indipendente da quella esperita[1]. Gli oggetti che immediatamente prima dello slancio verso il Concretismo mantengono ancora traccia della sinuosità e veridicità del movimento e dell’impressione visiva finiscono poi, alla fine del processo di astrazione, per essere governati da due sole leggi: forme ideali prevalentemente rigide (quadrati e triangoli) e ritmo compositivo. Lo sfondo teorico è quello, canonico, del sodalizio tra geometria, matematica e musica. Il fine è il coglimento, al contempo intellettuale e intuitivo, della massima semplicità (espressione ricorrente negli appunti di lavoro), cioè del massimo grado di allontanamento dalla contingenza e conseguente progressivo congelamento dell’instabile e del perpetuo movimento nella rigidità e stabilità della forma.[2] Ma l’arte concreta di Lanfredini dimostra di superare le dicotomie, mantenendo una costante attenzione alla natura. Infatti è lo stesso Lanfredini ad appuntarsi, tra documenti di studi competitivi e bozzetti, citando Goffredo Parise[3], che l’erba è verde.[4]
Quest’ultima fase della sua opera verrà mostrata pubblicamente solo dieci anni dopo, nel 1985, in occasione della mostra Gastone Lanfredini. Dall'astratto alla pittura concreta (1970-1985) tenutasi a Sansepolcro, cui seguiranno numerose mostre personali e collettive, l’ultima delle quali a Neuchâtel, in Svizzera, nel 2003.
Dal maggio 2003 il Museo Civico di Sansepolcro è proprietario di dieci opere di Gastone Lanfredini.
Gastone Lanfredini muore a Sansepolcro il 15 aprile 2005.
Esposizioni personali - selezione
[modifica | modifica wikitesto]- 1960: Galleria Il sottoscala, Città di Castello.
- 1962: Galleria L'Incontro, Arezzo.
- 1965: Galleria L'Incontro, Arezzo.
- 1966: Galleria La Mossa, Siena.
- 1968: Galleria Giotto 5, Assisi.
- 1968: Galleria Il Pozzo, Città di Castello.
- 1969: Galleria La Virgola, Fabriano, Ancona.
- 1970: Galleria d'arte Porto Ercole, Porto Ercole.
- 1971: Galleria Montenapoleone 6a, Milano.
- 1971: Galleria d'arte Il cenacolo, Vicenza.
- 1973: Galleria Linea 70, Sansepolcro, Arezzo.
- 1974: Galleria Montenapoleone 6a, Milano.
- 1975: Galleria Il Pozzo, Città di Castello, Perugia.
- 1975: Galleria Ca' vegia, Lecco.
- 1985: Comune di Sansepolcro, Sansepolcro. Gastone Lanfredini. Dall'astratto alla pittura concreta (1970-1985).
- 1990: Galleria Linea 70, Sansepolcro. Gastone Lanfredini. Un itinerario nella pittura.
- 1990: Palazzo Pretorio, Sansepolcro. Giò Bini a Gastone Lanfredini.
- 1992: Chiesa di Sant'Agostino, Anghiari.
- 1993: Palazzo Pretorio, Sansepolcro. Testo di Donatella Pegazzano.
Esposizioni personali postume
[modifica | modifica wikitesto]- 2023: Palazzo Alberti, Sansepolcro, Arezzo. Gastone Lanfredini. Dal sensibile all’essenza. Cento anni dalla nascita 1923-2023. A cura di Giulia Mozzini, Niccolò Di Virgilio e Gabriele Di Virgilio. Catalogo.
Esposizioni collettive - selezione
[modifica | modifica wikitesto]- 1964: Premio Venanzio Gabriotti, Città di Castello.
- 1967: Mostra d'arte moderna alla galleria Il Pozzo, Città di Castello.
- 1968: Mostra d'arte moderna alla galleria La luna 1 e 2, Perugia.
- 1969: Mostra d'arte moderna alla galleria Il Pozzo, Città di Castello.
- 1969: 1° premio nazionale di pittura Domenico Caldara, Foggia.
- 1969: 2° Concorso nazionale di pittura, Villa Poma.
- 1969: Premio nazionale di pittura e grafica Città di Sermide, Sermide.
- 1969: 4° premio Sulmona delle arti, Sulmona.
- 1969: Mostra d'arte moderna alla galleria Il Pozzo, Città di Castello.
- 1970: 2° premio Primavera, mostra nazionale di pittura e bianco e nero, Foggia.
- 1970: 4° mostra nazionale Italia bianco e nero, Palazzo Pretorio, Arezzo.
- 1970: Arezzo Pittura oggi, Palazzo delle Statue, Arezzo.
- 1970: 1° mostra d'arte contemporanea, Palazzo dei governatori, Visso.
- 1970: 3° Concorso nazionale di pittura, Villa Poma.
- 1970: Galleria d'arte moderna Puccini, Ancona.
- 1970: Premio nazionale di pittura Il cassero, Castiglion Fiorentino.
- 1970: Galleria Spazio, Napoli.
- 1970: Mostra d'arte moderna alla galleria Linea 70, Sansepolcro.
- 1970: 1° triennale nazionale di pittura contemporanea Mario Sironi, Napoli.
- 1970: Mostra d'arte contemporanea alla galleria Il Pozzo, Città di Castello.
