Linea Morice
Linea Morice Ligne Morice | |
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Tracciato della linea Morice | |
Localizzazione | |
Stato | Francia |
Stato attuale | Algeria |
Informazioni generali | |
Tipo | Linea fortificata |
Costruzione | luglio-settembre 1957-1959 |
Condizione attuale | abbandono |
Informazioni militari | |
Utilizzatore | Francia |
Funzione strategica | Protezione della frontiera dell'Algeria francese durante la guerra d'Algeria. |
Termine funzione strategica | 1962, dopo la fine della guerra d'Algeria |
Armamento | mine, elettricità |
Comandanti storici | generale Jean-Louis Georgelin |
Occupanti | Esercito francese |
Azioni di guerra | battaglia delle Frontiere, guerra d'Algeria |
NB: note inserite nel corpo del testo | |
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La linea Morice era una linea di difesa realizzata durante la guerra d'Algeria, dal luglio a settembre 1957 e poi terminata con ulteriori strumenti difensivi nel 1959. Deve il suo nome a André Morice, allora ministro francese della Difesa.
Tracciato
[modifica | modifica wikitesto]La linea Morice si snodava lungo la frontiera fra Algeria e Tunisia, sulla lunghezza di 320 km,[1] per tagliare i collegamenti fra i combattenti dell'Armata di Liberazione Nazionale e le loro basi all'estero. È stata la prima fra le linee di difesa francesi nella battaglia delle Frontiere (settembre 1957 – marzo 1958).
La linea era costituita da uno sbarramento di filo spinato, sensori, campi minati e battere di cannoni azionate da radar, che coprivano l'intera frontiera dove erano collocati i principali campi d'addestramento dell'ALN, ed era pattugliata giorno e notte dalle unità meccanizzate ed aeromobili francesi e della Legione.[1][2] Una linea elettrica alta 2,5 m correva al centro dell'intera linea Morice con una tensione di 5 000 volt. Un campo minato si estendeva per 45 m su ogni lato della linea. Il lato algerino aveva un cammino di ronda.[3]
La linea Morice è stata in parte raddoppiata dalla linea Challe nel 1959.
Mine
[modifica | modifica wikitesto]Si stima che varie centinaia di migliaia di mine attive restino sul terreno, su un totale di circa 11 milioni piazzate dall'esercito francese sull'intero territorio algerino. Queste mine sono tuttora causa di incidenti gravi fra la popolazione locale[4]. Nell'ottobre 2007 il generale Jean-Louis Georgelin, capo di stato maggiore dell'esercito francese dal 2006, ha consegnato in una cerimonia ufficiale al suo omologo algerino, il generale di corpo d'armata Ahmed Gaïd Salah, i piani della distribuzione delle mine piazzate lungo le linee Challe e Morice fra il 1956 e il 1959.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Stora (2006), p. 37
- ^ Mike Chappell e Martin Windrow, La Legione straniera francese dal 1945, Osprey Publishing, 1998, p. 23, ISBN 84-7838-999-7.
- ^ (EN) The History of Fortification Chicago, St. Martin's Press, 1981.
- ^ (FR) En Algérie, des mines françaises explosent encore, su Big Browser, Le Monde. URL consultato il 5 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2017).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Benjamin Stora, La guerra d'Algeria, a cura di Nicola Labanca, collana Universale Paperbacks, traduzione di Riccardo Brizzi, Il Mulino, 2009 [2006], ISBN 978-88-15-12826-3.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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