- 1971: Collettiva di pittori italiani alla galleria d'arte moderna Puccini, Ancona.
- 1971: 3° premio Primavera, Foggia.
- 1971: 2° mostra d'arte contemporanea. Palazzo dei governatori, Visso.
- 1971: 1° concorso biennale di pittura Europa unita, Bergamo.
- 1971: 4° Concorso nazionale di pittura, Villa Poma.
- 1971: 7° premio Sulmona delle arti, Sulmona.
- 1971: 2° mostra nazionale di pittura Trofeo Arpi, Foggia.
- 1972: 5° premio nazionale di pittura Cadorago Lario, Como.
- 1972: Mostra d'arte moderna alla galleria Il Pozzo, Città di Castello.
- 1973: 2° mostra internazionale di arti figurative Città d'Asti, Asti.
- 1973: 5° premio Primavera, Foggia.
- 1973: Concorso nazionale di pittura La pèsca d’oro, Borgo d'Ale.
- 1973: 6° mostra nazionale di pittura contemporanea, Campo di Giove.
- 1976: Castello Mediceo, Malegnano.
- 1976: Galleria 13, Sansepolcro.
- 1978: Rassegna Pittura italiana oggi, Biblioteca Civica, Saronno.
- 1978: Mostra fiera d'arte moderna alla galleria Il Pozzo, Città di Castello.
- 1981: Galleria d'arte Raffaello, Città di Castello.
- 1983: Galleria Linea 70, Sansepolcro.
- 1996: Galleria d'arte nel Borgo, Sansepolcro.
- 2003: Mostra collettiva, Neuchâtel.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Marco Valsecchi, Una rara esposizione del pittore svizzero – Geometria pittorica di Max Bill, dicembre 1976.
- ^ Roberta Lanfredini, Dal sensibile all’essenza, e ritorno, in Gabriele Di Virgilio, Niccolò Di Virgilio e Giulia Mozzini, Gastone Lanfredini. Dal sensibile all'essenza, Sansepolcro, 12 dicembre 2023, p. 61, ISBN 978-8894754421.
- ^ Goffredo Parise, Sillabari, Adelphi, 2009.
- ^ Giulia Mozzini, L'arte di Gastone Lanfredini, in Gabriele Di Virgilio, Niccolò Di Virgilio e Giulia Mozzini, Gastone Lanfredini. Dal sensibile all'essenza, Sansepolcro, 12 dicembre 2023, pp. 38-39, ISBN 978-8894754421.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA.VV., Annuario Comanducci n. 7, 1980 - Guida ragionata delle Belle Arti, Comanducci Edizioni d'Arte, Milano, 1980, p. 426.
- AA.VV., Annuario Comanducci n. 8, 1981 - Guida ragionata delle Belle Arti, Comanducci Edizioni d'Arte, Milano, 1981, p. 390.
- Bolaffiarte n. 8. Henry Moore, Bolaffi Mondadori, Torino, 1971, p. 75, EAN 2570120124828.
- Bolaffiarte n. 10. Arnaldo Pomodoro, Bolaffi Mondadori, Torino, 1971, p. 73, EAN 2570120079050.
- Depliant della mostra Gastone Lanfredini, curata da M. Monteverdi presso la Galleria Montenapoleone 6a di Milano, gennaio-febbraio 1971.
- G. Di Virgilio, N. Di Virgilio e G. Mozzini (a cura di), Gastone Lanfredini. Dal sensibile all'essenza, Sansepolcro, 12 dicembre 2024, ISBN 978-8894754421.
- G. Falossi (a cura di), Pittori e pittura contemporanea. Catalogo e prezzi degli artisti italiani, Edizioni il Quadrato, Milano, 1972, p. 689.
- G. Falossi (a cura di), Pittori e pittura contemporanea. Annuario internazionale delle vendite, Edizioni il Quadrato, Milano, 1974, p. 257, p. 259 illustrazione, EAN 2560025035787.
- L. Fornasari, G. Uzzani (a cura di), Arte in terra d'Arezzo. Il Novecento, Edifir Edizioni Firenze, Firenze, 4 maggio 2009, p. 110, p. 112 n, ISBN 978-8879704298.
- P. F. Greci, Lanfredini vecchio e nuovo, in Catalogo per la mostra, n. 6, Galleria La Mossa, Siena, maggio 1966.
- P. Levi (a cura di), Catalogo Nazionale Bolaffi d'arte moderna n. 7, Giulio Bolaffi Editore, Torino, 1972, p. 180.
- S. Miano, Annuario degli artisti toscani, Editrice La Ginestra, Firenze, 1970, p. 94.
- S. Perdicaro (a cura di), L’élite 1976. Selezione Arte Italiana, Editrice L'Elite, Varese, 1976, p. 220.
- S. Perdicaro (a cura di), L’élite 1985. Selezione Arte Italiana, Editrice L'Elite, Varese, 1985, p. 398.
- D. Villani, in L’Arpi 74. Mensile di arte e cultura, n. 4-5, a. V, Foggia.
Videografia
[modifica | modifica wikitesto]- Intervista a Gastone Lanfredini, Artisti in Valtiberina, Tevere TV, programma a cura di Michele Casini, da un'idea di Gio' Bini, 2000.